Magari film Ginevra Elkann – Magari, debutto alla regia di Ginevra Elkann, vede la collaborazione di Sergio Zambon, firma della collezione 2 Moncler 1952, nel ruolo di costume designer. Una storia di vita e sentimenti, ambientata negli anni Novanta, che racconta di adulti imperfetti attraverso gli occhi dei bambini.

Magari film Ginevra Elkann: il trailer

Il film è interpretato da Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Milo Roussel, Ettore Giustiniani e Oro De Commarque. Moncler ha partecipato alla realizzazione del progetto vestendo gli attori con giacche dall’archivio Moncler e Moncler Enfant.

Magari film Ginevra Elkann: trama

Magari è una commedia sentimentale che racconta la storia di Alma, Jean e Sebastiano, tre fratelli, molto legati tra loro, che da Parigi, città in cui vivono nel sicuro, seppur bizzarro, ambiente alto borghese della madre di fede russo-ortodossa, si ritrovano scaraventati nelle braccia di Carlo, padre italiano, assente, anticonformista e
completamente al verde, che non ha alcuna idea di come badare a sé stesso, figuriamoci ai figli.

Durante una vacanza di Natale passata in una casa al mare insieme a Carlo e alla sua collaboratrice Benedetta, in un momento di sospensione dalle loro vite vere, i nodi delle tensioni di famiglia vengono al pettine. Carlo scopre degli aspetti oscuri della sua ex moglie e dimostra ai suoi figli di essere un padre inaffidabile, ma incredibilmente carismatico e – nonostante le sfide e le tensioni quotidiane – la piccola Alma continua a credere fermamente che un giorno, Magari, la sua famiglia possa tornare a unirsi come un tempo.

“Magari si basa sui ricordi e sulla nostalgia e guarda al concetto di famiglia, alle fantasie sulla famiglia perfetta che inseguiamo, soprattutto da bambini. Il film parla di adulti imperfetti, che cercano di fare del proprio meglio, barcamenandosi tra la vita e i sentimenti. Gli adulti sono visti attraverso gli occhi di tre piccoli fratelli, tutti caratterizzati da personalità molto diverse tra loro, che cercano di vegliare l’uno sull’altro.

Come madre di tre bambini mi stupisce sempre vedere come i più piccoli si adeguino alle situazioni e i modi in cui reagiscono agli eventi esterni. Alcuni di loro si adattano bene, altri invece oppongono resistenza, restando ancorati alla loro visione delle cose. La costante che tuttavia sembra sempre tenerli uniti è il reciproco senso di appartenenza.

Attraverso un lungo processo di casting, abbiamo cercato tre bambini bilingue, che riuscissero a funzionare come squadra, piuttosto che come singoli personaggi. Per questo hanno trascorso molto tempo insieme, proprio per familiarizzare e prendere confidenza l’uno con l’altro. Parlare la stessa lingua, avere lo stesso accento e avere una gestualità simile era molto importante.

Ai provini dei bambini sono seguiti quelli degli adulti e sono grata di aver avuto l’opportunità di lavorare con attori di grandissimo talento come Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e Céline Salette. L’interazione tra loro era di cruciale importanza per riuscire a trasmettere la complessità dei rapporti.

La principale location del film è il lungomare di Sabaudia, a cui sono molto legata. La prima immagine che mi è venuta in mente quando ho ideato il film è stata proprio la spiaggia di Sabaudia. Questo luogo ha un’atmosfera speciale che volevo pervadesse tutta la pellicola. Le luci, i colori, in particolare al di fuori dalla stagione turistica, sono incredibilmente poetici. Sono attratta dal misto di melanconia e possibilità che offre una località di mare una volta che i turisti sono andati via. Il mio obiettivo era tentare di filmare tutto ciò mixando riprese a mano e fisse, allo scopo di fondere la vivacità dei bambini con la staticità dell’ambiente” racconta Ginevra Elkann.

Magari, disponibile in esclusiva su RaiPlay, è una coproduzione italo-francese prodotta da Lorenzo
Mieli, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, parte di Fremantle, con Rai Cinema e coprodotto da
Tribus P Films e Iconoclast.

credit image by Press Office – photo by Francesca Fago (c) Wildside/Rai Cinema/Tribus P Films/Iconoclast