Ballor: il ritorno di un mito tra distillati e cocktail d’autore

Lo storico marchio Ballor rinasce grazie alla famiglia Bonollo con un Gin e un Vermouth di grande raffinatezza. Il primo sprigiona una freschezza mediterranea e balsamica, il secondo racconta le spezie e le erbe padane. Insieme danno vita al cocktail “Giardino Segreto”, da accompagnare a crudi di mare, formaggi erborinati e alla cucina asiatica. Un connubio tra passato e presente, pronto a conquistare bartender e appassionati.

Una storia che rinasce

Oltre 160 anni di storia, premi e riconoscimenti: il marchio Ballor, nato a metà Ottocento e divenuto simbolo della grande tradizione liquoristica italiana, torna oggi protagonista grazie alla famiglia Bonollo. I maestri distillatori padovani, custodi di un patrimonio tecnico e culturale raro, hanno scelto di reinterpretare l’eredità Ballor con un approccio moderno e raffinato.

L’obiettivo non è soltanto ridare voce a un passato glorioso, ma renderlo attuale attraverso prodotti capaci di sedurre i palati più attenti. Gin e Vermouth diventano così ambasciatori di un percorso che intreccia rigore tecnico, rispetto della tradizione e apertura verso la creatività della mixology contemporanea.

Ballor Gin: freschezza mediterranea in un calice

Il Gin Ballor nasce da un processo che riflette la cura quasi maniacale per le materie prime.

  • Ginepro italiano proveniente da diverse regioni, che porta con sé sfumature aromatiche differenti grazie ai microclimi d’origine.
  • Macerazione statica, con tempi attentamente calibrati per estrarre solo le componenti più pure e balsamiche.
  • Distillazione in alambicco, che concentra e amplifica le caratteristiche più eleganti dell’infuso.

Il risultato è un gin che conquista per il suo profilo vivace e luminoso: i sentori agrumati di pompelmo rosa, arancia dolce di Sicilia e bergamotto di Calabria si intrecciano con la freschezza erbacea di timo e basilico, mentre le note balsamiche di menta piemontese e cardamomo aggiungono profondità. Il ginepro, anima del distillato, rimane saldo sullo sfondo, conferendo quel carattere tipico che lo rende immediatamente riconoscibile.

Un gin di questo calibro è ideale per un Gin Tonic agrumato, ma si presta soprattutto a diventare protagonista in cocktail sartoriali che richiedono pulizia, complessità e freschezza.

Ballor Vermouth: un viaggio nelle erbe padane

Accanto al gin, il Vermouth Ballor riporta alla ribalta una ricetta storica che fonde oltre 30 botaniche, frutto di una selezione e lavorazione minuziosa:

  • le erbe vengono raccolte nel momento balsamico ideale, quando i tricomi delle foglie custodiscono la massima concentrazione aromatica;
  • segue un’essiccazione all’aria, per garantire qualità e purezza;
  • la macinazione è autonoma e calibrata sulla giusta grana, così da permettere un’estrazione ottimale;
  • la macerazione statica a freddo, che dura circa un mese, consente di rispettare la delicatezza delle componenti aromatiche.

Ne nasce un vermouth intenso e stratificato, dove spiccano note di chiodi di garofano, cannella e spezie calde, affiancate da sentori fruttati di dattero e arancia candita. Sul finale emergono piacevoli richiami marsalati, a testimonianza della grande struttura del vino di base.

Un vermouth che, se da un lato richiama la tradizione piemontese ottocentesca di Paul Ballor, dall’altro parla al consumatore moderno: ottimo liscio, su ghiaccio o come base per aperitivi di classe.

Il cocktail “Giardino Segreto”

L’incontro tra Gin e Vermouth Ballor prende vita in un cocktail che ne esalta la doppia anima: il “Giardino Segreto”.

Ricetta:

  • 4 cl Vermouth Ballor
  • 4 cl Gin Ballor
  • 2 cl Succo di mezzo lime
  • Decorazione: scorza di lime
  • Bicchiere: tumbler, ghiaccio abbondante

Un drink essenziale, che gioca sull’equilibrio tra le note agrumate e balsamiche del gin e la profondità speziata del vermouth. Il lime aggiunge un tocco vibrante, che amplifica la freschezza e regala verticalità al sorso.

Food pairing: l’arte dell’abbinamento

Un cocktail di questa complessità non si limita ad accompagnare: dialoga con il cibo.

  • Crudités di mare: carpaccio di ricciola con lime e pepe rosa, ostriche fresche con gocce di bergamotto. L’elemento salino del pesce crudo trova armonia con l’agrume e il ginepro.
  • Cucina vegetale: tempura di verdure estive, zucchine e melanzane croccanti con salsa di yogurt ed erbe. Il fritto leggero incontra la freschezza del gin, mentre le note aromatiche del vermouth si legano allo yogurt.
  • Formaggi erborinati: un gorgonzola dolce o un bleu di capra accompagnati da miele agli agrumi. La sapidità del formaggio trova un contrappunto nelle spezie del vermouth e nella vivacità del lime.
  • Cucina asiatica: ravioli al vapore con ripieno di gambero e zenzero, oppure tataki di tonno con sesamo tostato. Le sfumature speziate di chiodo di garofano e cannella si sposano magnificamente con le note tostate del sesamo.

Il “Giardino Segreto” diventa così un compagno ideale per cene raffinate, ma anche per aperitivi che vogliono lasciare il segno.

credit image by Press Office – photo by Ballor

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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