Terrazza Biennale by Campari Venezia 2023 – Moroso è tra i protagonisti dell’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’azienda friulana rinnova la partnership tecnica con la prestigiosa manifestazione e porta nel dehors della Terrazza Biennale by Campari del Lido di Venezia la collezione M’Afrique, frutto dell’incontro di design, vocazione artistica ed eccellenza artigiana che rappresenta la cifra distintiva di Moroso.

Collocata a pochi passi dal red carpet e affidata alla cura dello chef Tino Vettorello e di Tino Eventi, la Terrazza Biennale by Campari è lo spazio degli eventi e dei party più esclusivi collegati alla rassegna, popolato ogni anno da addetti ai lavori e star internazionali, il luogo dove il cinema celebra i suoi protagonisti in un contesto di raffinata bellezza.

M’Afrique è la collezione outdoor di Moroso nata nel 2009 e accresciuta nel tempo con il contributo di alcuni tra i più grandi designer internazionali, realizzata interamente a mano nell’Atelier M’Afrique, a Dakar, in Senegal.

Shadowy, disegnata da Tord Boontje, è la poltrona ispirata alle sedute da spiaggia degli anni Venti tipiche del Nord Europa, rivisitata dal designer olandese in una chiave contemporanea che esalta le antiche manifatture africane. Lo schienale alto, i braccioli e la seduta che terminano con linee curve conferiscono alla poltrona l’aspetto di un trono moderno, frutto dell’incontro di culture e ispirazioni lontanissime tra di loro.

Modou è la famiglia di quattro sedute firmate da Ron Arad che prendono il nome del fabbro di Dakar con cui l’artista e designer israeliano ha lavorato per realizzare queste creazioni ispirate al dinamismo di un bolide futurista. Le speciali curvature di Modou nascono dall’incontro di due figure profondamente diverse. Modou realizza il prototipo di partenza, Arad prende per mano una tradizione artigiana remota e la porta nel mercato internazionale, sciogliendo in una sintesi contemporanea concetti lontanissimi, quasi opposti.

Husk è la famiglia di sedute pensata da Marc Thorpe come un omaggio alle forme organiche del guscio delle foglie di mais tipiche del paesaggio del Nord Italia e, in particolare, dei dintorni di Udine. Con Husk, Thorpe trasforma un’architettura naturalmente complessa in una creazione di uso quotidiano, raffinata e funzionale.

Banjooli, disegnata da Sebastian Herkner, è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. La famiglia di arredi è composta da poltroncine, sedie e tavolini.

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