Margherita de Cles ci racconta le sue suites e il suo nuovo concetto di hospitality. Un palazzo aristocratico in cui convivono armoniosamente affreschi e ricordi di viaggio. Abbiamo incontrato l’imprenditrice che ci racconta come è nato il progetto.

Un viaggio fisico – verso le montagne – ma soprattutto un viaggio mentale quello pensato da Margherita de Cles per i suoi ospiti che – da tutto il mondo – arrivano proprio qui … a Cles, tranquilla località in Val di Non – Trentino – che prende il suo nome proprio dalla famiglia di Margherita.

La Cles De Luxe Suites

photo by La Cles De Luxe Suites

Stilista ed instancabile viaggiatrice, Margherita de Cles ha dato vita a La Cles De Luxe Suites una vera e propria meta, un hospitality journey, un’esperienza di accoglienza e soggiorno costruita ad hoc dall’imprenditrice sul concetto di una speciale attenzione ai propri ospiti… perché come lei stessa afferma: “l’ospitalità é una forma d’arte”.

Così a Palazzo dal Lago a Cles – il Palazzo di famiglia – tutto “ruota” attorno ad un’estetica di interiors che abbraccia la tradizione – tra stanze affrescate che raccontano la storia di una famiglia e di un paese – e l’amore per luoghi lontani come l’Africa e l’India, mete particolarmente amate dalla padrona di casa.

The Garden of Eden e Lotus accolgono e coccolano gli ospiti. Questi i nomi delle suites volute da Margherita de Cles, curate nel minimo dettaglio e per ogni esigenza: ovvero per chi cerca la totale quiete di montagna tra passeggiate e la scoperta della natura e per chi invece continua il suo business ma volutamente lontano dalla frenetica metropoli.

Margherita de Cles

photo by Paolo Morello

Quando è nata l’idea di creare delle suites che potessero diventare un’elegante meta hospitality tra le montagne?

“L’idea di puntare sull’ospitalità è nata per gioco, al mio ritorno dallo Zimbabwe nel 2020, per il desiderio di aprire una dimora di famiglia alle persone che amano l’esclusività e il lusso.”

Qual è la filosofia che caratterizza La Cles De Luxe Suites?

“Far star bene gli ospiti secondo il concetto “your home away from home”. L’ospitalità è una forma d’arte attuata con gesti accurati e gentili. Lo scopo è lasciare indelebili dei ricordi di un luogo dove sono passati artisti, uomini di cultura e mecenati.”

La Cles De Luxe Suites

photo by La Cles De Luxe Suites

Come ha scelto gli arredi e qual è stato il filo conduttore di ogni suite?

“La creazione delle due suites è nata ispirandomi a due paesi che amo particolarmente: l’India e l’Africa. Ho pensato di creare degli spazi in cui potessi riportare i miei anni di peregrinazioni da stilista, riversando il mio gusto per i dettagli in questo esperimento di arredo di interni. È stato una sorta di rituale per fissare nella memoria ricordi, colori, profumi dei miei viaggi e questi spazi di altri tempi hanno sopportato pazientemente le mie elaborazioni stilistiche. Gli oggetti usati sono stati raccolti tra Africa e India: statue di legno, specchi argentati, mappe africane, immagini, tessuti e stampati da luoghi esotici…”

Chi sono i suoi ospiti?

“Gli ospiti di La Cles de Luxe Suites sono prevalentemente stranieri: indiani, irlandesi, olandesi, tedeschi e francesi. Sono persone curiose e affascinate da questo luogo di cerniera tra mondo germanico e mondo mediterraneo, gusto dell’antico e diverse contaminazioni. Il tutto in un ambiente ben preservato e amato sia dai residenti che dai viaggiatori. E tutto intorno: luoghi Unesco, parchi naturali, più di cinquanta castelli e infiniti villaggi con le loro residenze della nobiltà principesco-vescovile. Mentre dentro il Palazzo – dagli importanti e solidi portoni – dopo i saloni e le salette da tè, la sorpresa di un luogo romantico che piace alle giovani coppie alle prese con le prime fughe d’amore ma anche perfetto per manager stanchi e stressati dal caos delle grandi città.”

Lei ha anche una sua linea couture. A questo proposito che rapporto pensa ci sia oggi tra moda, design e hotellerie?

“Passare dalla moda al design e all’ospitalità è stato automatico. Oggi più che vendere moda si vende un sogno, un’esperienza, un momento da ricordare in un luogo in cui ci si possa identificare o che possa suscitare in noi delle emozioni. È una relazione simbiotica; la moda ha bisogno di spazi e luoghi speciali e il design è perfetto anche per realizzare oggetti proprio per questi spazi ma anche abiti. Pensiamo come spesso vengono usati tessuti d’arredamento per realizzare dei capi unici. Direi perciò che la moda è molto versatile e oggi si può identificare un trend anche in uno spazio dove riposare, avere cura di sé e godere delle delicatezze della tavola. Nella moda nulla è a caso e l’esigenza di creare oggetti o spazi accoglienti in cui poter identificare un marchio è il passaggio successivo per confermare una propria identità creativa aperta anche ad un utente diverso da quello modaiolo ma più sensibile e con un bisogno di sentirsi parte di una famiglia.”

Come si svilupperà in futuro il progetto?

“La Cles DeLuxe Experience continua con nuovi progetti. Quest’anno è stata inaugurata una sala concerti dal nome Fame Space (aka Fashion Art Music Event), dove si tengono eventi esclusivi – anche per gli ospiti delle suites – e dove hanno già suonato pianisti d’eccezione come il Maestro Francesco Libetta e Danilo Valentini. Per l’anno 2025 saranno realizzate delle nuove suites, con nuovi temi legati ad arte e cultura del territorio, ma con lo stesso leit motiv di La Cles ovvero quei colori e quelle stampe dallo stile ironico e composto come nei migliori palazzi nobiliari.”

credit image by Press Office – photo by La Cles De Luxe Suites