La collezione Maison Margiela Artisanal 2024 è un viaggio ricco di riflessioni ed emozioni nel mondo della haute couture. Sotto la direzione creativa di John Galliano, la nuova collezione indaga forme, tecniche e materiali, trasformando il processo del vestire in un’arte espressiva e dinamica, come forma di auto-espressione e come un mezzo per comprendere la propria identità e la propria presenza nel mondo.

Maison Margiela Artisanal 2024: il video

Maison Margiela ha svelato la sua collezione Artisanal 2024, una raffinata esplorazione dell’atto del vestire come composizione del sé. Con il corpo come una tela, costruiamo un esterno espressivo della nostra interiorità, la collezione dipinge un quadro delle pratiche e degli eventi che plasmano il carattere riflesso nel nostro abbigliamento. Creato sotto la direzione di John Galliano, questa collezione rappresenta una vera e propria indagine tecnica e filosofica sulla presenza e sulla sensibilità.

Sotto il Pont Alexandre III, immerso nella luce della prima luna piena dell’anno, il direttore creativo John Galliano cattura un momento nel tempo: una passeggiata nel cuore di Parigi. Incuriosito dalla ritrattistica voyeuristica di Brassaï, sviluppa una consapevolezza mirata di ciò che ci circonda: i festaioli notturni che si incontrano durante una passeggiata al chiaro di luna lungo la Senna, ciò che si nasconde sotto le impronte dei loro vestiti e ciò che accade dietro le finestre poco illuminate delle loro case.

Così le silhouette sono scolpite con corsetti e busti che modificano il corpo. Sono la cornice per lo studio sul rituale del vestire esplorato attraverso le tecniche dell’alta moda che si riflettono nel processo del pittore: dalla linea alla forma, dalla texture al colore. Giacche, cappotti e pantaloni leggeri, che si presentano come elementi essenziali del guardaroba, sono costruiti con la tecnica del milletrage: un miraggio composto da una millefoglie di organza e feltro sotto un crêpe di lana stampato con un trompe l’oeil della trama di un classico panno da gentiluomo.

È drappeggiato – acquarellato – in una voilette di tulle stampato illusoriamente per apparire sbiadito dalla luna, sbiancato dal sole, macchiato di tabacco o oleoso come se fosse illuminato dal riflesso dell’acqua di notte. Gli abiti vengono indossati attraverso quei gesti inconsci che danno forma alle nostre espressioni: un caban tirato sopra la testa sotto la pioggia, un bavero alzato per coprire il viso, un pantalone alzato per evitare una pozzanghera.

La riflessione sulla fragilità emerge invece negli abiti modellati attraverso il concetto di dissolvenza, reso grazie ad un lavoro minuzioso fatto sulla degenerazione dei dettagli che si verifica quando si imita un’immagine: i lavori in filo di petali, pizzi, fiocchi e ruches degradano dal basso verso l’alto e si materializzano su body acquarellati di tulle ispirati dallo stile del pittore olandese-francese Kees Van Dongen.

La sintesi della collezione che vede la fusione del processo pittorico con il rituale della vestizione analizza anche il rapporto che si instaura tra gli artisti e le loro muse, che si manifesta nella striatura degli abiti a camicia e nelle gonne-abito in tweed create con la nuova tecnica del rétrécirage, che restringe parzialmente l’indumento per generare una diversa silhouette anatomica. Create con Christian Louboutin, le scarpe, dalla suola rigorosamente rossa, hanno tacchi e plateau esagerati a richiamare il linguaggio estetico della collezione.

La collezione presenta una serie di tecniche innovative sviluppate da John Galliano, come la “Seamlace” con capi costruiti interamente con frammenti di pizzo o di altri materiali, incollati tra loro, che danno vita a una silhouette completamente priva di cuciture, come se fosse un grande ricamo serpeggiante sul corpo.

Mentre Aquarelling è un nuovo termine utilizzato per indicare il drappeggio di tulle o mussola nello stesso modo in cui un pittore lavora con gli acquerelli ed infine il gouttoir-coating è la nuova tecnica applicata ai capi d’abbigliamento per simulare l’effetto della pioggia.

La palette della collezione si ispira alla fotografia in bianco e nero di Brassaï, ispirata dalle strade illuminate dalla luna di Parigi, sulla superficie lucida della Senna di notte e sul riflesso delle luci della città nelle pozzanghere d’acqua piovana, così il blu navy e il blu notte si fondono con il cielo della sera.

I colori sfumati dalla luce metallica della luna o approfonditi dall’oscurità delle ombre si manifestano nei neri, nei grigi, negli antraciti, nei marroni, nei verdi scuri e nei beige del guardaroba classico del gentiluomo, completati dall’azzurro delle camicie. A questi si contrappone il glamour dei colori boudoir e delle nuance polverose, dal lavanda al lilla di abiti e tailleur.

I volant di tulle dei cappotti, delle giacche e dei pantaloni sono stampati in colori che ricordano la dissolvenza della luna, lo sbiancamento del sole, le macchie di tabacco o l’oleosità del riflesso dell’acqua di notte. Body, maschere e décolleté sono acquarellati nel linguaggio cromatico ispirato al pittore olandese-francese Kees Van Dongen.

Special guest alla sfilata Kim Kardashian ha indossato un look Maison Margiela Artisanal creato appositamente per lei da John Galliano, un abito Haute Couture verde notte in velluto di seta tagliato in sbieco, impreziosito da paillettes sempre in velluto di seta tagliate a mano, a cui ha abbinato un paio di tabi con plateau in velluto creati da Christian Louboutin e John Galliano.

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credit image by Press Office – photo by Maison Margiela