Gucci Horsebit loafer 70 anniversario – Contemporaneamente con il lancio della collezione Gucci Uomo primavera estate 2024, durante la Settimana della Moda di Milano, Gucci presenta un’ampia esposizione che rende omaggio a un’icona della Maison: il Horsebit loafer.

Chiamato Gucci Horsebeat Society, l’evento immersivo celebra i 70 anni dalla creazione dell’emblematico mocassino con installazioni realizzate da dieci artisti, stilisti e creativi internazionali. L’evento fa da cornice alla presentazione della Collezione Uomo. Ospitata all’interno dello Spazio Maiocchi, la poliedrica mostra è aperta al pubblico dal 17 al 18 giugno dalle 10.00 alle 18.00.

Curata da Alessio Ascari, direttore creativo e curatore dello Spazio Maiocchi a Milano, la mostra è un’esperienza multidisciplinare che esplora l’iconografia del mocassino con morsetto attraverso reinterpretazioni e trasformazioni che uniscono moda, arte ed elementi audiovisivi. L’evento include una performance dell’artista e coreografa spagnola Candela Capitán e un DJ set realizzato dalla leggendaria etichetta parigina di musica elettronica Ed Banger.

Ideato da Aldo Gucci nel 1953 come elemento ornamentale di un mocassino, il morsetto – miniatura del morso metallico delle briglie equestri – si è trasformato in un emblema distintivo universalmente riconosciuto. In quanto simbolo della comunità rappresentata dalla Maison, è stato interpretato nel corso di sette decenni nella minuteria metallica e nei motivi utilizzati in accessori, gioielli e capi ready-to-wear.

Risalendo alle radici equestri del morsetto, Gucci Horsebeat Society reimmagina la tradizione del country club in uno spazio contemporaneo che si integra con lo spirito della controcultura artistica. Questo concetto assume la forma concreta di una ‘casa’ multidimensionale − una serie di ambienti sensoriali, quasi domestici, popolati da opere d’arte commissionate per l’occasione. In una selezione eterogenea, le opere di dieci artisti, il cui ambito artistico individuale spazia dalle arti applicate a quelle digitali, sono presentate in dialoghi inaspettati tra di loro, offrendo una lettura astratta e innovativa dell’intramontabile morsetto.

Gucci Horsebit loafer 70 anniversario: la mostra che rende omaggio all’icona della Maison

Nel cortile dello Spazio Maiocchi, Harry Nuriev, architetto e artista multimediale russo, fondatore di Crosby Studios, con sede a Brooklyn, crea un ‘patio’ concettuale utilizzando il morsetto in elementi di arredamento, mentre Anna Franceschini, artista visiva italiana, allestisce un ‘camera delle curiosità’ [Wunderkammer] realizzato con reperti tratti dall’archivio Gucci.

Aperto sul cortile, lo spazio ‘camera da letto’ rivela un’immagine di grande impatto visivo del fotografo americano Charlie Engman, completata dall’unica opera storica della mostra: l’installazione Bedroom Ensemble II dell’artista svizzera Sylvie Fleury, del 1998. L’opera è messa in contesto da una nuova carta da parati con motivo Morsetto, specialmente realizzata per la mostra, che fa da suggestivo sfondo per la décolleté con morsetto rossa di Tom Ford parte dalla collezione Gucci autunno inverno 1995.

Nello spazio principale della galleria i visitatori si trovano in una ‘sala da pranzo’ teatrale arredata con un tavolo surrealista creato dallo scultore americano Pitterpatter e una collezione di quadri di creature fantastiche, dell’artista digitale canadese Blatant Space. Nella sala cinema, un film del fotografo e regista britannico Bolade Banjo ripercorre la traiettoria del morsetto attraverso immagini storiche e filmati contemporanei. I visitatori sono invitati ad immergersi nell’esperienza visiva in uno spazio buio punteggiato solo da ‘sculture luminose’ create dal designer sudcoreano Gyuhan Lee, che reinterpreta il motivo del morsetto in hanji, la tradizionale carta coreana realizzata a mano.

Come si evince dalle immagini d’archivio di Gucci, all’epoca del suo lancio nel 1953, il mocassino con morsetto, casual ma elegante, era il riflesso di una mentalità in evoluzione, più aperta nei confronti dei codici di abbigliamento convenzionali. Negli anni ’60, il mocassino entrò a far parte del guardaroba di celebrità e icone culturali quali Francis Ford Coppola, Fred Astaire e Alain Delon, prima che una nuova generazione di adolescenti, tra cui Jodie Foster fotografata con lo skateboard nel 1977, se ne appropriasse negli anni ’70. Negli anni ’80, il modello fu adattato e divenne il simbolo della cultura delle donne in carriera, prima di essere rimodellato in linea con il linguaggio sensuale e sofisticato di Gucci degli anni ’90. Attraverso la visione sontuosa della Maison del secondo decennio del nuovo secolo, il morsetto andò ad abbellire un nuovo classico nella fattispecie delle slipper Princetown foderate in lana.

Ed è proprio nell’’armadio’ – spazio rivestito dal pavimento al soffitto con una carta da parati a collage realizzata da Ed Davis, creatore di immagini australiano – che si svolge la meta-conversazione con la collezione uomo Gucci primavera estate 2024, qui indossata da manichini.

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