“Furiosa: A Mad Max Saga” è l’espansione dell’universo di “Mad Max”, e si focalizza sulle origini del personaggio di Furiosa in un racconto di sopravvivenza e redenzione. Diretto da George Miller e con protagonisti Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth, il film viene presentato in anteprima al 77 Festival del Cinema di Cannes 2024. Il film esce nelle sale italiane il prossimo 23 Maggio 2024.

Furiosa A Mad Max Saga: il trailer ufficiale

“Furiosa: A Mad Max Saga” segna l’atteso ritorno nel mondo distopico di “Mad Max”, un universo che ha catturato l’immaginazione degli spettatori per più di quattro decenni. Questa nuova avventura, diretta dal visionario George Miller, promette di rivoluzionare nuovamente il cinema d’azione con una storia completamente originale e indipendente che si concentra sulle origini del personaggio di Furiosa, introdotto nel successo globale “Mad Max: Fury Road“.

La trama di “Furiosa: A Mad Max Saga” si sviluppa intorno alla giovane Furiosa, interpretata da Anya Taylor-Joy, che viene strappata dal suo luogo natale e catturata da una grande orda di motociclisti guidata dal temibile Signore della Guerra Dementus. Il film segue il suo viaggio attraverso le Terre Desolate, dove si imbatte nella Cittadella dominata da Immortan Joe. In un mondo al collasso, i due tiranni si contendono il dominio, mentre Furiosa lotta per sopravvivere e trovare la strada per tornare a casa.

Accanto a Anya Taylor-Joy, il cast include Chris Hemsworth, insieme a Tom Burke e Alyla Browne. George Miller, insieme al co-sceneggiatore Nico Lathouris e a un team creativo di collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Simon Duggan e il compositore Tom Holkenborg, ha lavorato per creare un’esperienza cinematografica immersiva. Il film beneficia anche dell’expertise di professionisti del calibro di Colin Gibson alla scenografia e Jenny Beavan ai costumi, entrambi già premiati con l’Oscar per il loro lavoro in “Mad Max: Fury Road”.

Chiacchierando con Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth

Furiosa A Mad Max Saga Anya Taylor-Joy

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Come sei diventata Furiosa?

Anya Taylor-Joy: “Penso che si debba fare proprio il personaggio; siamo tutti così individuali. Penso che si possa rimanere fedeli ai principi fondamentali di un personaggio, ma mi sono sentita davvero fortunata dal momento in cui ho letto la sceneggiatura… mi è capitato solo per tre personaggi in precedenza. Il primo è stato il mio primo film in assoluto, “The Witch”, e solo alla fine del film mi sono resa conto che i personaggi erano reali per me, quindi non sapevo che stavo facendo quel viaggio con Thomasin. Per Beth in “La Regina degli scacchi”, sapevo benissimo che quella era una storia che avrei potuto raccontare, perché mi sentivo leggermente più avanti e potevo narrarla con il senno di poi. Furiosa, nel momento in cui l’ho letto, ho pensato: “Ok, questa sarà uno di quei personaggi dal quale sarà molto difficile separarsi, ti sentirai come se fossi realmente in queste scene e ti sembrerà reale”. Quindi, non penso davvero di aver avuto molta scelta in termini di abilità artistica nel renderlo mio. Era semplicemente molto reale per me.”

