Marni ha presentato la collezione Resort 2019 la cui ispirazione è giocare con una gentile sovversione. Guardare la realtà attraverso un filtro, alla ricerca di bellezza estrema. Decadenza e romanticismo come strumenti per creare regole ribelli.

Il fascino irresistibile dell’eleganza che trascende i canoni classici, esaltandoli. Lo spirito ludico e inesorabile della decostruzione. L’emozione di pastelli morbidi e delicati. Un’armonia compulsiva.

Allontanarsi dai codici tradizionali, alla ricerca di nuove proporzioni. Gli archetipi vengono distorti, delicatamente: ingigantiti, fatti a fette, drappeggiati, messi insieme.

Il vestito languido, il cappotto bon ton, la giacca aggraziata e la gonna voluminosa, il cardigan piccolo, il perfecto, la vestaglia e la polo: elementi che appartengono alla memoria collettiva, portati su un terreno sconosciuto.

Forme ballon dilatate. Pieghe affilate e patch grafici. Paillettes giganti che disegnano bordi o scintillano su intere superfici.

Libertà intesa come mix ‘n match come cut’ n paste, di forme, materiali e motivi. Il languido dialoga con il pragmatico e il sofisticato con il tecnico. Seta, nylon, pelle di struzzo, mikado, denim, crêpe de chine.

Un armonioso scontro di quadri, pied de poule, fiori astratti, righe e fotoprint. Il geometrico e il morbido che si mescolano e incrociano.

Scontri tra epoche per definire il momento. Décolleté aggraziate con punte metalliche. Nastri a contrasto e colori sovversivi. Borse morbide, arrotondare, in tonalità pastello o sature e intarsi geometrici. Gentilezza ed eleganza come culmine della ribellione.