Venini conferma il proprio ruolo da protagonista nel settore contract con un nuovo progetto di collaborazione nell’ambito dell’hôtellerie. L’antica fornace, fondata a Murano nel 1921 ed entrata a far parte del gruppo Damiani nel 2016, infatti, ha firmato una delle suite dell’AllegroItalia Golden Palace di Torino.

L’hotel situato nei pressi di Porta Susa, il quartiere torinese che sta conoscendo una nuova vitalità, racconta una straordinaria esperienza di ospitalità attraverso l’italian lifestyle. I moderni ed eleganti spazi della suite sono impreziositi da una selezione delle più significative opere Venini: le forme scultoree, i colori intensi, le raffinate trasparenze delle collezioni di art glass e art light della storica vetreria si rivelano in un’interpretazione dell’abitare unica ed emozionante.

Ogni opera Venini è l’espressione concreta di un binomio perfetto, quello che definisce l’incontro fra i maestri soffiatori e gli artisti più acclamati. In un’alternanza tra fuoco e acqua, in un susseguirsi di gesti calibrati e sapienti, l’artigiano traduce la visione creativa del designer, catturandone per sempre l’essenza nell’attimo in cui il vetro si cristallizza.

Nascono così gli intramontabili capolavori che l’azienda ha scelto per arredare la suite dell’hotel torinese, a partire dai bicchieri della collezione Ambasciata disegnati nel 1925. Dal Lattimo, un vetro inventato a Murano nel XV secolo con lo scopo di imitare la bellezza della porcellana per restituire ai colori una spettacolare intensità, prendono forma opere come i Fazzoletti realizzati da Fulvio Bianconi nel 1948, i vasi Idria proposti nella raffinata variante color uva, gli Opalini e le forme degradé del Dèco, entrambi ideati negli anni Trenta.

Nella suite sono presenti anche gli iconici Monofiori Balloton color verde menta, realizzati con la tradizionale tecnica che conferisce all’oggetto un effetto a rilievo incrociato grazie all’impiego di uno stampo metallico in cui viene soffiato il vaso.

La sagoma bombata e la texture della superficie di questa collezione hanno assunto nel tempo la riconoscibilità di un logo, quello di Venini.

Fra le collezioni di Art Light, la suite ospita le applique Anni 30, che riecheggiano i fasti dell’Art Nouveau, la lampada da terra Edi disegnata dall’artista Alberto Biagetti, che nasconde una fonte luminosa a canne multicolore, quelle da tavolo Seltz con cui Rodolfo Dordoni ha reinterpretato il tema dell’abat-jour, le luci Abaco di Monica Guggisberg e Philip Baldwin.

Da sempre sensibile all’esperienza creativa e alle avanguardie artistiche, la città di Torino continua a rappresentare un punto di riferimento per un turismo raffinato e internazionale che è alla ricerca di contenuti culturali anche nell’ambito dell’ospitalità. Ed è proprio in questo contesto di qualità che Venini riesce a farsi apprezzare e a condividere il suo incredibile patrimonio.