Crisalide di Draga & Aurel: quando il vetro trasforma la luce
Crisalide è la nuova collezione di lampade in vetro artistico firmata da Draga & Aurel e presentata con Todd Merrill Studio alla Design Miami 2025. Ogni pezzo, realizzato a mano nelle fornaci di Murano, è unico: a Miami arrivano i primi tre esemplari, due a parete e uno a sospensione. Le forme ovoidali e traslucide nascono da stratificazioni cromatiche che rendono il vetro una materia viva, capace di trasformare la luce in colore, profondità e movimento. Una linea luminosa interna attiva le superfici dall’interno, generando una metamorfosi visiva che rende ogni accensione un’esperienza percettiva diversa.
Nel progetto Crisalide, presentato da Draga & Aurel insieme alla galleria newyorkese Todd Merrill Studio, in occasione di Design Miami 2025, il vetro diventa materia viva. La nuova collezione di lampade in vetro artistico, realizzate a Murano come pezzi unici, porta il lavoro del duo in una direzione ancora più sperimentale, in cui luce, colore e movimento si fondono in una presenza luminosa che abita lo spazio con densità e trasparenze.
Crisalide, una collezione collectible in vetro artistico
Crisalide appartiene al mondo del collectible design: ogni lampada è pensata come un’opera unica, non replicabile, realizzata a mano nelle fornaci di Murano. Per Design Miami verranno presentati i primi tre pezzi, due versioni a parete e una sospensione, come anticipazione di un percorso destinato a svilupparsi nel tempo.
Il progetto non si limita a proporre un nuovo oggetto luminoso, ma costruisce una riflessione sulla natura stessa del vetro. La materia viene lavorata come se fosse in continuo divenire, capace di accogliere la luce e restituirla trasformata in colore, bagliore, profondità. Ogni lampada è il risultato di un processo di stratificazione cromatica che genera palette originali, mai identiche, e superfici cangianti che reagiscono in modo sempre diverso alle condizioni di luce.
Il vetro come materia viva e mutevole
Alla base di Crisalide c’è un’idea chiara: il vetro non come superficie neutra, ma come organismo in trasformazione. Le forme ovoidali e traslucide delle lampade evocano un equilibrio sospeso tra peso e leggerezza, tra presenza e dissolvenza.
Lo spessore del vetro, le sovrapposizioni di colore e le sfumature interne creano un volume che sembra vibrare. Non si tratta di una forma pura e immobile, ma di un involucro che suggerisce un processo in corso, come se la lampada fosse il frammento visibile di una metamorfosi più ampia.
Le stratificazioni cromatiche svolgono un ruolo centrale: gli strati di colore, fusi e sovrapposti, generano transizioni morbide, campi tonali che non hanno contorni netti ma passaggi graduali, quasi atmosferici. È come osservare una sostanza in mutazione, colta in quel punto esatto in cui cambia stato.
Luce, colore, movimento: una metamorfosi luminosa
Il cuore di Crisalide è la relazione tra luce e materia. All’interno del volume in vetro corre una linea luminosa fluida che attiva la superficie dall’interno. Questo segno di luce non è un semplice supporto funzionale, ma un elemento progettuale di primo piano: percorre la lampada, la attraversa, ne evidenzia le irregolarità, facendole diventare parte di un linguaggio visivo.
La luce agisce come agente di metamorfosi. Accendendo la lampada, il vetro cambia: emergono sfumature nascoste, le stratificazioni cromatiche prendono rilievo, la tridimensionalità si amplifica. Il bordo sembra dissolversi, le zone più dense si stagliano, le parti traslucide acquistano una profondità quasi liquida.
Gli stessi artisti descrivono così il progetto: «Crisalide rappresenta un momento di sospensione, il passaggio invisibile tra potenziale e manifestazione: il punto in cui la luce si prepara a nascere come forma». La lampada diventa, quindi, il frammento visibile di un processo in corso, una soglia tra ciò che sta per accadere e ciò che si è già rivelato.
credit image by Press Office – photo by Federica Lissoni x Draga & Aurel












