Velaschino Seletti: il design che omaggia Milano

Velaschino di Seletti, disegnato da Niccolò Spirito, trasforma la Torre Velasca in un vaso da collezione in edizione limitata. Questo oggetto racconta Milano attraverso il design, con linee che riprendono l’architettura originale, creando un legame tra la città e l’abitare quotidiano. Velaschino entra nelle case portando con sé una storia fatta di luce, materia e memoria urbana, integrandosi in progetti di interior design con un tocco contemporaneo.

La Torre Velasca si trasforma in un oggetto da collezione con Velaschino, il vaso firmato da Niccolò Spirito per Seletti, che propone un incontro tra architettura, memoria urbana e design contemporaneo. Questa creazione interpreta l’essenza di uno dei simboli di Milano, riproponendo le linee distintive della torre attraverso una nuova forma d’arredo che racconta la città con un linguaggio accessibile e poetico.

Velaschino sarà disponibile in edizione limitata, con 999 pezzi disponibili a partire da novembre presso il flagship store Seletti in Corso Garibaldi 117 a Milano e sull’e-commerce del brand, per entrare nelle case degli appassionati di design.

Torre Velasca: una presenza che racconta Milano

Velaschino Seletti

photo by Seletti

Progettata nel 1956 dallo studio BBPR, la Torre Velasca rappresenta un frammento di storia architettonica milanese. Con il suo profilo inconfondibile, ha definito lo skyline della città, diventando un riferimento costante per chi vive e attraversa Milano. Nata in un periodo di ricostruzione, la torre esprime un’energia progettuale che ha saputo integrare richiami al gotico lombardo e al brutalismo, creando un linguaggio architettonico diretto e riconoscibile.

La sua forma, inizialmente accolta con perplessità per la sua audacia, ha conquistato generazioni, diventando un segno che racconta la capacità della città di guardare avanti, mantenendo vive le proprie radici. Ancora oggi, dopo il recente restauro, la Torre Velasca continua a parlare a chi la osserva, portando con sé storie di trasformazione e rinascita.

Velaschino: il design che dialoga con la città

Con Velaschino, Seletti propone un oggetto che traduce l’architettura in design da vivere ogni giorno. Il vaso riprende le linee essenziali della Torre Velasca, riducendole in scala ma mantenendo la loro forza visiva e narrativa. Non è solo un oggetto decorativo, ma una piccola architettura domestica che permette di portare un frammento di Milano nelle proprie stanze.

Il progetto si inserisce nella linea di design figurativo che caratterizza Seletti, capace di trasformare simboli urbani in elementi d’arredo che stimolano la memoria collettiva. Così come accaduto con la scultura L.O.V.E. di Maurizio Cattelan, reinterpretata in chiave decorativa, anche Velaschino diventa un oggetto che racconta una città e le sue visioni.

Un dialogo tra passato, presente e casa

Velaschino Seletti

photo by Seletti

Velaschino è più di un vaso: è una piccola storia di design che lega passato e presente, creando un ponte tra le architetture che abitano la città e quelle che entrano nelle case. Questa creazione racconta di come il design possa essere strumento per mantenere viva la memoria dei luoghi, trasformandola in un’esperienza quotidiana.

Il vaso si inserisce armoniosamente in ambienti domestici contemporanei, in spazi living, librerie o tavoli da ingresso, dove la sua presenza diventa un dettaglio che cattura lo sguardo. La superficie del vaso, con le sue linee nette, dialoga con la luce naturale degli interni, creando contrasti e riflessi che cambiano durante la giornata, rendendo ogni momento diverso.

Il racconto dei protagonisti

«Velaschino trasforma l’architettura storica della Torre Velasca in un oggetto vivo e quotidiano, capace di raccontarne l’identità e la forza originale», afferma Stefano Seletti, direttore artistico del brand, evidenziando come questo progetto nasca dall’amore del marchio per Milano, città che ospita il primo flagship store del marchio e che rappresenta un palcoscenico internazionale durante la Milano Design Week.

Niccolò Spirito, designer del progetto, sottolinea come la Torre Velasca sia un elemento che ha contribuito a costruire il suo immaginario artistico: «Velaschino vuole essere un omaggio a quella creatività funzionale e diretta che trasforma i limiti in potenzialità, sviluppandosi in direzione ostinata e contraria».

Velaschino: come inserirlo in casa

Velaschino Seletti

photo by Seletti

Inserire Velaschino negli interni significa aggiungere un elemento che racconta una storia senza bisogno di parole. In un soggiorno contemporaneo, può diventare punto focale su una mensola o su un tavolino, dialogando con altri complementi e piante verdi. Nelle librerie, trova spazio accanto a libri d’arte e design, portando verticalità e ritmo visivo.

In contesti più minimalisti, Velaschino diventa un oggetto che spezza l’uniformità, grazie al suo carattere deciso ma mai invadente. La sua presenza, pur essendo discreta, dona personalità allo spazio, invitando a riflettere sul valore che gli oggetti possono avere come portatori di storie e memoria collettiva.

credit image by Press Office – photo by Seletti

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Matilda Brera è specializzata nel settore del design e del lifestyle, con una passione innata per l'arte e l'innovazione. Fin da giovane ha dimostrato un interesse vivido per l'estetica e la creatività, che ha coltivato attraverso gli studi e l'esperienza pratica. Matilda è anche un'appassionata sostenitrice dell'ecosostenibilità nel design, promuovendo progetti e idee che integrano l'estetica con la responsabilità ambientale.

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