Luisa Beccaria autunno inverno 2023: la tempesta di fiori
Luisa Beccaria autunno inverno 2023 – Una tempesta di fiori: l’allegoria dell’equilibrio che si scompone e ricompone disegnando paesaggi emozionali sempre nuovi. La donna Luisa Beccaria per il prossimo autunno inverno 2023 2024 incarna il dialogo tra ideale e quotidiano, il desiderio di romanticismo e la volontà d’indipendenza.
È una forza della natura, che reinterpreta e mixa liberamente ispirazioni diverse, dal guardaroba sportivo a spunti più swing, rimanendo fedele allo stile iperfemminile iconico del brand. Texture materiche come il velluto a coste (anche stampato), la lana e la flanella si alternano all’impalpabile chiffon e alla seta dévoré, lasciando il passo a tessuti tecnici per caldissimi piumini e al jersey metallizzato dall’armatura luminosa.
Le silhouettes giocano con i volumi, con tocchi over che contrastano le forme più scivolate e aderenti; le lunghezze vanno dal maxi al mini. Catene e piogge di boccioli impreziosiscono abiti a balze in lana stretch abbinati a passamontagna, per il giorno. Il pantalone rosso intenso dalle linee morbide si completa con redingote over dalle spalle scese stretta in vita con alte cinture ton sur ton.
La stessa si tramuta in minidress in morbidissimo camoscio carta da zucchero. Lo chemisier tempestato di roselline si porta sul lupetto stampato, mentre la blusa monocroma in jersey diventa couture con nervature e filettature sartoriali.
Per la sera, la stampa a petali e boccioli si trasferisce sul velluto nero in forma di ricamo minuto oppure si trasforma completamente e diventa una sensuale, voluttuosa viola del pensiero. Lampi metallici accendono abiti da sirena coperti da cascate di paillettes degradé, alternati ad altri fascianti in velluto dévoré.
Per affrontare la bufera — meteo e metaforica — i capispalla sono caldissimi: la sera maxicoat in mohair tinta unita (bianco, rosso, carta da zucchero), per il giorno bomber a uovo con cappuccio, anche in versione gilet.
La palette cromatica riprende interamente i toni dell’enigmatica Tempesta di Giorgione. Il panna e l’avorio lasciano spazio a verde muschio, blu-verdi, teal e turchesi, sfumature di rosa accese di rosso e bordeaux, profondi tocchi di nero, lampi di bronzo e le nuances grigio-azzurre di un cielo invernale in montagna, tra limpidezza cristallina e toni del temporale.
credit image by Adam Sarazin