Daizy Shely primavera estate 2026: il ritorno tra memoria e libertà creativa

In occasione dei dieci anni dalla sua prima sfilata, Daizy Shely torna alla Milano Fashion Week con la collezione primavera estate 2026, presentata nel suo concept bar Coke Tales. La stilista israeliana propone un racconto visivo di femminilità indipendente, in una collezione che mescola tessuti preziosi, silhouette romantiche e illustrazioni firmate Umberto Chiodi. Tra memoria e visione, la moda diventa mezzo per esprimere consapevolezza, identità e libertà.

Daizy Shely torna in passerella a Milano con una collezione che è al tempo stesso celebrazione, riflessione e affermazione creativa. Era il 2015 quando, giovane promessa del fashion system, presentava la sua prima collezione con il supporto di Giorgio Armani. Oggi, la designer israeliana presenta una proposta profondamente personale che rievoca la purezza delle origini e la consapevolezza acquisita nel tempo.

La moda come casa: uno spazio costruito su misura

Il ritorno di Daizy Shely avviene nel suo spazio creativo: Coke Tales, il concept bar aperto a Porta Venezia, si trasforma per l’occasione nella scenografia perfetta per accogliere la collezione. Non è una deviazione dal percorso moda, ma un’estensione coerente della sua estetica. Come sottolinea la stilista stessa, la moda non l’ha mai lasciata: “È dentro ogni progetto che tocco”.

Daizy Shely chiarisce che ogni sua creazione, sia essa un abito o un luogo, nasce con lo stesso intento: generare emozione, offrire un momento di evasione, stabilire connessioni autentiche.

Un’estetica matura, ma ancora carica di poesia

La collezione primavera estate 2026 di Daizy Shely è un equilibrio raffinato tra forza e delicatezza. I contrasti materici sono il primo elemento a emergere: organze impalpabili e sete fluide si uniscono a cromie intense e vibranti, in un dialogo continuo tra energia visiva e grazia sartoriale. La femminilità qui non è idealizzata, ma stratificata, dinamica, a tratti ironica.

Le silhouette romantiche si fanno protagoniste con trasparenze sussurrate, piume leggere e maxi paillettes che catturano la luce. I capi all’uncinetto, impreziositi da cristalli e lavorazioni artigianali, introducono una dimensione tattile e affettiva. Gli accessori — tra cui borse gioiello e custodie per smartphone decorate — completano il look con una nota giocosa ma preziosa.

Il valore del simbolo: illustrazioni, libertà e indipendenza

Elemento centrale della collezione è una nuova stampa, la terza di una serie iniziata con l’artista Umberto Chiodi, amico e collaboratore di lunga data della stilista. L’illustrazione di questa stagione racconta una donna completa in sé stessa, indipendente, consapevole. Un’immagine che riflette lo stato d’animo della designer e il momento di transizione che sta vivendo: “Siamo, in fondo, completamente soli. Ed è in quella solitudine che scopriamo la vera libertà”.

Questa consapevolezza si traduce in una visione femminile lontana dai canoni stereotipati: una donna che non cerca conferme esterne, ma costruisce il proprio significato da sé.

Una narrazione che attraversa moda, arte e vita

La collaborazione con Umberto Chiodi non è solo visiva, ma narrativa. Le illustrazioni che prendono vita sui tessuti di Shely sono frutto di un’amicizia profonda, e proprio questa intimità creativa conferisce autenticità alla collezione. Ogni stampa non è un semplice motivo decorativo, ma un veicolo di contenuto: racconti visivi che parlano di relazioni, ironia, identità e autonomia emotiva.

Il linguaggio estetico di Shely si nutre di codici riconoscibili — trasparenze, colori, tagli fluidi — ma li rinnova attraverso una progettualità che ha radici nel vissuto personale. L’arte di Chiodi diventa voce secondaria, ma non subordinata, in un dialogo che restituisce complessità e profondità alla proposta stilistica.

Il decennale come occasione di rinascita

Il ritorno di Daizy Shely non si presenta come un’operazione nostalgica, ma come una riconciliazione tra passato e presente. L’ingenuità degli esordi, evocata nelle sue stesse parole, viene oggi affiancata da una nuova lucidità. “Allora ero giovane, grezza, un po’ disordinata. Ora so cosa voglio raccontare”, dice. E lo fa con chiarezza.

Nel decimo anniversario dalla sua prima sfilata, la stilista non cerca di replicare il debutto, ma di preservarne lo spirito. Il risultato è un lavoro che trasmette autenticità senza rinunciare all’eleganza, dove la memoria si intreccia alla visione, e il passato diventa materia viva per costruire il presente.

Per Daisy Shely tutto parla di una moda che non insegue le tendenze, ma si costruisce intorno a un linguaggio personale. Una moda che, pur restando nel sistema, ne mette in discussione le regole attraverso l’espressione individuale.

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credit image by Press Office – photo by Daizy Shely

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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