Pedrali a Maison&Objet 2024 esplora l’armonia tra natura e design contemporaneo. Lo stand #PedraliBacktoNature, concepito dallo studio milanese DWA Design Studio, è un viaggio nell’innovazione e vuole anche sottolineare l’importanza della sostenibilità e del riutilizzo nei materiali. Con pezzi come Guinea, Toa, Anemos, e molti altri, Pedrali crea arredi che non solo sono belli ed eleganti, ma che si integrano perfettamente sia in ambienti interni che esterni, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per il futuro del design.

Pedrali ha partecipato a Maison&Objet 2024 a Parigi esplorando il rapporto tra l’uomo e la natura nella progettazione del futuro, promuovendo reinterpretazioni tecnologiche e sostenibili degli spazi, combinando l’originaria expertise nell’outdoor con la versatilità dell’indoor. #PedraliBacktoNature rappresenta quindi un ritorno alle origini di Pedrali, con un allestimento fluido che fonde interno ed esterno in un continuum armonico. L’ambiente proposto vede la natura diventare così un elemento architettonico integrato negli interni, e viceversa.

Le collezioni sono mostrate attraverso un allestimento che si configura come uno spazio geometrico, in cui ogni stanza è caratterizzata dalla propria volumetria ed è definito dai toni naturali della terra come il beige e il sabbia, una palette neutra che consente di porre in risalto i prodotti, presentati in tonalità più intense e decise.

Al fine di perseguire la filosofia sostenibile che da sempre guida l’azienda, sono stati riutilizzati alcuni componenti architettonici che hanno caratterizzato lo stand dell’ultima edizione del Salone del Mobile di Milano. In un’ottica di impegno ambientale, sono stati selezionati, inoltre, materiali grezzi che permettono allo stand di essere smontato e riutilizzato, o smaltito in maniera corretta
differenziando le diverse parti.

A impreziosire l’allestimento, elementi decorativi appartenenti alla collezione “Unico” realizzati da DWA Design Studio che dopo aver osservato lo scarto di lavorazione che si ottiene durante lo stampaggio delle sedie Pedrali, ha avuto l’intuizione di riconoscere il potenziale della materia avanzata dando vita, attraverso una lavorazione combinata in cui il riutilizzo si unisce all’artigianalità, a pezzi sempre diversi e dal valore unico.

Gli allestimenti e la collezione

La prima ambientazione vede protagonista Guinea, di CMP Design, poltrona per outdoor, la cui struttura in alluminio è abbinata ad una seduta realizzata in rete tessile impermeabile sulla quale appoggia un soffice cuscino removibile. La versione con schienale in rete tessile impermeabile ricorda le tradizionali sedie da regista, esaltandone la trasparenza e la leggerezza.

Tratto distintivo sono i braccioli realizzati in teak, un legno resistente e tropicale che i designer hanno voluto preservare attraverso un utilizzo ponderato, certificato FSC C114358 e trattato con olio all’acqua. I braccioli, la seduta e lo schienale di Guinea sono assemblati meccanicamente, consentendo un agile disassemblaggio al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti. All’interno di questo spazio, trova la sua naturale collocazione anche Guinea nella versione con schienale in doghe di alluminio, rivestito in tessuto dalla tonalità turchese.

Le poltrone sono collocate intorno al tavolo Toa, disegnato da Robin Rizzini, che unisce con equilibrio il linguaggio tecnico-industriale a quello decorativo. Leggero ed essenziale, è caratterizzato da una robusta struttura in pressofusione di alluminio. Elemento caratterizzante sono le gambe a ponte dalla forma affusolata realizzate in pressofusione di alluminio che, più sottili alla base, si allargano verso l’alto confluendo sotto al ripiano in un elemento a “T”.

Il tavolo Anemos disegnato da Pio & Tito Toso è protagonista del secondo ambiente che rappresenta, idealmente, un patio esterno: uno spazio ibrido che enfatizza il concetto della permeabilità degli spazi outdoor e indoor. Anemos è un tavolo caratterizzato da forme semplici e architettoniche. Il suo tratto distintivo è la base, formata da due gusci di cemento separati tra loro e fissati al ripiano che, come una membrana strutturale, si liberano dal loro immaginario di peso e grazie ad una doppia curvatura assumono una forma flessibile e sinuosa.

Il risultato è un tavolo che sembra scolpito dal vento, otticamente leggero ma allo stesso tempo stabile e solido. La superficie opaca e leggermente ombreggiata del cemento, in questa occasione presentata nel color argilla, esalta la matericità della base. A incorniciare Anemos, le poltroncine Babila Twist di Odo Fioravanti, realizzate in acciaio e caratterizzate da una seduta ampia e accogliente, ricoperte da un intreccio realizzato con una corda piatta di polipropilene, resistente agli agenti atmosferici.

