Per la collezione autunno inverno 2019 2020, Arthur Arbesser sceglie di concentrarsi su qualcosa di intimo. Il punto di partenza è infatti l’ambiente che il designer considera più vicino e familiare: il suo studio.

Il processo creativo intrapreso per questa collezione parte proprio dalla considerazione dell’atelier come primo territorio di ricerca. Un viaggio personale che vuole recuperare le esperienze archiviate e riversarle nel presente.

Se l’interno dello studio è trattato come uno spazio di riflessione, il suo esterno permette il dialogo con la
città di Milano, la sua gente, la sua storia. Progettato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni alla fine degli anni quaranta, il palazzo in cui si trova l’atelier si affaccia su una delle piazze più antiche e conosciute di Milano, Sant’Ambrogio.

L’aria borghese che ancora si respira nella zona contribuisce a fissarne l’immaginario, che trattiene il sapore della vecchia Milano. Questa atmosfera, che si ritrova anche nell’utilizzo di alcuni materiali come il classico
Casentino o il Loden austriaco
, è sfidata dalla palette colore, la firma distintiva del design di Arbesser sin dagli esordi, attraverso l’utilizzo di toni pieni, saturi e avvolgenti.

Le nuance si muovono tra il bianco, il panna e il marrone deciso, seguiti da lilla, ori e rossi corposi. Il colore ha infatti sempre giocato un ruolo fondamentale nell’immaginario del designer austriaco, ridisegnando e ampliando lo spettro di scelte e accostamenti per il guardaroba femminile, con campiture generose e grandi riempimenti, proponendo completi e total look monocolore.

Melograni e litchee recuperano una stampa d’archivio, ora virata in colori nuovi, e riprodotta su tessuti fluidi e cotoni lisci; oppure in complessi jacquard, realizzati in collaborazione con il marchio tessile viennese Backhausen.

La precisione dell’architettura invece riecheggia nelle stampe, che si articolano in griglie che ricordano gli intrecci di abaco e quadri multicolore, ormai una cifra stilistica del brand.

Gli orecchini, creati per la terza stagione dalla designer Nathalie Jean, riprendono il tema dell’abaco, che si ritrova poi sulle popeline e sui jersey della collezione.

Le calzature riconfermano la consolidata collaborazione di Arthur Arbesser con l’azienda toscana di Fabio Rusconi.