Come i cavalli delle giostre, le mitiche merry-go-round vittoriane, Giulia Marani, facendo tesoro dell’eredità e dell’insegnamento di suo padre, lo stilista Angelo Marani, galoppa all’interno degli archivi dell’azienda reinterpretando e rivisitando i “cavalli di battaglia” del brand: la maglieria, il jeans, il maculato.

La maglieria dai filati pregiati, cento per cento cashmere e cammello garzato con elementi di decoro pop applicati a mano, come le maxi-stelle con le frange, i cavalli con gli strass e le macro-paillettes. Un esempio su tutti la maglia di cashmere dal taglio lineare con il muso del leopardo intarsiato gigante sul davanti, tempestato da macro paillettes nere ricamate a mano e strass che delineano il maculato.

Il jeans è una rilettura del modello anni novanta: il taglio è modificato per creare un effetto più sensuale, ma la vita rimane alta. Sul tessuto stretch dai toni rosso, grigio, arancione, iconicamente compare la macchia della lince; la stampa è ottenuta con la tecnica tradizionale della foularderia per ottenere un effetto sfumato.

Il maculato, nella nuova collezione autunno inverno 2018 2019, non è più solo una stampa bensì un focus importante. Le linee che tracciano la macchia diventano elementi geometrici astratti – gonfiate ed estese o ripetute ritmicamente come se trotterellassero sul capo impreziosite di macro-paillettes nere ricamate a mano. La macchia di lince sul velluto o sul jeans, invece, si trasforma in una texture e, nei colori pop del bomber, della camicia o del jeans délavé, infonde un’atmosfera metropolitana e glam.

Leitmotiv della collezione è il velluto stampato, lo ritroviamo nei foulard applicati sulle gonne, nei sofisticati abiti a manica lunga; e sui piumini super imbottiti che non sono più di tessuto tecnico, ma di velluto. Originale reinterpretazione contemporanea del classico, la pelliccia unita al piumino con pelli e maculati differenti.