Viviers primavera estate 2024 – La nuova collezione si fonda sui concetti Re-Trace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture: ovvero “tutto è coeso”. “Re-Trace, Re-Memory, Re-Set, Re-Culture” penetra nelle profondità della storia umana. L’identità culturale di Viviers e le intricate interconnessioni tra la nostra espressione artistica, i miti e le leggende viventi, i progressi scientifici e tecnologici, e la spiritualità. La collezione vuole essere una tela per dipanare i fili che legano le nostre storie d’origine collettive, attraverso l’esplorazione di leggende universali e scoperte archeologiche, accostate alla filosofia visionaria e alle verità spirituali universali, incorniciate da cristalli e oro.

“Attraverso i nostri scavi, ci proponiamo di indagare come i miti e le nostre narrazioni condivise plasmino la comprensione della nostra evoluzione umana e favoriscano l’unità ispirando un cambiamento positivo” racconta Lezanne Viviers.

Attraverso i miti come quello dei Teschi di Cristallo, il concetto della Fenice, la prospettiva di Platone raccontata attraverso l’Allegoria della Caverna e le filosofie di Baba Credo Mutwa sugli antichi astronauti d’oro e attraverso la sua convinzione che tutta l’umanità sia connessa e abbia origine da una fonte comune, Viviers contempla il potenziale di trasformazione collettiva e ridefinizione culturale. Le somiglianze tra queste storie riecheggiano tra i continenti, le culture e le religioni; mentre le storie stesse fungono da ponte tra la nostra ricerca della verità e l’interazione tra la nostra esistenza fisica e meta-fisica.

In un mondo in cui passato, presente e futuro si intrecciano, l’arte e l’abbigliamento emergono come un ponte che collega la nostra storia condivisa con le nostre aspirazioni per un mondo armonioso e consapevole. La collezione primavera estate 2024 racchiude la profonda interazione tra mito, scienza, arte e filosofia.

Attraverso il viaggio nell’esplorazione di antiche narrazioni, l’abbraccio del rinnovamento e l’immaginazione di un futuro armonioso, questa collezione sottolinea il potere senza tempo dell’abbigliamento e dell’arte come ponte tra il passato dell’umanità e il suo potenziale di cambiamento positivo.

Viviers primavera estate 2024: la collezione

Le creazioni continuano a utilizzare fibre e materiali naturali e sostenibili sudafricani come la pelle di struzzo, le piume di struzzo, la lana merino e il mohair. La collaborazione di Viviers con Cape Wools e Mohair South Africa mira a promuovere materie prime sostenibili e di lusso provenienti dal Sudafrica, utilizzate nella moda di lusso in tutto il mondo.

La lana è nota per la sua durata e la sua estrema morbidezza sulla pelle, oltre a essere antibatterica e molto traspirante, sia in estate che in inverno. Il mohair, un’antica fibra naturale, è noto per la sua lucentezza naturale e la sua leggerezza. Queste fibre si mescolano magnificamente, creando capi di abbigliamento per le generazioni future.

L’iniziativa Natural Fiber è stata realizzata in collaborazione con artigiani sudafricani; Hannelie Bekker di WRAPT ha lavorato a maglia tutti i fondali ragnatelosi della presentazione, nonché i leggeri top destrutturati utilizzati come layer nella collezione. Stephanie Bentum ha creato tessuti infeltriti unici, ispirati alle stelle e alle galassie, mentre The SA Marbling Company ha re immaginato la sua tecnica Suminigashi, con ocre naturali e pigmenti lacustri che esplorano le origini intergalattiche della specie umana.

Viviers continua la collaborazione anche con l’up-cycler Nutcase per creare le catene, realizzate con coperchi di tappi di alluminio dead-stock. Questi coperchi sono stati raccolti dalle strade di Johannesburg, raggruppati in colori e scelti per la loro leggerezza. Prosegue inoltre la collaborazione con James Barry Slabbert, sperimentando ulteriormente piccoli gingilli e talismani in metallo che possono essere visti come oggetti da collezione o indossati come gioielli personali. Questi amuleti sono stati scolpiti a mano da Lezanne Viviers e James Barry,
modellando a mano la cera che è stata poi fusa in bronzo e alluminio da Sanna Swart. Insieme i due artisti continuano la loro ricerca nel passato mistico dell’umanità.

La palette e le texture si ispirano all’immagine del telescopio James Webb di galassie, pianeti e stelle di nuova scoperta, in diretta opposizione alle rocce terrose, alla sabbia, alle ossa, ai fossili, ai cristalli e all’oro di Madre Tierra. Alcuni indumenti ricordano le superfici dei crateri di pianeti come Marte e la Luna o colori che imitano Giove, Saturno e il nostro sole. Le tonalità metalliche rappresentano la Via Lattea e le stelle cadenti, ma fanno anche riferimento alla nostra ossessione per il quarzo cristallino e il metallo oro. L’impressione generale è quella di un mondo ultraterreno.

I tessuti couture rivisitati e recuperati, combinati con sete, cotoni, lamé e tessuti sintetici d’epoca, sono accostati a lane artigianali sudafricane, mohair e a una varietà di tessuti stampati Suminigashi, realizzati tramite tecniche artigianali e sperimentali. L’inclusione di un così ampio spettro di tessuti si ricollega concettualmente alla storia d’origine condivisa, che sostiene l’unità nell’individualità, piuttosto che la separazione.

Le forme iconiche e le silhouette scolpite per questa stagione sono re immaginate nella dimensione passato-futuro. Le forme e le silhouette a trapezio, combinate con le tradizionali forme ad arco scolpite del brand, rimandano alla natura ultraterrena ed extraterrestre. La silhouette complessiva è potente, ma non tradizionalmente maschile, bensì più androgena.

La collezione rappresenta sia l’estremo maschile che l’estremo femminile, combinati insieme per esprimere la dualità che si trova in ognuno di noi. Forme più inclusive che si adattano alla maggior parte dei tipi di corpo, andando oltre il concetto di genere e abbracciando diverse dimensioni: la umana, quella extraterrestre, del cielo e della terra.

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credit image by Press Office – photo by Viviers