Il tratto distintivo di Babila Twist è la combinazione tra la scocca intrecciata e il telaio in tubo d’acciaio provvisto di doghe per la seduta, uniti
attraverso viti che consentono un agile disassemblaggio al fine del riciclo e della sostituzione dei componenti. Sulla seduta di Babila Twist appoggia un confortevole cuscino in poliuretano espanso drenante, capace di asciugare velocemente, rivestito con un tessuto per esterno.

La terza ambientazione mette in scena Lamorisse wood di CMP Design, la cui caratteristica principale è il contrasto tra la struttura portante, dalla forma sobria, ed il cuscino ricco e accogliente. La struttura, caratterizzata da un bracciolo a sezione rotonda in frassino curvato al vapore nel quale si innestano le gambe, accoglie infatti un morbidissimo cuscino generoso e avvolgente.

Una sottile struttura metallica sostiene la seduta mentre la presenza di cinghie elastiche e lo schiumato poliuretanico indeformabile garantiscono un elevato livello di comfort. Lo schienale, morbido e avvolgente, è sfoderabile e unito alla seduta attraverso una zip. Una fascetta in cuoio fissa lo schienale alla struttura. Lamorisse Wood è realizzata con legno 100% certificato FSC C114358 e verniciata all’acqua con vernici di origine vegetale.

Al centro della scena, con ripiano in fenix color terracotta, Frank di Robin Rizzini, tavolo ispirato da forme architettoniche e materiali industriali. Linee razionali e curve insieme contribuiscono a trasmettere un’immagine di leggerezza e contemporaneità al tempo stesso. La struttura su cui appoggia il ripiano è composta da due basi realizzate in pressofusione di alluminio dallo spessore variabile leggermente
curvate.

L’elegante e maestosa presenza di dieci lampade a sospensione Isotta di Basaglia Rota Nodari, poste sopra il tavolo, valorizza l’ambientazione. A completare i tre set, le lampade wireless Giravolta, nella nuova versione touch con tre diverse intensità di luce, di Basaglia Rota Nodari e il portavasi Hevea, nella versione speciale a tutta altezza, di Victoria Azadinho Bocconi, complemento d’arredo versatile che permette di portare la natura all’interno di ambienti indoor.

Infine due zone lounge, una ispirata a un salotto en plein air l’altra a un confortevole contesto indoor, con protagonisti Reva Cocoon, di Patrick Jouin, un sistema di sedute lounge per esterno: divani con struttura in alluminio composti da elementi lineari, ad angolo e chaise longue, con importanti schienali in acciaio inox ricoperti da un intreccio realizzato con una corda in polipropilene resistente agli agenti atmosferici, definisce la prima ambientazione.

L’atmosfera rilassante è accentuata anche dal comfort di Panarea lounge, di CMP Design, nata con l’obiettivo di richiamare un paesaggio costiero mediterraneo, riportando alla mente i colori e la brezza rinfrescante di una serata all’aria aperta in una terrazza affacciata sul mare. Non mancano poi i tavolini Buddy di Busetti Garuti Redaelli che, grazie al loro carattere amichevole e versatile, possono essere collocati in qualsiasi ambiente completandone l’arredo.

La seconda zona lounge vede protagonista Jeff, il sistema di divani modulare e componibile di Patrick Norguet. Jeff è progettato come un insieme di piccole architetture che, sapientemente combinate tra loro, danno vita a molteplici scenari. Il suo elemento caratterizzante è l’armonia dei volumi: forme squadrate sono abbinate a curve delicate capaci di ammorbidire e donare equilibrio all’insieme.

Comfort assoluto, morbidezza e sensualità sono sintetizzati nella poltrona Ila di Patrick Jouin, la cui silhouette esprime un’accoglienza straordinariamente generosa grazie al ricorso a linee curve e flessibili. Troviamo anche i tavolini monoblocco Caementum, disegnati da Marco Merendi & Diego Vencato, realizzati in cemento colorato in massa con ossidi naturali che garantiscono un aspetto inalterabile nel tempo.

Spazio anche a Hevea Partition, complemento d’arredo disegnato da Victoria Azadinho Bocconi, sistema portavasi a tre colonne che permette di comporre layout e pareti verdi portando la natura all’interno di ambienti indoor. Ad impreziosire la scena anche la poltrona Narì di Andrea Pedrali, con struttura e incordatura nel color miele e cuscini gialli a contrasto, che richiama alcuni degli elementi delle prime sedie da giardino realizzate in ferro battuto presenti nella collezione Pedrali degli anni Sessanta, reinterpretandoli in chiave contemporanea.

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credit image by Press Office – photo by Pedrali