Maona Monte-Carlo – Adagiato sulla Baia di Monte-Carlo, praticamente nello stesso luogo del locale omonimo aperto nel 1962, il Maona Monte-Carlo rinasce nella sua versione 2023 sotto il cielo stellato della Riviera. Questo nuovo luogo per far festa, aperto da Monte-Carlo Société des Bains de Mer, celebra la dolcezza del vivere, gli eventi e il patrimonio culinario monegasco. Grazie al Maona Monte-Carlo, due decenni leggendari rivivranno appieno la loro leggenda: gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Sono stati periodi simboleggiati da tantissime personalità, che hanno dato forma all’immagine del Principato.

Se è vero che due di loro hanno dato il nome alla prima incarnazione del locale, ossia “Ma” da Maria Callas ed “Ona”, come Aristotele Onassis – molti altri li hanno seguiti o incrociati: si è trattato ad esempio di Jerry Lewis, Joséphine Baker, Omar Sharif, Liza Minnelli, Michael Caine, Yves Montand, Sheila, Charles Aznavour, Johnny Hallyday ed Arthur Ashe. A partire dal mese di luglio di quest’anno, la leggenda è pronta a rivivere.

Per coronare anche nel 2023 il più bel viaggio nella Monaco di ieri e di oggi, sospesa tra Francia e Italia, la colonna sonora è a cura di «Belle Époque», etichetta del collettivo francese di musica elettronica Bon Entendeur, famoso per i suoi remix di canzoni della tradizione francofona.

Dall’inizio della serata fino a notte fonda, il Maona Monte-Carlo regalerà ai suoi ospiti la propria colonna sonora originale deliziosamente retrò. Ogni sera, dalle 7 alle 8, la musica è a cura della Belle Époque, emanazione del gruppo francese di musica elettronica Bon Entendeur, capace di lanciare una serata con la massima dolcezza, grazie alle sonorità transalpine e italiane tipiche degli anni Sessanta del Novecento. Dalle 8 di sera alle 2 del mattino, si farà largo alla vita notturna con una sessione di pianoforte dal vivo, una diva dall’incantevole voce soul e un DJ set electro-disco, per scatenarsi e ballare con stile, se ne avete voglia.

Maona Monte-Carlo: il menù e la drink list

Il Maona Monte-Carlo offre una vera esperienza di gastronomia, capace di rivelare i sapori di un menù eclettico, ma dalla forte identità monegasca. Saldamente fondata sulle ricette di famiglia tipiche della regione, il menù del Maona Monte-Carlo sublima tutti i classici della cucina monegasca, offrendo piatti popolari, generosi e pieni di sole.

Sarà possibile trovare infatti barbajuans, stocafi, socca e fougasse, da condividere nell’area lounge bar o come antipasti. Il patrimonio culinario locale strizza anche l’occhio alla riviera italiana, offrendo un succulento risotto all’aragosta e della pasta fresca come sa farla solo lo chef Vincenzo Giordano, il quale conosce anche il segreto di altri piatti, tanto belli quanto buoni. Non mancano pesce, frutta e legumi, a chilometro zero, sia a Monaco, sia nell’entroterra.

Che si tratti di un aperitivo o di un after, si può fare una sosta al Bar Sauvage per scoprire le creazioni di Giancarlo Mancino, uno dei barman più rispettati al mondo: qui si trova il cocktail in versione “alla spina” o classica, a base di Negroni millesimato e, in particolare, di liquori «made in Monaco». Ma si potrà provare anche una vera chicca, da godersi sotto la pergola nelle miti sere d’estate: si tratta di un eccezionale Negroni Monte-Carlo 1956, l’anno in cui si sposarono S.A.S. il Principe Ranieri e Grace Kelly, che mette insieme un gin London Dry degli anni ’50 del secolo scorso, un amaro del 1956 ed un vermouth italiano della stessa annata.

Per coloro che desiderano vivere il Maona Monte-Carlo in privato, è possibile prenotare la Tam-Tam Room, al piano superiore, dotata di una terrazza riservatissima a strapiombo sul mare.

Gli ambienti del Maona Monte-Carlo sono stati firmati da Laurent Maugoust, il quale ha deciso di progettarli come se si trattasse del soggiorno di una villa mediterranea in riva al mare, fino alle tinte e al design, che hanno senz’altro preso ispirazione dagli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Questo interior designer ha affidato la realizzazione di un affresco originale ad Aurore de La Morinerie, l’artista che ha firmato anche i menù e le copertine, unitamente ai piatti di presentazione.

Il locale rende anche omaggio al suo omonimo storico, mettendone in mostra l’eccezionale patrimonio fotografico, riuscendo anche a creare una cornice tanto autentica quanto unica.

« di 18 »