Nata dalla collaborazione tra Foscarini e James Wines/SITE, la collezione d’autore “The Light Bulb Series” ha ispirato REVERSE ROOM, una black box capovolta ed inclinata che ribalta la percezione dello spazio e mette in discussione la nostra risposta all’ambiente e alle convenzioni.

In occasione del Fuorisalone, Foscarini ha presentato Reverse Room, un’installazione firmata dall’artista e architetto James Wines, insieme alla figlia Suzan Wines. In una stanza dalle pareti scure, capovolta ed inclinata, con tavoli e sedie monocolore, le lampade da tavolo occhieggiano dal soffitto, mentre quelle a sospensione sbucano dal pavimento con l’intento di mettere in discussione la nostra percezione degli spazi e la nostra risposta agli stimoli ambientali e alle convenzioni.

La collaborazione tra Foscarini e Wines inizia più di trent’anni fa, con “Tabel Light/Wall Light” opera realizzata dall’azienda con il gruppo SITE di Wines nel 1991 per le aree culturali della mostra veronese “Abitare il tempo”.

Quell’opera si è evoluta nel progetto di una collezione d’autore, “Light Bulb Series”, composta da alcuni pezzi realizzati a tiratura limitata e numerata: una collezione preziosa per la storia che racconta e il pensiero che veicola. Parte da una riflessione sulla lampadina come archetipo, con la sua tipica forma a bulbo, nata dalla funzione e condizionata dalla tecnologia disponibile all’epoca, ma rimasta tale nei decenni, nonostante l’evoluzione tecnica consenta oggi di adottare qualsiasi forma si desideri.

“The Light Bulb Series” comprende cinque differenti declinazioni dell’icona rappresentata dalla lampadina: Black Light, che inverte funzioni e parti della lampada, in cui la lampadina rimane nera e buia, mentre il portalampada emana luce – Candle Light, un cortocircuito tra modi ed effetti diversi di fare luce, due storie illuminotecniche alla fiamma e al tungsteno che si fondono insieme e formano un nuovo oggetto ambiguo e paradossale – Melting Light, un bulbo immortalato in un fotogramma intermedio tra forma e liquefazione, sospeso in uno stato transitorio, diventa l’icona evanescente di un fantasma – Plant Light, un bulbo invaso dalla natura, ciottoli e terra, si trasforma in terrario, o in bulbo- vaso per la pianta che lo colonizza – fino a White Light, la matrice alla base di tutto, quando tutto può ancora accadere.

Dopo Milano, Reverse Room sarà protagonista al Foscarini Spazio Soho di New York, dal 20 al 24 maggio durante la NYCxDesign e alla One Room Gallery di Londra dal 22 al 24 maggio, durante la Clerkenwell Design Week.