Dumbo Tim Burton Disney – Disney e il regista visionario Tim Burton presentano Dumbo, la nuova grandiosa avventura in chiave live action basata sull’amatissimo classico in cui le differenze vengono celebrate, la famiglia è preziosa e i sogni prendono vita.

“L’idea di scappare di casa per unirsi al circo è qualcosa che mi ha sempre affascinato”, afferma Burton. “Il circo non è mi mai piaciuto, con tutti quegli animali in gabbia, i pagliacci, gli inquietanti numeri acrobatici che sfidano la morte e – l’ho già detto? – i pagliacci! Ma ho sempre compreso l’idea che c’è dietro al circo e il concetto di unirsi a una bizzarra famiglia di emarginati che non riescono a vivere con il resto della società… un gruppo di persone che vengono trattate in modo diverso. Dumbo parla di questo”.

La storia, nata più di settant’anni fa, catturò l’interesse di Walt Disney che decise di trasformarla nel quarto lungometraggio cinematografico di Walt Disney Studios. La versione animata originale di Dumbo arrivò nelle sale americane il 23 ottobre del 1941: fu uno dei primi lungometraggi a essere terminati nel nuovo studio d’animazione Disney a Burbank.

Il film fu acclamato dal pubblico e dalla critica, vincendo un Oscar per la migliore colonna sonora di un film musicale (Frank Churchill, Oliver Wallace). Anche la toccante e memorabile canzone “Baby Mine” (“Bimbo Mio”) fu candidata all’Oscar. Il tenero rapporto tra madre e figlio, che viene raccontato in modo meraviglioso nel brano “Baby Mine”, è una delle numerose ragioni che hanno spinto il pubblico a innamorarsi di questa storia nel corso delle generazioni.

Max Medici, proprietario di un circo, assume l’ex star circense Holt Farrier insieme ai figli Milly e Joe per occuparsi di un elefante appena nato le cui orecchie sproporzionate lo rendono lo zimbello di un circo già in difficoltà. Quando si scopre che Dumbo sa volare, il circo riscuote un incredibile successo attirando l’attenzione del persuasivo imprenditore V.A. Vandevere che recluta l’insolito elefante per il suo nuovo straordinario circo, Dreamland. Dumbo vola sempre più in alto insieme all’affascinante e spettacolare trapezista Colette Marchant finché Holt scopre che, dietro alla sua facciata scintillante, Dreamland è pieno di oscuri segreti.

Il cast del film vede il vincitore del Golden Globe Colin Farrell nel ruolo del reduce di guerra Holt Farrier, che diventa il guardiano degli elefanti, il vincitore del Golden Globe Michael Keaton nel ruolo dell’uomo d’affari opportunista V.A. Vandevere, il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Danny DeVito nel ruolo del proprietario del circo Max Medici e la vincitrice del BAFTA Award e candidata al Golden Globe Eva Green nel ruolo della strabiliante trapezista Colette Marchant. Nico Parker e Finley Hobbins esordiscono su grande schermo nel ruolo dei figli di Holt, Milly e Joe.

Il cast comprende inoltre Alan Arkin nel ruolo del potente banchiere J. Griffin Remington, Roshan Seth nel ruolo dell’incantatore di serpenti Pramesh Singh, DeObia Oparei nel ruolo del forzuto Rongo il forzuto, Joseph Gatt nel ruolo di un cacciatore di nome Skellig e Sharon Rooney nel ruolo di Miss Atlantis, la sirena del circo. Nella versione italiana del film la voce di Miss Atlantis è della celebre cantante Elisa che, oltre a interpretare l’iconico brano “Baby Mine” (“Bimbo Mio”), ha realizzato appositamente per Dumbo una nuova inedita versione della dolce melodia, che ha incantato Tim Burton in persona e che aprirà i titoli di coda del film.

Diretto da Tim Burton, Dumbo esce oggi nelle sale italiane. Il film d’animazione originale era raccontato dal punto di vista di Dumbo: gli umani erano personaggi secondari e, da diversi punti di vista, rappresentavano gli antagonisti del film. Oltre a espandere la storia, la nuovissima rivisitazione in chiave live action firmata da Tim Burton pone i personaggi umani al centro della narrazione al fine di rendere più comprensibile il viaggio emotivo dell’elefantino.

Dumbo Tim Burton Disney: speciale costumi di scena
A curare gli abiti dei protagonisti, la costumista Colleen Atwood. Il background di Holt come artista circense e cavallerizzo influenza il suo guardaroba. “Quando era una star del circo, aveva un costume da cowboy molto appariscente”, afferma. “I suoi costumi mantengono un sapore western/southern, ovviamente rimanendo nei parametri del periodo storico in cui il film è ambientato”.

