Margherite, rose, garofani, girasoli. La campagna primavera estate 2018 di United Colors of Benetton pullula di fiori, indossati da uomini, donne e bambini. In testa, in mano, al collo e nel taschino. Su capi che parlano dell’eterno problema del genere, che non è binario ma ha infinite sfumature.

Lo stile fotografico è quello, inconfondibile, di Oliviero Toscani. Facce pulite che celebrano la diversità etnica e di genere. Styling sgargiante tra tessuti batik e stampe esclamative, righe orizzontali e maglie girocollo, completi blu e tutù colorati.

Diversi colori si mescolano a materiali diversi in uno styling mix & match senza regole precise– come a dire: siamo tutti qui, siamo tutti uguali – in un’immagine forte e incisiva. Una moda che è insieme punk, chic, hippie e casual. Un modo di vestire che è più che globale: è libertà e creatività a 360°, un messaggio per tutto il mondo, per tutte le persone, senza distinzioni di religione, orientamento sessuale e età. Una moda che parla, a voce alta e senza paura, di slogan e idee manifesto stampate su t-shirt, felpe e accessori: pace, amore, uguaglianza, no gender, positività.

Il tocco del fotografo è anche nel titolo del catalogo: “Le rivoluzioni cominciano a primavera”, un riferimento allo spirito indomito del brand di moda italiano, ma anche al lavoro che Toscani ha intrapreso a Benetton. “I nostri maglioni torneranno a splendere,” ha dichiarato Toscani, che da qualche mese sta lavorando per riportare la magia dentro a un marchio che ha fatto la storia della moda mondiale.