Yuko autunno inverno 2020 – La suggestione contemporanea si traduce in un pret à porter dai toni degagé in cui lo sportswear sartoriale diventa statement, in una collezione pensata per lei e per lui da Yuko in collaborazione con Massimo Rebecchi.

“Tailored Sporswear Concept” è la proposta dedicata all’autunno inverno 2020 2021 che apre il secondo capitolo del progetto del brand, lanciato nel 2007 da Dik Sportswear e guidato da Paolo Fantozzi, che si unisce ancora una volta al savoir faire dello stilista Massimo Rebecchi. Una collezione presentata a Pitti Uomo 97 presso il Bar Agatha a Firenze.

A tracciare la strada della proposta del brand è un’unica bussola: la trasversalità di uno stile elegante e dall’inclinazione multifunzionale. Per essere perfetti sempre e naturalmente sostenibili. Trasversalità della bellezza delle texture che caratterizzano la collezione e dell’architettura sartoriale dei capi che vestono anche l’anima e rispettano le convenzioni: l’idea di stile fa dialogare la cultura sartoriale e il dinamismo moderno di un pret à porter in cui la ricerca diventa il punto di partenza per assicurare il comfort e la perfetta vestibilità in una miscellanea di colori e di fantasie tradizionali.

Il percorso da seguire nasconde un’anima rigorosamente artigianale e green, creata da studi precisi sulle texture, dall’utilizzo di materiali riciclati, da una cultura del benessere che passa anche dalle qualità tecniche volte ad assicurare elevate prestazioni. Via libera a tessuti tecnici ed ecosensibili spesso presentati accoppiati a materiali classici e pregiati, come le lane nobili e i filati riciclati, per costruire una visione contemporanea in cui lo stile si fa interprete sensibile dei cambiamenti per assecondarli con grazia.

La parola chiave è sovrapposizione: una caratteristica vincente da intendere non solo come atteggiamento ma come filo conduttore di capispalla iconici e fortemente riconoscibili tra i quali spicca il “2 for 1”, in cui materiali tecnici si abbinano, sovrapponendosi, a texture naturali per assicurare un lifestyle dinamico e in linea con il climate change.

Le silhouette, sempre essenziali e precise, assecondano il savoir faire italiano e lo contaminano con un mix di pulizia e di modernità di ispirazione nipponica in cui il fit risulta costruito sì, ma confortevole al contempo. E ancora giacche slim dalla costruzione sartoriale, eleganti e disinvolte, accanto a piumini che sigillano il tono di ogni outfit con il loro aspetto regale e sportivo insieme.

La proposta per lei indugia su capispalla iperfemminili in cui la tradizione è riletta in maniera emozionale: sono cappotti di lunghezza midi, sono giacche doppio-petto dalla femminilità evanescente, sono i volumi meno fittati di cappe e gilet in eco fur. Nell’uomo, come nella donna, le fantasie seguono un percorso apparentemente lineare – e sono check, sono scozzesi, sono macro quadri e lische retro- che, per amor di sovrapposizione, si uniscono a pattern grintosi, come l’animalier interno nella giacca per lei.

I colori abbracciano le tinte della tradizione – accanto al bianco e al nero, il cammello, il grigio, il verde militare e il blu con le sue infinite sfumature- accentuati da lampi di cromie forti, come il rosso, l’arancio e il giallo.