Il parallelismo tra il percorso di maturazione della donna e l’iter evolutivo nella pittura di Kandinskij riformula il concetto di musa nella collezione autunno inverno 2018 2019 di Salvatore Piccione: la figura femminile, così come l’arte, superano i confini della sola ispirazione estetica per diventare espressione di un pensiero che si riflette nella contemporaneità.

E’ nella ricerca che ha portato Kandinskij a liberarsi dei dogmi della pittura figurativa per quella astratta che il giovane designer siciliano trova nuovo slancio creativo e concettuale: la donna PICCIONE.PICCIONE affronta una nuova stagione della vita con meno romanticismo e più consapevolezza.

Emancipazione personale e culturale che passa attraverso nuovi codici stilistici: è la crescita il tema che Salvatore Piccione sente l’esigenza di esplorare nella nuova collezione come tappa imprescindibile di un percorso evolutivo che abbraccia tutti i suoi mondi.

Cresce la sua donna – che smette i panni eterei e romantici che l’hanno fin qui vestita – e lui con lei nell’imparare a coglierne e valorizzarne le sfumature più contemporanee. Cresce anche la prospettiva da cui lo stilista guarda ai suoi più grandi riferimenti: da sempre ispirato dall’arte nella sua ricerca iconografica, riflette ora in modo più profondo sul senso intrinseco del messaggio.

E’ così che riscopre Kandinskij prima di Kandinskij e ne ripercorre lo studio sugli elementi figurativi che anticipa la svolta astrattista: ne nascono stampe in cui immergersi come in un dipinto, caratterizzate dalla contaminazione tra geometrico e pittorico – come nel disegno di cerchi e amoebe declinato in una palette di nero, azzurro e giallo – che prendono vita su crêpe de chine, paillettes, tessuti sovrapposti e ricami gioiello.

In base alla “teoria del colore” postulata dallo stesso Kandinskij – secondo la quale il movimento cromatico è una vibrazione che tocca le corde dell’interiorità, paragonandoli a strumenti musicali per le emozioni e sensazioni che suscitano nello spettatore – sono i colori primari ad essere al centro della collezione: il rosso di cui si colora l’omonima piazza di Mosca, ma anche il giallo ed il blu brillanti.

Il fiore – emblema dell’età dell’innocenza fin qui vissuta dalle muse di PICCIONE.PICCIONE – resta ma si evolve, perde di romanticismo e si accende nei colori e nei contorni, ed attraverso la sua trasformazione si afferma una femminilità consapevole che rivendica libertà di espressione, anche sessuale: il tema della donna nella sua attuale complessità assume in questo senso una connotazione più ampia e definisce nuovi livelli di dialogo tra Salvatore Piccione e la figura femminile.