“È il viaggio di un uomo che ritorna a essere completo”, prosegue Atwood. “Deve ritrovare se stesso, dunque io e Colin abbiamo lavorato insieme per trovare il look più adatto per Holt. Quando torna dalla guerra indossa un’uniforme e poi ha un paio di vestiti per le esibizioni, ma per la maggior parte del tempo porta degli abiti da lavoro. Sono dei costumi molto umili, in aperto contrasto con gli eleganti abiti circensi che rappresentano l’altra faccia della medaglia”.

L’aspetto di Medici cambia nel corso del film. All’inizio indossa dei modesti abiti da presentatore del circo: un frac rosso e dei pantaloni a righe che, secondo la costumista Colleen Atwood, sono scoloriti e invecchiati per riflettere la decadenza del circo. “Indossa un cappello a cilindro, che però è piuttosto particolare”, afferma Atwood. “Danny aveva già indossato un cappello a cilindro in un altro film di cui avevo curato i costumi, dunque non volevo fare la stessa cosa. E ne aveva indossato uno anche in Batman, dunque volevo evitare il classico cappello a cilindro. In questo film, il suo cappello è a metà tra un cilindro e una bombetta”.

Secondo Atwood, il look di Medici subisce una sorta di aggiornamento dopo l’arrivo di Dumbo. “Diventa un impresario di lusso”, afferma. “Indossa un completo che io chiamo Purple Rain. È un completo viola a quadri piuttosto appariscente. È un uomo che non fa discriminazioni nei suoi gusti. È un abito un po’ pacchiano, ma in modo affettuoso”.

L’hair and makeup designer Paul Gooch si è assicurato che i capelli di DeVito riflettessero i conflitti del mondo di Medici. “I suoi capelli hanno un aspetto pazzo che si armonizza perfettamente con il suo frac macchiato e il suo cappello sfondato”, afferma Gooch. “Una volta che il suo circo viene acquistato da quello più lussuoso di V.A. Vandevere, gli abbiamo rasato la barba e dato una capigliatura più ordinata, che poi mantiene per il resto del film”.

L’hair and makeup designer Paul Gooch ha incontrato per la prima volta Keaton a New York e nel corso dell’incontro ha condiviso con l’attore le proprie idee sull’acconciatura di Vandevere. “Abbiamo deciso di provare a utilizzare una parrucca bianca, nello stile di un predicatore o di un presidente del passato, con una piccola piega molto iconica. Ma Michael voleva che l’acconciatura somigliasse a un parrucchino. Sotto possiamo vedere i suoi capelli e ci sono dei momenti in cui lui stesso si sistema il parrucchino”.

La costumista Colleen Atwood si è basata sui medesimi riferimenti per vestire Vandevere. “A quell’epoca gli uomini del mondo dell’intrattenimento che creavano i circhi erano degli imprenditori, degli intrattenitori dotati di personalità appariscenti”, afferma. “Volevamo fare una cosa del genere ma senza esagerare. Indossa i classici vestiti di quel periodo e porta un foulard al collo. Ci siamo divertiti molto con questo personaggio”.

In qualità di Regina del Cielo nello spettacolo di Vandevere, Colette Marchant doveva avere il giusto aspetto. “Per i suoi costumi, mi sono ispirata maggiormente alle star nel cinema muto”, afferma la costumista Colleen Atwood. “Possiede lo stesso fascino degli altri artisti circensi, ma è leggermente separata da quel mondo”. Quando non si esibisce, Colette porta dei capelli a caschetto castani, ma sotto il tendone del circo indossa una parrucca rosso fiammante piena di boccoli.

La squadra della costumista Colleen Atwood ha creato più di 200 costumi per gli artisti, oltre ad altri 500 costumi per le comparse. Per mettere in luce gli aspetti colossali di Dreamland, i filmmaker hanno assemblato una squadra che comprendeva 54 ballerini, costumi spettacolari e coreografie complesse.

La costumista Colleen Atwood aveva il compito di creare dei costumi visivamente meravigliosi che permettessero ai ballerini di danzare con assoluta comodità. Atwood, che lavora sempre al design insieme ai performer per assicurarsi che il risultato finale accontenti tutti, afferma: “La sequenza comprendeva coreografie di ballo e numeri acrobatici, dunque i costumi dovevano essere molto flessibili. Si tratta di costumi dotati di stecche con elementi elastici. Le gambe presentano colori alternati tra loro per rendere più efficace la coreografia. Avevano un aspetto fantastico nelle inquadrature dall’alto”.

credit image by Press Office – © 2019 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.