Il profondo legame con le tradizioni del proprio territorio e la naturale propensione alla contemporaneità traspaiono dalla nuova collezione Living Divani 2018.

Prossima a toccare il traguardo dei 50 anni, la dinamica e vivace azienda a conduzione familiare che ha fatto dell’imbottito il suo trademark prosegue il suo percorso puntando sul mix che l’ha resa internazionalmente famosa: un segno così raffinato da sembrare astratto e una passione per il dettaglio, che fondono design d’autore e artigianato in un dialogo serrato tra rigore e poesia.

Impegnata in un ampliamento progressivo del proprio catalogo per abbracciare in un unicum fluido l’intero spazio della casa e del contract, Living Divani non trascura il dettaglio di ogni suo singolo prodotto, sviluppato e interpretato da molteplici prospettive e punti di vista.

Le superfici inedite, le trame dei tessuti e il virtuosismo tecnico dei particolari, se da un lato raccontano la storia e il valore del Made in Italy, dall’altro rivelano l’anima internazionale del brand, impegnato in una incessante ricerca di nuovi talenti, spunti e suggestioni che non conosce confini geografici, ma privilegia affinità, influenze e commistioni creative.

Protagonista indiscusso è il nuovo sistema Floyd di Piero Lissoni, proposto in diverse composizioni a creare ampie aree d’attesa in cui la parola d’ordine è libertà, nel mixare geometrie, materiali e colori ottenendo soluzioni ogni volta uniche, di forte personalità. Domina la ricchezza espressiva sia nella versione a terra componibile, dove le forme imbottite lineari o ellittiche si aprono a ventaglio per accogliere i tavolini, che nella versione Floyd-Hi, rialzata sulla base in metallo in misure fisse, accompagnate dagli omonimi tavolini, in combinazione armonica con Era Table, Tethys e Grek.

Insieme ai fantasiosi tavolini della Rabbit&The Tortoise Collection è ambientato il nuovo lettino prendisole Sale di David Lopez Quincoces con schienale reclinabile, snello ed elegante, perfetto per il relax in qualsiasi spazio indoor & outdoor.

Esile e scultoreo, Grek Box di Oscar e Gabriele Buratti, un contenitore a giorno disegnato dal rigore di sottili fogli in lamiera d’alluminio; strizzano l’occhio al modernariato, con la loro struttura elegante in tondino d’acciaio, gli sgabelli Nina, disponibili in due altezze e in versione indoor/outdoor.

I nuovi Era Settee ed Easy Chair di David Lopez Quincoces, un gioco di pieni e vuoti con seduta e fascia dello schienale rivestiti in pelle; dall’altra le nuove sedie Rivulet, dei designer Junpei & Iori Tamaki, con struttura essenziale in legno, seduta rivestita in pelle e, ad impreziosirle, un intreccio realizzato a mano in cuoio. Adatto ad entrambi gli ambienti il tavolino Tethys di Gabriele e Oscar Buratti, un progetto insieme essenziale e sofisticato, dove vari elementi sono abbinati in armonia e gli appendiabiti Tonbo, sempre a firma Junpei & Iori Tamaki, un arredo-scultura in grado di personalizzare qualsiasi tipo di ambiente all’insegna della purezza visiva.

Le librerie Aero di Shibuleru, lo studio di design statunitense fondato da Lukas Scherrer: una griglia modulare, dove aerodinamici ripiani in finitura effetto cemento sono sostenuti, come per magia, da montanti verticali fluttuanti finiti grigio canna di fucile. La famiglia Rod, qui rappresentata dal divano Rod System insieme al più classico Rodwood XL, caratterizzato da una preziosa scocca in Stone Oak; li accompagna il divano Dumas di Piero Lissoni, d’ispirazione borghese, che ripropone, rinnovata, una forma che nella memoria rappresenta il comfort per eccellenza dato da forme imbottite generose e vivibili, affiancato dal multifunzionale tavolino Imago del designer norvegese Mikael Pedersen, con seduta rivestita in morbida pelle. Al centro di questa area living protagonista è Grek, tavolino dallo sguardo maschile e dall’estetica fortemente industriale. Sullo sfondo le consolle Inari di Mist-o, equilibrio di pieni e di vuoti all’insegna della simmetria perfetta e lo specchio in metallo bronzato Galileo di Mario Ferrarini, una sorta di pendolo pronto ad oscillare per riflettere il mondo nelle sue molteplici sfaccettature.

Al centro l’ampia composizione Extrasoft sfoggia il nuovo rivestimento in cuoietto, finitura tattile fatta di memoria e di valori artigianali, accompagnata dal nuovo satellite Tethys, perfetto anche come tavolino free-standing fianco divano. La circondano ai lati le poltrone Frog di Piero Lissoni dalla posa non convenzionale e disinvolta e il nuovo daybed Clivio, di Keiji Takeuchi, in cui la poetica del minimalismo dà vita ad un arredo che perde la sua tridimensionalità nella ricerca della leggerezza estrema, insieme ai nuovi tavolini Kiwi del medesimo designer giapponese che raccontano la poeticità delle piccole cose.

Conclude il percorso la zona notte, dove si affiancano al letto Rod Bed di Piero Lissoni con testata arricchita da trapuntatura e dai bottoni a vista, la panca Track di David Lopez Quincoces, il comodino cilindrico Moon di Mist-o e il nuovo comodino Era con gambe metalliche bicolori, top materico in legno e fronte e fianchi brillantemente laccati.

Creano un’area votata alla cura di sé gli scrittoi/vanity Pebble dello Studio Lanzavecchia + Wai ispirati alla materialità e alla forma organica delle pietre, che stupiscono per i dettagli sofisticati, come lo specchio irregolare e il rivestimento del piano d’appoggio in pelle.

Per indugiare nel relax sono pensate infine le sedie a dondolo Flow di Shibuleru in morbida pelle con poggiatesta integrato, abbinate ai tavolini Era Table e protette dal paravento Ceiba Screen di Luis Arrivillaga: pannelli in tessuto che risultano appesi ad un sistema di cornici in legno.