“Ricordo che all’inizio, George e io avevamo lunghe conversazioni che duravano quattro o cinque ore, e un giorno mi ha chiesto di giustificargli la realizzazione del film. “Devi convincermi anche del motivo per cui stiamo facendo questo film.” Io lo vedevo come un racconto di avvertimento. Lo vedevo come la presentazione di un mondo che è incredibilmente divertente ed estremamente bello sotto il profilo artistico che tutti gli altri apportano. Ma la realtà di quell’universo non è poi così lontana dalla nostra, e questo era qualcosa da cui ero molto attratta: in termini di racconto ho trovato legittima l’ossessione di Furiosa di tornare al Luogo Verde. Penso che sia qualcosa che, se le persone non l’hanno già capito, inizieranno a capirlo relativamente presto: proteggere il nostro pianeta. Per quanto riguarda l’aspetto della performance, ho provato tanto amore e ammirazione per Furiosa, ed è così vicina al mio cuore che volevo solo farlo bene. Ero molto presente nella testa di Furiosa e quindi era difficile staccarmi da lei. Spero che questo significhi che qualcosa ha funzionato, perché tutto ciò che mi interessava era raccontare correttamente la storia di questo personaggio.”

Come ti sei preparata per interpretare Furiosa?

Anya Taylor-Joy: “Per il momento non ho ancora la patente di guida, quindi posso fare una bella manovra a 180 gradi, ma non posso parcheggiare in parallelo o andare in autostrada. Il mio approccio alla guida è stato molto diverso da quello della maggior parte delle persone. Ero davvero entusiasta della natura fisica di questo lavoro. Volevo fare tutto ciò che mi era consentito, e George mi ha supportato, quindi ho cominciato a prepararmi un anno prima di iniziare le riprese del film, insieme alla mia straordinaria controfigura, Hayley Wright. Abbiamo seguito esattamente la stessa formazione. Non sono mai stata molto brava ad andare in bicicletta, quindi salire improvvisamente su una moto è stato un po’ un trauma. Sono stata fortunata ad aver imparato dal meglio del meglio: avevo una incredibile comunità di stuntman che gentilmente mi hanno dedicato il loro tempo. Ho imparato a guidare una moto, passando da una 150 a una 450, per poi mettermi al volante con disinvoltura, perché gran parte del lavoro era colpire i bersagli. Inoltre mi sono allenta fisicamente. La cosa pazzesca è che nell’anno precedente al film mi sono allenata più di quanto sia riuscita a fare durante la realizzazione del film. Eppure ero più forte di quanto non fossi mai stata, perché lanciarsi in un War Rig richiede il lavoro di tutti i muscoli del corpo. Il mio allenamento è diventato andare al lavoro e girare le scene, e in quel periodo mi sono sentita piuttosto orgogliosa della mia forza.”

Come si evoluta Furiosa?

Anya Taylor-Joy: “In tutte le mie conversazioni iniziali con George, c’erano un paio di frasi chiave che continuavano a risuonare. Una era “La sopravvivenza in extremis rivela la vera essenza della persona”, e questa è stata la nostra luce guida. Si scopre la vera essenza di ciascuno di questi personaggi… perché la sopravvivenza in situazioni estreme la rivelerà. L’altra frase era “A Furiosa deve bastare una sola volta per imparare qualcosa”. Impara la lezione, perché se non lo fai, la Terra Desolata non è molto indulgente: non hai un’altra possibilità. È altamente abile, incredibilmente attenta e trova il modo di rendersi utile, il che le offre un’opportunità più avanti, quando si rende conto rapidamente della gerarchia della Cittadella. Capisce che il posto migliore per lei è stare vicino a queste macchine incredibili, come la Blindocisterna. George voleva che imparassi la meccanica e il funzionamento di queste macchine, e continuo a dire che ogni volta che vedo la Blindocisterna, conoscendo le cose che ho imparato, rimango senza fiato.”

