Skin Sargomma Alessandro Ciffo: una “pelle” in silicone per rivestire e personalizzare intere superfici architettoniche. Il prototipo del progetto, che coniuga arte, design ed ecosostenibilità, applicato ad un container trasformato in modulo commerciale pop-up è stato presentato, in occasione del Fuorisalone 2021 al Museo Nazionale della Scienza.

Dalla creatività di Ciffo, infatti, che da oltre 20 anni dona nuova vita al silicone, stravolgendolo nella sua essenza e decontestualizzandolo per cucire una nuova veste agli oggetti e dall’esperienza di Sargomma – azienda che da 40 anni sviluppa e produce componenti tecnici in gomma e plastica – nasce SKIN: una vera e propria “pelle” destinata ai rivestimenti di interni ed esterni architettonici di qualunque dimensione e forma, dotato di caratteristiche uniche di resistenza, durevolezza, capacità isolante, ecosostenibilità e con infinite possibilità di personalizzazione.

Questa prima realizzazione non solo suggerisce un percorso originale per rinnovare completamente la destinazione d’uso di un oggetto architettonico estremamente comune e diffuso, ma testimonia già su piccola scala le potenzialità del concept in termini di innovazione e applicabilità.

SKIN prende vita dal contrasto tra arte e scienza, bellezza e performance; sfrutta l’elasticità e la durevolezza del silicone per stabilire una connessione tra le persone e gli edifici che si trasformano in vere e proprie opere d’arte. Un rivestimento inedito, che rompe i confini della tradizione attraverso una tecnica innovativa, capace di inglobare nel gesto artistico la struttura ingegneristica.

Il silicone, infatti, a differenza dei materiali compatti e solidi come resina e plastica, suggerisce la morbidezza e il calore di un tocco umano, stabilendo una relazione con gli spettatori che diventano protagonisti grazie alla sua caratteristica “look & feel”. Il risultato è quello di una pelle decorata dall’artista, gradevole al tatto, che avvolge l’oggetto diventando parte di esso e del contesto in cui è collocato.

Ma Sargomma e Alessandro Ciffo hanno voluto anche porre estrema attenzione agli aspetti connessi all’ecosostenibilità del progetto. SKIN infatti lavora sul riuso dei materiali di scarto combinato ad attenti studi sui pigmenti per proteggere flora e fauna. Il progetto, infatti, è rafforzato dalla volontà di riutilizzare gli scarti prodotti dalla lavorazione industriale di Sargomma, in combinazione con materie prime vergini.

In particolare, gli scarti sono ottenuti dalla macinazione di stampi prototipali in silicone platinico (non tossico), a fine vita, il tutto seguendo i principi dell’economia circolare. SKIN dunque non solo riutilizza e ricicla prodotti di scarto, ma li converte in un materiale ad alto valore sociale-culturale: una filosofia dunque di upcycling e non solo di recycling. SKIN è quindi la sintesi perfetta tra industria, arte ed ecologia, la dimostrazione di come la salvaguardia del nostro patrimonio naturale possa integrarsi perfettamente con una disciplina – il design – che promuove il connubio tra estetica e funzionalità, applicandolo su scala industriale.