Enrico Coveri 45 anniversario: la mostra Maurizio Galiberti around Enrico Coveri
La Maison Enrico Coveri compie 45 anni, l’occasione eccellente per una rilettura d’autore dell’immenso patrimonio creativo e stilistico di Enrico. La Maison Coveri ha infatti affidato a Maurizio Galimberti, fotografo di fama internazionale, la rilettura dell’archivio storico; un progetto innovativo e affascinante che, per la prima volta nella sua carriera, mette a confronto Galimberti con il mondo della moda. E per la prima volta Coveri affida il suo mondo all’interpretazione di un obbiettivo fotografico.
“Ho capito la portata straordinaria della visione estetico-esistenziale di Enrico Coveri, tra futurismo e pop art. Così potente, così innovativa, così carica di energia da non avere ancora esaurito tutto il suo potenziale, tutto il suo slancio” dice Maurizio Galimberti, che ha lavorato insieme a Francesco Martini Coveri alla realizzazione di questo progetto.
“Da tempo ci domandavamo come raccontare Enrico in modo nuovo, in un modo che non eravamo ancora riusciti a fare. Da tempo accarezzavamo l’idea di un libro o di una mostra. Ma ci perdevamo negli archivi senza un filo di Arianna per uscirne. Ci voleva qualcuno che lo facesse per noi. Qualcuno che rileggesse il mondo Coveri con codici diversi. Quando ho incontrato Maurizio Galimberti ho capito che la persona giusta era lui” dice Francesco.
Il risultato? Il tassello mancante alla figura del grande stilista di cui Galimberti ha fatto emergere una sensibilità fanciullesca e il legame profondo con la famiglia, in un percorso che ripercorre i passi di Enrico davanti e dietro le quinte. Il progetto prevede una cinquantina di opere che confluiranno in una mostra itinerante.
I rossi rossissimi, i gialli senza pudore, gli aranci sfrontati, verde, fucsia e lilla in gara per sorprendere. Enrico Coveri ha l’anima da protagonista e il cuore da clown. L’Herald Tribune del ’78 scrive: “C’è ironia e senso del colore, in una delle più belle collezioni presentate a Parigi”. Senso del colore che Coveri usa spesso anche per l’uomo, osando il rosa e il violetto nei blazer dai rever luccicanti. Contemporaneamente, è il re delle paillettes, che percorrono abiti frizzanti: “Le Paillettes” commenta Le Figaro “stanno a Coveri come le catene a Chanel”, mentre il settimanale Elle gli dedica la prima delle molte copertine, una semplice T-shirt dove il nome è appunto un autografo di paillettes. Non a caso, si cita Parigi e il 1977: città in cui sfila la sua prima collezione femminile al Pavillon Gabriel una sfida nella capitale dell’eleganza, ed anno in cui viene registrato il marchio Enrico Coveri.
A Parigi ci arriva giovanissimo, da Firenze (è nato a Prato), dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti, ha lavorato in teatro come scenografo e costumista ed è stato indossatore. Nel suo bagaglio c’è comunque già una fortunata esperienza di stilista per Touche, che inizia nel ’73 e dura 9 anni: periodo in cui ha modo di esprimere e di affermare il suo personale talento. È il lasciapassare per conquistare Parigi con una sola sfilata.
L’appuntamento con Parigi ormai diventa stagionale, e nell’87 il Presidente della Repubblica Francese, Francois Mitterrand, gli consegna la Grande Médaille de Vermeil, mentre il Presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga, lo promuove commendatore, prima dei 35 anni previsti dalla legge. È fitto il medagliere: attestati e riconoscimenti, anche internazionali, per premiare una moda all’adrenalina, che scuote spesso dal torpore la lunga settimana del prêt-à-porter francese e che gli garantisce clienti come Liza Minnelli, Joan Collins, Sophia Loren, Margot Hemingway, Vanessa Redgrave, La Toya Jackson, Bianca di Savoia.
Un successo tira l’altro: nell’82 nascono le linee Sportwear, Jeans e Junior (fino ai 14 anni); nell’83 ecco l’Enrico Coveri Baby, seguita più avanti da Premiers Jours dedicata ai neonati. Nell’85 battezza You Young, etichetta per le giovanissime (subito un record di vendita), quindi vara la versione maschile. Firma il design per la casa, make-up, ogni tipo di accessori, abbigliamento sportivo, divertenti pellicce, profumi fra i quali il più famoso è Paillettes. Nel dicembre del ’90, la morte prematura.
È la sorella Silvana, che ha sempre affiancato il fratello occupandosi degli aspetti manageriali, a proseguire l’attività dell’azienda. L’affianca il figlio Francesco Martini (1974) che inizia nel 1996 a disegnare personalmente la linea You Young Coveri: provocazioni a gambe scoperte, gusto per i colori, per la maglieria jacquard vagamente folk, impazzite fantasie geometriche, pelle patchwork. Il tutto sotto una pioggia di paillettes. Dalla collezione per la primavera-estate 2002, Francesco Martini diventa responsabile creativo della corroborante griffe e nel 2004 aggiudica a Miami il “Designer of the Year Award”.
Maurizio Galimberti around Enrico Coveri
Palazzo Coveri
Lungarno Guicciardini, 19 – Firenze
Fino al 26 luglio 2018