“Quando ho preso in mano il personaggio di Furiosa, lei è travestita da ragazzo e aiuta a costruire la Blindocisterna, perché vuole nascondersi dentro come una clandestina. Il suo piano è raccogliere provviste e cercare di attirare meno possibile l’attenzione. Rimane in silenzio, perché la sua voce rivelerebbe il suo sesso; cerca di resistere il più possibile per avere una possibilità quando sarà fuori da lì. Ma credo che in seguito alla lunghissima ed epica sequenza d’azione che George ha chiamato Stowaway to Nowhere, girata in nove mesi, per la prima volta mostra le sue abilità acquisite e questa sua nuova incarnazione. Le è permesso di essere sé stessa. E’ la prima volta che non si nasconde mentre sopravvive. Da quel momento in poi non c’è tempo per nascondersi. Dall’incontro con Praetorian Jack – che la disarma completamente, perché è gentile con lei e le dà un’opportunità, contrariamente a quanto accade nella Terra Desolata– lei poi sale di grado. La si vede diventare un Pretoriano, e credo che in quel momento della sua vita si senta più a suo agio. Ha l’amore profondo e il rispetto di una persona su cui può contare per portare a termine il lavoro. Penso che Praetorian Jack sia l’unica persona di cui si fida tanto quanto di sé stessa. Sa che lui le copre le spalle e si prenderà cura di lei, e che in squadra sono più forti di quanto lei lo sia da sola. Quel momento è interessante, perché c’è una parte di te che vuole che rimanga con lui nella Cittadella. Ma come potrebbe mai dimenticare la sua unica ragione di vita, ovvero tornare al Luogo Verde e realizzare il desiderio di sua madre, quello che era una promessa, un giuramento? Penso che sia un momento interessante per scoprirla come giovane donna, consapevole delle sue capacità e che si sente a suo agio e protetta”.

Furiosa: A Mad Max Saga è un film epico…

Anya Taylor-Joy: “Il modo in cui George dirige tutto in questo film, è un’opera rock. C’è un ritmo, una cadenza che apprezzo molto perché ero una ballerina, quindi spesso anche quando recito seguo un ritmo. Abbiamo presto affrontato il tema dell’azione di questo film, non necessariamente fine a sé stessa, ma come un modo per conoscere i personaggi attraverso una sequenza d’azione. Non avevo mai considerato questo fatto prima, e ora lo reputo incredibile e decisamente vero. Credo che si possa addirittura percepire la crescita dei personaggi nel corso di una sequenza d’azione di 15 minuti. È tutto piuttosto intenso. Questo film va oltre la parola ‘epico’, e in realtà non riesco a trovare un termine adatto per definirlo. Epico nelle dimensioni, epico nell’ambizione, epico nelle emozioni, epico nell’azione. È un film enorme, rivolto a tutti. Penso che vi porteremo in un viaggio folle che alla fine vi farà sentire esausti, ma anche sollevati, perché vi daremo quella catarsi. Spero davvero che le giovani donne arrivino a credere di essere più forti di quanto pensino, di avere più potere e di essere in grado di poter fare molto di più. C’è solo una pressione costante, ma ci si arriva.”

Furiosa A Mad Max Saga Chris Hemsworth

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Com’è stato girare Furiosa: A Mad Max Saga?

Chris Hemsworth: “Fury Road era un’unica grande sequenza di inseguimento – che certamente conteneva carattere, storia e cuore, ma era ambientata sullo sfondo di una fuga – mentre questo film si svolge nell’arco di circa 15 anni. Ci sono più dialoghi, e c’è una sorta di stile shakespeariano nella scrittura di George Miller e Nico Lathouris. Probabilmente ci sono molti più dialoghi di quanti ne abbia mai visti in qualsiasi film di Mad Max. Avevo dei dialoghi da imparare, capire e tracciare, e quindi sicuramente mi sono sentito diverso in questo senso. Normalmente George ha un modo bellissimo di raccontarci chi sono questi personaggi attraverso uno sguardo, una sola parola o una frase. Qui c’è molta più comprensione attraverso il linguaggio e il dialogo, cosa che mi ha davvero entusiasmato. Parlandone con George mi ha detto: “Guarda, non puoi rifare la stessa cosa. Non importa quanto fosse bello l’ultimo film, il pubblico vuole qualcosa di diverso. Si merita qualcosa di diverso”. Ed è così. Questo è un altro modo unico di abitare l’universo di Mad Max.”

Dementus è…?

