E’ uscito nelle sale italiane il film Nessuno come noi, firmato dal regista Volfango De Biasi con protagonisti
Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Vincenzo Crea, Leonardo Pazzagli e Sabrina Martina e con Christiane Filangieri.

Il film è liberamente tratto dal romanzo di Luca Bianchini ed è ambientato nella Torino degli anni Ottanta, quando non esistevano social network e smartphone, “Nessuno come noi” è una commedia romantica sulla forza dei sentimenti, in cui si intrecciano amore, amicizia, passione e tradimento.

Betty (Sarah Felberbaum) è un’insegnante di liceo bella, anticonformista e single per scelta. Umberto (Alessandro Preziosi) è un noto docente universitario, affascinante, strafottente alle prese con un matrimonio noioso e privo di passione.

I due si incontrano per la prima volta quando Umberto e sua moglie Ludovica (Christiane Filangieri) decidono di iscrivere il figlio ribelle nel liceo in cui insegna Betty. Nonostante un primo burrascoso incontro, tra loro scoppia una passione travolgente.

Alla loro vicenda si intreccia quella di Vince (Vincenzo Crea), che è perdutamente innamorato di Cate (Sabrina Martina), la bellissima compagna di classe, che finisce a sua volta per perdere la testa per Romeo (Leonardo Pazzagli), il migliore amico di Vince nonché figlio di Umberto. 

La vita scolastica di un tranquillo liceo si trasforma improvvisamente in una triangolazione amorosa in cui tutti finiranno per scoprire che in amore e in amicizia ci sono sia gioia che dolore e per viverli appieno si deve essere disposti a compiere delle scelte, costi quel che costi.

Come racconta Volfango De Biasi: “Nessuno come noi è un film in cui ho cercato di raccontare la freschezza e l’ingenuità dei primi amori, quelli che la mia generazione ha vissuto a diciassette anni, ma al tempo stesso ho voluto raccontare l’amore degli adulti, quello fatto di passione, di conflitto e di convenzioni sociali.

Credo che, nonostante l’ambientazione anni Ottanta, le due storie siano comunque molto contemporanee, infondo i sentimenti e le dinamiche delle relazioni non cambiano: troviamo la temibile friend-zone, con cui si confrontano anche gli adolescenti di oggi, con le loro paure, le loro insicurezze, gli equivoci e i tradimenti; troviamo anche lo status dell’amante, di chi non sa trovare una definizione al proprio ruolo nell’amore, uno status che, ancora oggi, molti adulti si trovano ad affrontare.

In qualche maniera vuole essere una storia che esplora la condizione dell’amante o dello sconfitto, di coloro che in amore rivestono, loro malgrado, la posizione del “non scelto” o almeno di quello scelto a metà. Alla fine i protagonisti sono costretti a prendersi la responsabilità dei propri sentimenti. L’amore è sempre amore, e per quanto imperfetto merita di essere vissuto. L’amore non corrisposto, però, è una prigione, da cui bisogna riuscire ad evadere.”