MM6 Maison Margiela primavera estate 2026: la normalità che diventa spettacolo

La collezione primavera estate 2026 di MM6 Maison Margiela ha scelto la strada come palcoscenico, trasformandola in una passerella dipinta di bianco. Con l’idea di una “normalità intensificata”, la Maison reinterpreta i classici con dettagli concettuali, giochi di trompe l’oeil, orli grezzi e accessori visionari. Una proposta che unisce rigore sartoriale e provocazione estetica, mantenendo un equilibrio tra portabilità e ricerca.

La moda, quando si libera dai suoi confini più convenzionali, trova spazio per ridefinirsi. È questo il caso della collezione primavera estate 2026 di MM6 Maison Margiela, presentata con una scelta scenografica tanto radicale quanto coerente con l’identità del brand: la passerella scompare, sostituita da una strada dipinta di bianco. Lì, nella quotidianità resa palcoscenico, prende vita una riflessione sull’ordinario che si trasforma in linguaggio creativo.

Non un set artificiale, ma un luogo aperto, attraversato da passanti che, uno dopo l’altro, diventano interpreti di un guardaroba costruito sull’idea di normalità intensificata. Ogni gesto, ogni silhouette, ogni dettaglio contribuisce a una narrazione che si muove tra realtà e illusione, fedeltà al quotidiano e trasfigurazione.

L’estetica della normalità

La collezione primavera estate 2026 affonda le radici nel concetto di heightened normality: un’esplorazione dell’ordinario reso speciale attraverso tagli, proporzioni e dettagli che trasformano i capi di ogni giorno in strumenti di espressione.

Il risultato è un guardaroba costruito su forme essenziali, lineari, dal rigore apparente, che tuttavia nascondono stratificazioni di ironia e sperimentazione. Le spalle proiettate in avanti modificano postura e gestualità, mentre le gonne e gli abiti accorciano gli orli per lasciare emergere un dinamismo contemporaneo.

La palette: tra colore e non-colore

Il colore diventa linguaggio emotivo. Accanto ai post-it colors, tinte vive e sorprendenti, emergono i non-colori, neutri che giocano con l’idea di assenza e silenzio visivo. I due estremi dialogano con stampe e toni intermedi, creando un paesaggio cromatico che racconta il carattere mutevole della città.

Questa alternanza sottolinea l’anima sperimentale della Maison: da un lato il rigore cromatico, dall’altro l’imprevisto che irrompe come un gesto improvviso.

Il nuovo twin-set e la rielaborazione dei classici

La collezione gioca con i codici della tradizione, decostruendoli e ricomponendoli in versioni inattese. Ecco allora il nuovo twin-set, composto da un cappotto indossato sopra un abito coordinato: un gesto semplice che diventa dichiarazione di stile.

I classici del guardaroba – il mac, il completo pantalone, la camicia, il blouson – sono presenti, ma subiscono un continuo rimescolamento di categorie. I jeans assumono dettagli sartoriali, mentre i pantaloni formali si avvicinano al linguaggio del denim. Le etichette di fine rotolo e gli orli grezzi accentuano l’idea di autenticità, rivelando il processo creativo dietro il capo.

Realtà e illusione: il gioco dei dettagli

Fedeli al DNA di Maison Margiela, i capi esplorano il confine tra vero e falso, tra tangibile e immaginato. Inserti trasparenti creano effetti di trompe l’oeil, generando aperture che non lo sono davvero. Le calze brillanti richiamano lo stesso luccichio applicato a dettagli di abiti e accessori, in un filo conduttore che lega il corpo all’ornamento.

Le bavaglie, le gonne-fodera e gli abiti che ricordano sacchetti per abiti ridefiniscono il concetto stesso di abbigliamento, trasformando l’oggetto quotidiano in gesto concettuale.

Accessori come estensioni del corpo

Gli accessori della collezione si muovono sulla stessa linea di ricerca. Le scarpe, piatte e metalliche, evocano protezione e praticità; gli occhiali da sole oversize assumono un ruolo quasi scultoreo, diventando schermo e barriera.

I gioielli si trasformano in simboli narrativi: bicchieri da cocktail reinventati come ornamenti, borse dalla linea essenziale, satchel in raso annodate in vita come se fossero parte dell’abito. Ogni elemento è concepito per amplificare l’idea di una moda che vive nella quotidianità, ma ne esaspera i contorni.

Pur nella sua dimensione sperimentale, la collezione non rinuncia all’indossabilità. La linea, costruita con rigore e attenzione, offre soluzioni pratiche che trovano spazio nel guardaroba di ogni giorno, senza rinunciare alla provocazione intellettuale. È proprio questa duplicità – abito da indossare e opera concettuale – a definirne la forza.

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credit image by Press Office – photo by MM6 Maison Margiela

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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