Chris Hemsworth: “Dementus è un individuo complicato. È un prodotto di questo mondo, della realtà violenta e dura che è la Terra Desolata. È stato manipolato e scolpito dalla sua esperienza passata, un’esperienza di immensa paura, dolore e perdita. Ecco cos’è questo posto: tutto è esasperato e crudo. È una questione di quotidiana sopravvivenza. Non si pensa a lungo termine, a sei mesi o due settimane… il problema è come superare la giornata e la nottata, perché tutto e tutti intorno hanno il potenziale per ucciderti. Per questo, è un individuo violento. Credo che come molti che hanno quella mentalità dittatoriale, abbia la tendenza a manifestazioni pubbliche di violenza per instillare paura ed esercitare il controllo tra le fila della gente. Opera in questo modo con il popolo che guida, ma anche con le tribù in guerra che lo circondano. È uno showman e si considera una sorta di saggio, un portavoce della Terra Desolata. Nella sua banda c’è una lealtà simile a una setta, e lui certamente governa con il pugno di ferro. Ma spero che le persone percepiscano in lui una profondità che, non voglio dire che giustifichi le sue azioni, ma che dia un po’ di comprensione sul motivo per cui è così, e perché compie atti così apparentemente duri e violenti. Penso che nella sua mente sia una questione di sopravvivenza. Il suo atteggiamento nei confronti di Furiosa, la sta temprando. Dice che lo fa per lei. Certo, potrebbe essere dura, ma lei sopravvivrà a tutto ciò che dovrà affrontare in futuro.

In seguito, il rapporto tra loro diventa molto complicato. Lui comincia a scorgere un’innocenza e una purezza in questa persona che rappresentano ciò che ha perso. C’è qualcosa in lei di ultraterreno, perché viene dal Luogo Verde, e credo che dentro di lui si risvegli un po’ di umanità. Forse pensa che lei gli ricordi qualche altro momento della sua vita, la sua infanzia, la sua giovinezza, prima che lui stesso venisse brutalizzato. E’ molto incuriosito da questo personaggio, affascinato, infatuato, e poi diventa una relazione quasi paterna ai suoi occhi. Non posso esprimere ciò che Furiosa prova per lui, ma penso che consideri un suo dovere -come figura paterna- prendersi cura di lei e prepararla per ciò che verrà. Nella sua mente, sta facendo la cosa giusta. La strada più fluida nell’interpretare un cattivo è semplicemente quello di considerarlo tale. C’è sicuramente una natura stravagante in questo uomo, il che è stato divertente. George e io abbiamo parlato a lungo, per mesi, prima delle riprese – su chi fosse quest’uomo un tempo, su chi sia nel profondo in luoghi tranquilli. Alla fine, ogni cosa violenta o brutale che faceva, secondo la sua interpretazione, veniva dal posto giusto.”

Com’è stato interpretare Dementus?

Chris Hemsworth: “Ho interpretato cattivi in ruoli minori, e mai nessuno che ha avuto un impatto come quello di Dementus sull’arco generale del film. È stata una vera gioia. Essere in grado di seguire un cattivo dall’inizio alla fine – la storia, il suo passato, la quantità di dettagli consentiti in questo film – è diverso da qualsiasi cosa abbia mai fatto prima. E non so se realmente fossi alla ricerca di un personaggio simile da interpretare, ma comunque si è sempre in cerca di qualcosa che possa accendere un fuoco. Sicuramente la prima volta che l’ho letto, ha acceso qualcosa in me che non sentivo da molto, molto tempo… qualcosa che dal momento in cui l’ho letto fino al momento in cui abbiamo finito di girare mi frullava in testa, e sono sicuro che continuerà a farlo ancora per qualche anno. Bene o male.”

Prodotta da Kennedy Miller Mitchell e distribuita da Warner Bros. Pictures, “Furiosa: A Mad Max Saga” sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 23 maggio 2024. Il film viene presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024.

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