Lunch box Food à porter Alessi – Da sempre la necessità di consumare il cibo fuori casa o in viaggio ha generato innumerevoli soluzioni: dal cestino dell’asilo per i bambini ai panieri per i viaggiatori, dai piatti avvolti in un canovaccio del contadino alla “schisceta” dei lavoratori.

L’esigenza non muta con il trascorrere del tempo e la ricerca di sistemi più attuali porta a nuove decodificazioni. Come il Lunch box “Food à porter”, con cui Alessi apre la sua vasta Enciclopedia del casalingo ad una nuova categoria merceologica.

“L’opera di Sakura è caratterizzata dalla combinazione di due diversi approcci: concettuale e artigianale. Molti dei suoi prodotti sono auto-comunicanti, hanno una storia dietro al concetto che li ha ispirati e sfruttano in modo sorprendente le caratteristiche dei materiali con i quali sono realizzati. Sakura Adachi affronta con questo progetto un tema a lei particolarmente vicino, sia per la sua cultura orientale che per la costante ricerca di nuovi equilibri tra forma e funzione, che si traduce spesso in prodotti pieghevoli, trasformabili, multifunzionali o che presentano brillanti soluzioni salva-spazio” ha raccontato Alberto Alessi.

Sakura Adachi, già autrice del Contenitore a dondolo “Lovely Breeze”, rivisita il recipiente per trasportare il cibo interpretandolo come un accessorio moda dal glamour metropolitano. Un po’ bento box, un po’ lacca orientale, un po’ pochette, un po’ borsetta, “Food à porter” esprime nel nome la sua identità trasversale: la funzione è espressa attraverso il design, l’estetica adotta un linguaggio tipico del mondo fashion.

Nata in Giappone e vissuta tra Los Angeles, Londra e Milano, Sakura Adachi per questo progetto trae riferimenti dalla tradizione del suo paese d’origine. L’alternanza di lucido e opaco delle superfici e l’essenzialità della composizione sottolineano una ricerca di armonia e praticità.

Realizzato in resina termoplastica nei colori azzurro, grigio, o rosso, “Food à porter” si compone di cinque pezzi: un contenitore centrale più grande (0,5 litri), due laterali (0,4 litri), due coperchi che chiudono ermeticamente gli scomparti interni e possono fungere da vassoietto.

Con “Food à porter” è possibile scaldare le vivande riposte nei contenitori utilizzando il forno a microonde. Sui due coperchi è predisposta una piccola apertura, chiusa da un tappo in silicone sul quale sono indicati i tempi da non superare utilizzando il microonde. La rimozione del tappino permette inoltre al vapore di fuoriuscire durante il riscaldamento.

Per facilitare e rendere sicuro il trasporto, i contenitori possono essere assicurati con una delle due fasce in dotazione. Si può scegliere tra due diverse mise: una fascia unica li avvolge permettendo di riporre “Food à porter” all’interno della propria borsa o dello zaino, una fascia doppia con due maniglie consente in alternativa di trasportare il Lunch box come una borsetta da passeggio.

Dolci, snacks, pane, frutta, yogurt, cibo cucinato o confezionato nella dose corretta per il proprio pasto, possono essere disposti accuratamente nei diversi settori, coordinando in modo visivamente gradevole il contenuto.

“Food à porter è un lunch box – spiega la designer – che non sembra un lunch box. È stato pensato per chi è indaffarato, ma non vuole rinunciare ad un momento di pausa per ritrovare la gioia di mangiare il proprio cibo preferito.”