La campagna primavera estate 2024 di Bally, diretta da Simone Bellotti e immortalata dall’obiettivo di Alasdair McLellan, esplora il tema del dualismo, mescolando il rigore classico con il lusso discreto.

Bally campagna primavera estate 2024: il video

Bally svela la sua nuova campagna per la prossima stagione, immaginata dal nuovo direttore creativo Simone Bellotti, e firmata dagli scatti fotografici di Alasdair McLellan.

Immersa nell’atmosfera senza tempo di una storica villa milanese, la collezione primavera estate 2024 di Bally emerge come un simbolo di armonia tra il patrimonio architettonico e la sperimentazione stilistica. Bellotti, nella sua prima collezione come direttore creativo, gioca sapientemente con il dualismo, intrecciando l’eleganza classica a elementi sorprendentemente audaci. Questa fusione genera un dialogo visivo che celebra sia il rispetto delle tradizioni che l’impulso verso l’innovazione.

La campagna illustra un impegno profondo nella ricerca dell’eccellenza, con un focus particolare sulla maestria conciaria. La raffinatezza artigianale si manifesta in pezzi iconici quali le scarpe Scribe e Glendale, realizzate a mano con cura meticolosa, e si estende ai dettagli minuziosi dei mocassini Plume e delle borse di punta della stagione, come Belle e Ollam.

L’intimità e la spontaneità si intrecciano nelle immagini, raccontando i valori fondamentali di Bally: un legame indissolubile con l’artigianato, un impegno verso l’innovazione e una dedizione all’eccellenza. La collezione è ricca di capi essenziali e accessori minimalisti che si trasformano in espressioni di un lusso sobrio, ma profondamente significativo.

Il team della campagna di Bally comprende oltre a Bellotti e McLellan, il direttore artistico Christopher Simmonds, la curatrice Charlotte Collet, e gli esperti di bellezza Anthony Turner per le acconciature e Lucia Pica per il make-up. Il casting, curato da Ben Grimes, presenta un ensemble di talenti come Claudia Ferrier, Lottie Morris, Maria Ermakova, Nazarit Machin, Will Woodward, Josef Ptacek e Gideon Adeniyi.

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credit image by Press Office – photo by Bally