Fuori dal comune, selvaggia, strepitosa e androgina – Grace Jones è tutto questo e molto altro. Il documentario tratteggia un profilo inedito della Jones: amante, figlia, madre, sorella e nonna, senza filtri, alla ricerca di chi si cela davvero dietro la maschera da diva.

Il palcoscenico è il luogo dove si possono realizzare le fantasie più estreme e dove si può sprigionare in libertà la fantasia: è proprio sul palcoscenico che si mette in scena il musical della vita di Grace Jones. Il film include, tra gli altri, frammenti di performance inedite tratte dalle sue canzoni più famose come Slave To The RhythmPull Up To The Bumper, ma anche brani autobiografici e più recenti come Williams’ Blood, This IsHurricane. Questi brani molto personali ci accompagnano nel racconto del viaggio che Grace Jones ha intrapreso attraverso la natia Giamaica assieme al figlio Paulo e alla nipote Chantal. Qui vengono mostrate senza reticenze le radici famigliari e viene raccontata la storia della sua traumatica infanzia.

Grace e i suoi fratelli, Chris e Noel, sono stati cresciuti per diversi anni dal nonno putativo Mas P, un uomo violento e autoritario: Grace con il tempo ha imparato a pensare al passato come a un’esperienza formativa da cui trarre una lezione e un ricordo da esorcizzare. Nel frattempo, la sensualità dell’isola e il suo splendore tropicale hanno iniziato a risuonare potenti in Grace, risvegliando in lei un’insaziabile fame di vita.

In giamaicano il termine ‘Bloodlight’ si riferisce alla luce rossa che si illumina quando un artista è impegnato in una registrazione in sala d’incisione, mentre il termine ‘Bami’ fa riferimento alla focaccia giamaicana fatta con farina e tapioca, ossia un alimento simile al pane e che simboleggia la sostanza della vita.

La pellicola alterna momenti di vita in Giamaica e frammenti di vita pubblica e privata di Grace Jones. L’artista viene ritratta tra Tokyo, Parigi, Mosca, Londra e New York, o ancora in sala di registrazione assieme al duo giamaicano, nonché collaboratore storico, Sly and Robbie o mentre discorre nel backstage con alcune fan in merito alla sua famosa apparizione televisiva al Russell Harty.

Affettuosa e divertente, ma anche edonista e pronta a fare festa, Jones è anche una tenace e fiera donna d’affari. Punto fermo della pellicola è il palcoscenico, cuore pulsante del film. Mentre in sottofondo suonano le note di Love Is The Drug, viene messo in scena l’ultimo atto della pellicola e una delle scene più toccanti che ritraggono l’incontro con il fotografo francese ed ex compagno Jean Paul Goude, creatore delle iconiche copertine degli album di Jones. In questi frammenti viene ritratta una Grace mai vista prima, che si mostra come chi ha vissuto a 360°. Nonostante tutte le sue contraddizioni e sfaccettature, Grace Jones è un’icona in cui molti si identificano: Jones è l’eccezione che conferma la regola!

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