Balmain campagna autunno inverno 2025: Olivier Rousteing firma un inno alla femminilità contemporanea
Balmain presenta la campagna autunno inverno 2025, diretta da Olivier Rousteing e fotografata da Juergen Teller. Ambientata a Lapérouse, istituzione parigina intrisa di storia, la campagna celebra una femminilità audace e sofisticata. Tra cashmere, pelle, armature sartoriali e abiti tridimensionali in resina, ogni look racconta il dialogo tra forza e vulnerabilità. Protagonista, la Anthem Bag in burgundy, simbolo del legame tra moda e cultura.
Con la campagna autunno inverno 2025, Balmain apre le porte a un racconto che intreccia tradizione e avanguardia. Sotto la direzione creativa di Olivier Rousteing e l’obiettivo di Juergen Teller, il marchio francese mette in scena un’ode potente alla femminilità, alla forza interiore e a un’eleganza che non conosce tempo.
Una cornice intrisa di storia: Lapérouse
La campagna prende vita tra le mura di Lapérouse, istituzione parigina che da secoli accoglie artisti, intellettuali e visionari. Non è un caso che Rousteing abbia scelto proprio questo luogo: un ambiente che custodisce memorie, passioni e segreti, oggi reinterpretato come teatro di una moda che si nutre della storia per proiettarsi nel futuro.
Le immagini restituiscono un’atmosfera sospesa, in cui gli echi degli anni ’50 e ’60 si fondono con le linee decise degli anni ’80, filtrati da un linguaggio attuale e tagliente. È il segno distintivo di Rousteing: saper trasformare la nostalgia in forza contemporanea.
La donna Balmain: audacia e grazia
La protagonista della collezione è una femminilità che incarna una dualità consapevole: avvolta in strati che proteggono ma che, al tempo stesso, rivelano una sensualità vibrante.
- Cashmere e mohair ammorbidiscono il corpo con un calore intimo.
- Pelle e strutture ispirate all’armatura introducono rigore e potere.
È un equilibrio in cui vulnerabilità e forza convivono, raccontando una femminilità che non teme di mostrarsi in tutte le sue sfumature.
L’Anthem Bag: un’icona rinata
Al cuore della collezione troviamo la nuova interpretazione della Anthem Bag, proposta in un burgundy profondo. Non è soltanto un accessorio: è un simbolo che intreccia moda, musica e cultura.
Nata come manifesto della connessione di Balmain con i linguaggi contemporanei, la borsa si rinnova con una silhouette intensa, pensata per accompagnare la donna in ogni momento della giornata. Accanto ad essa, gli stivali scultorei oscillano tra precisione sartoriale e drappeggi fluidi, rafforzando la narrazione di un corpo che si muove con intenzione e libertà.
Un lavoro artigianale di avanguardia
La collezione dimostra come artigianalità e ricerca possano convivere senza fratture. Tra i pezzi più sorprendenti, i dresses effetto coccodrillo tridimensionale, diventano sculture da indossare. Sono opere che raccontano evoluzione e auto-scoperta, valori che Rousteing ha sempre posto al centro della sua estetica. Ogni capo diventa un viaggio interiore tradotto in materia.
Un manifesto di modernità parigina
Il risultato è un insieme compatto e seducente, dove l’eleganza francese incontra la spregiudicatezza del presente. Balmain non si limita a custodire il proprio archivio: lo trasforma in materia viva, pronta a dialogare con le nuove generazioni. Questa campagna invita ogni donna a scrivere la propria storia, con la stessa audacia che guida la maison da sempre.
Le parole dietro le immagini
Lo sguardo intimo e magnetico di Juergen Teller amplifica questa visione. Le sue fotografie non sono mai neutre: catturano la pelle, i dettagli, la luce che trasforma un tessuto in emozione. Accanto a lui, il contributo creativo di Dovile Drizyte e la direzione artistica di Ezra Petronio e Lana Petrusevych.
Le immagini diventano così un invito: entrare in un mondo in cui l’audacia non cancella la raffinatezza, ma la amplifica. Dove l’heritage diventa punto di partenza, non di arrivo. La donna Balmain non chiede autorizzazioni: vive con intensità, definisce sé stessa, e nel farlo diventa specchio della contemporaneità.
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