Versace Donna autunno inverno 2019 – Sulle passerelle di Milano Moda Donna ha sfilato la collezione donna per l’autunno inverno 2019 2020 che parte dai codici del marchio, reinterpretandoli e trasformandoli in modo da renderli rilevanti nel contesto attuale, sia nel linguaggio visivo che nel loro utilizzo.

La dicotomia tra lusso e grunge si declina attraverso l’uso di tessuti estremamente ricchi, ma con un effetto volutamente consumato, evidenziato da orli tagliati a vivo o sfilacciati, e da maglie sfrangiate ad arte. ll Safety Pin è nuovamente protagonista non solo come elemento decorativo, ma come parte integrante nella costruzione delle silhouette, così come lo studio e la ricerca di tessuti innovativi.

La collezione è multidimensionale e di grande impatto visivo: è una celebrazione dell’iconografia Versace e allo stesso tempo un’ode alla fotografia. L’indimenticabile ritratto di Donatella Versace scattato da Richard Avedon per la fragranza Versace Blonde è stampato sulle T-shirt.

Nel corso di vent’anni – a partire dalla collezione Primavera-Estate 1980 – il fotografo americano scattò più di trenta campagne pubblicitarie per Versace. Per il lancio della fragranza Blonde, Avedon fotografò Donatella in una serie di ritratti presso il suo studio di New York il 3 Febbraio del 1995. L’utilizzo di queste immagini è stato reso possibile grazie al supporto della Richard Avedon Foundation.

La campagna di Blonde e, in particolare, il flacone della fragranza, sono stati di ulteriore ispirazione per la collezione, che vede protagonista nuove stampe e ricami caratterizzati dalle più iconiche boccette di profumo del marchio.

L’innovazione nelle stampe continua nel puro e coloratissimo stile della maison, che mescola palette intense e forti con codici inconfondibilmente Versace, tra cui i riferimenti all’arte classica. Monumenti veri e propri prendono vita nei toni accesi della stampa Vittoria, che prende il nome dall’omonima statua presente presso la National Gallery di Londra.

La V Barocca è protagonista su sete, lurex jacquard ed è l’elemento distintivo della nuova borsa Virtus (nome della divinità romana simbolo di forza, coraggio e carattere) e fa da ponte tra l’heritage estetico del marchio e il presente.

L’intrinseca natura conflittuale delle due anime della collezione, il lusso e il grunge, si rivela soprattutto nello styling che conferisce carattere a ogni abito. La Catena Greca e una nuova versione del Safety Pin sono al centro di questo scontro di opposti.

I maglioni di cashmere hanno un effetto usato, mentre i tweed coloratissimi e tagliati a vivo sono sovrapposti a elementi che richiamano il mondo del bondage. Le calzamaglie sono abbinate ad abitini di seta, le pellicce ecologiche sono adornate dalla Catena Greca dorata, mentre la metalleria conferisce agli stivali di pelle quel tocco inequivocabilmente Versace.

“Oggi le donne si sentono libere di allontanarsi da tutto ciò che sa di ovvio. Con questa collezione volevo far vedere quel lato del loro carattere che non ha paura di uscire dalla comfort zone, perché consapevoli che nell’imperfezione sta la nuova perfezione” ha dichiarato Donatella Versace.