La recensione di “Argylle – La Super Spia”, il film che unisce la maestria narrativa di Matthew Vaughn ad un cast eccezionale e ad una trama che oscilla tra finzione e realtà. Con una narrazione che viaggia dal mondo dei romanzi di spionaggio alla vita reale, il film è un’avventura globale piena di azione e suspense. 

Argylle La Super Spia recensione: il trailer ufficiale

La trama e il cast

“Argylle – La Super Spia”, l’ultimo capolavoro di Matthew Vaughn, regista e produttore di successi come la saga di Kingsman e Kick-Ass, segna una nuova era nel cinema di spionaggio. Questo thriller, tagliente come un rasoio, si immerge in un intrigo internazionale che sfida i confini tra realtà e finzione. Protagonista del film è Bryce Dallas Howard nei panni di Elly Conway, un’autrice di bestseller di spionaggio che si trova improvvisamente intrappolata nelle avventure del suo personaggio, l’agente segreto Argylle.

La vita tranquilla di Elly, fatta di serate solitarie in compagnia del suo gatto Alfie, subisce una svolta drastica quando scopre che le trame dei suoi romanzi, incentrate sulle missioni di Argylle per sventare complotti di spie internazionali, iniziano a sovrapporsi alla realtà. Affiancata da Aidan, una spia, interpretata da Sam Rockwell, vincitore del Premio Oscar, Elly si lancia in un’avventura globale per sfuggire a un gruppo di assassini implacabili, con il confine tra il suo mondo di fantasia e la realtà che diventa sempre più labile.

Il cast di “Argylle” comprende stelle del calibro di Henry Cavill, John Cena, Ariana DeBose, Richard E. Grant, e Dua Lipa, che danno vita ai personaggi del romanzo di Elly, mentre figure quali Bryan Cranston, Catherine O’Hara, Sofia Boutella, e Samuel L. Jackson popolano il mondo reale della narrazione. La trama si sviluppa in un intreccio di azione e suspense, dove la distinzione tra finzione e realtà si sfuma in un gioco di specchi narrativo.

Diretto da Vaughn e scritto da Jason Fuchs, “Argylle – La Super Spia” è un film che ribalta le regole classiche del genere spionistico, mescolando elementi tradizionali con un approccio innovativo e meta-letterario. Il film, una produzione Apple Original Films in associazione con MARV e distribuito da Universal Pictures e Apple Original Films, si avvale della fotografia di George Richmond e dei costumi di Stephanie Collie, con una squadra di scenografi e montatori di primo piano che hanno contribuito a creare un’esperienza visiva unica.

Speciale costumi di scena

La costumista Stephanie Collie aveva già avuto occasione di collaborare con il regista Matthew Vaughn su precedenti progetti, inclusi Silent Night del 2021 e The Pusher – Layer Cake del 2004, oltre ad aver già lavorato con altri membri del cast come Sam Rockwell, Bryan Cranston e Samuel L. Jackson, che sono poi stati coinvolti nel processo di creazione dei costumi.

Vaughn è da sempre molto meticoloso sui dettagli degli abiti, a partire dalla precisione delle misure per garantire che gli attori li possano indossare perfettamente. La pandemia ha creato qualche difficoltà nell’approvvigionamento dei costumi, perché alcuni pezzi sono diventati introvabili. In alcuni casi si è preferito realizzarli per l’occasione.

La produttrice esecutiva Claudia Vaughn (Claudia Schiffer) ha offerto il proprio contributo anche per la sua profonda conoscenza del mondo della moda e per i suoi contatti per un supporto con i costumi e in particolar modo per gli abiti del film. L’abito Versace, indossato da Dua Lipa/Lagrange, nell’iconica scena d’apertura del film, è stato curato da Collie, Claudia Vaughn e lo stylist di Lorenzo Posocco.

“Lagrange ha uno stile anni ’80, alla Debbie Harry, in questo abito Versace dorato, con un tocco glamour e sofisticato, ma anche molto divertente e fresco,” spiega Dua Lipa.

Versace ha anche creato degli abiti per Elly Conway, interpretata da Bryce Dallas Howard, e in alcuni casi ha anche prodotto alcuni tessuti per venire incontro alle esigenze del set.

Durante le fasi iniziali della produzione della pellicola, Collie e la sua squadra hanno collaborato a stretto contatto con il reparto scenografia, specialmente per definire i colori delle varie ambientazioni e di conseguenza assicurarsi che i costumi fossero coordinati con il set design. Per la creazione dei costumi delle squadre d’assalto e del personale militare, Collie ha puntato a trovare un equilibrio fra realismo e stile unico. Senza mai sacrificare l’elemento reale del materiale, è sempre stato lasciato spazio alla creatività all’interno di confini ben delimitati.

I costumi di Elly Conway (Bryce Dallas Howard) sono stati pensati per riflettere la transizione da una vita ordinaria in un piccolo paese a un ruolo più d’azione, con un’enfasi rivolta alla praticità per le sequenze più movimentate; mentre Aidan (Sam Rockwell) indossa per la maggior parte del film una giacca di pelle disegnata per distinguerlo.

Argylle (Henry Cavill) ha un look unico e immediatamente riconoscibile, che si è ottenuto grazie a una giacca Nehru fatta su misura per lui. Per Alfred Solomon, Samuel L. Jackson, conosciuto per la passione per gli abiti e per il suo stile sempre preciso, sono stati scelte soluzioni con leggere variazioni, inclusi i doppio petti, le giacche Nehru e monopetto.

Come nel caso di Argylle, Wyatt (John Cena), Keira (Ariana DeBose) e Lagrange (Dua Lipa) esistono nel mondo dei racconti di Elly Conway e di conseguenza indossano modelli con leggeri interventi, colori accesi e tagli che rubano l’occhio per garantirgli un certo tono.

Da vedere perché

Il film è una montagna russa cinematografica in cui tutte le convenzioni e le aspettative sono costantemente disattese.

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credit image by Press Office – photo by Universal Pictures