Vivienne Westwood autunno inverno 2023: un viaggio tra culture e stili
Vivienne Westwood autunno inverno 2023 – Prosegue il viaggio di Vivienne Westwood per la prossima stagione autunno inverno 2023 2024 alla scoperta del mondo degli interni, esplorando gli spazi che ci circondano e che ci fanno sentire a casa. Tuttavia, il passato sembra essere sempre presente, creando una sorta di nostalgia per i tempi passati.
La nuova collezione è ispirata ai nomadi che viaggiano senza meta, raccogliendo oggetti e materiali lungo il percorso. Il risultato è una miscela di ere, stili e culture che si fondono insieme in modo armonioso.
I tessuti utilizzati sono un mix di texture, stampe e ideali: l’eco-pelliccia e la pelle sintetica si mescolano con la stampa Meaningless, mentre i pezzi sartoriali richiamano lo stile della vecchia Hollywood e le camicie del XVII secolo. I motivi floreali e i jacquard si sposano con abiti soffici in velluto, pizzo e animalier.
Il tartan dai toni terrosi si abbina a fantasie a quadri e borse patchwork fatte a mano in Kenya, mentre le scarpe platform Madras Tartan & Vivienne Clompers sembrano provenire da guardaroba diversi, raccolti in vari continenti.
Il denim è strappato e cut-out, mentre il velluto sembra essere stato cucito insieme ad avanzi di tessuto fantasia, come se i capi fossero stati riparati. La stampa Brushstroke, che sembra dipinta a mano, viene riproposta sia sui completi sartoriali che sugli abiti in denim organico. La maglieria è decorata con serigrafie e tinture vegetali a mano.
La collezione combina elementi di differenti ere e culture, creando una prospettiva universale e un’esperienza unica per chi la indossa.
“We shot the collection in Peter Jones- it was our favourite shop. It’s a store for everyone.
You can find everything you need. It’s an English institution.
We also shot at Sadie Coles’ gallery in Mayfair, she’s a friend and we were allowed to shoot with the art, Jonathan Lyndon Chase – great paintings & great sculptures. Then all around town – Carnaby Street, Soho. It’s a mix of London, Londoners.”
Andreas Kronthaler