Diabolik Ginko all’attacco: tanta azione e un bel colpo di scena finale
Diabolik Ginko all’attacco recensione – E’ uscito al cinema il secondo capitolo della cosiddetta trilogia del diamante rosa, che vuol continuare ad essere la storicizzazione cinematografica del fumetto italiano più famoso dagli anni 60 e che aveva, con il primo capitolo Diabolik, vinto la sfida sia per il giudizio della critica che per il riscontro del pubblico.
Diabolik Ginko all’attacco recensione: il trailer ufficiale
La trama
Un piano apparentemente perfetto per Diabolik ed Eva Kant. Ma non sanno che dietro questo colpo si nasconde una trappola dell’astuto ispettore Ginko, che mette a dura prova il loro legame. Tradita dal Re del Terrore, Eva decide di vendicarsi, proponendo all’ispettore di collaborare alla cattura di Diabolik. Una decisione difficile per Ginko che deve anche affrontare l’arrivo di Altea, duchessa di Vallenberg…
Note di regia by Manetti bros.
Dei protagonisti di Diabolik, hanno continuato la loro avventura Miriam Leone (Eva Kant) e Valerio Mastandrea (Ginko), e nella ricerca del nuovo Diabolik e di una nuova protagonista, Altea, i Manetti bros. hanno puntato su due attori di fama internazionale quali Giacomo Gianniotti e Monica Bellucci.
Raccontano i Manetti bros.: “Ginko all’attacco era quello che cercavamo! Quel fumetto aveva delle particolarità che lo rendevano giusto. C’era l’ispettore Ginko più centrale, c’era tanta azione, colpi di scena, c’erano dei momenti modernissimi molto cinematografici. Ci piaceva. Abbiamo quindi deciso di scrivere il film sulla base di quel numero specifico e non solo tenendolo ad esempio.
Nel primo film abbiamo presentato i personaggi, qui li abbiamo messi in crisi. È in crisi Ginko perché non riesce né a catturare Diabolik né ad avere serenità nella sua vita privata. E sono in crisi Eva e Diabolik come coppia. È un film molto diverso dal primo. Ma come al solito ci siamo divertiti a girarlo. L’epoca, gli anni ’60, grazie al grande lavoro dei nostri collaboratori, è ancora una volta protagonista”.
Da vedere perché
Per questo secondo film era necessaria una meticolosa operazione di stile a livello di scenografia, location, costumi, ambienti ed automobili, ricostruendo le abitudini degli anni 60 attraverso lo scouting di luoghi, palazzi, strade, ristoranti ed hotel a Milano, Trieste, Bologna ed il litorale romano.
Ginko all’attacco è una storia con molta azione e un bel colpo di scena nel finale. Una storia del 1964 che, per la prima volta, metteva in evidenza la genialità dell’ispettore contrapposta a quella del Re del Terrore. Una storia perfetta per riproporre Diabolik al pubblico delle sale come ai suoi affezionati lettori: questi ultimi apprezzeranno il garbo con cui sono state introdotte alcune variazioni alla trama originale a cominciare, ovviamente, dalla inedita presenza della duchessa Altea di Vallenberg.
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