The Garment primavera estate 2024 – Sfila al Thorvaldens Museum, in un contesto squisitamente neoclassico, la collezione primavera estate 2024 di The Garment, marchio fondato da Sophie Roe e Charlotte Eskildsen, che qui portano la loro visione femminista sfidando il binario dei ruoli di genere secolari e ispirandosi alla moderna donna indipendente e lavoratrice.

Una collezione, quella presentata alla Copenhagen Fashion Week, che distrugge i vincoli dell’abbigliamento sia maschile che femminile, in qualcosa di nuovo. Per esempio, i cappotti sono realizzati prendendo l’abbigliamento maschile tradizionale da tutti i giorni, abbinato però a delle silhouette tipicamente femminili – lo dicono entrambe le creatrici.

Una collezione sfidante che si sviluppa su una gamma cromatica tenue, tra grigio, sabbia, crema e color corallo, a contrasto con qualche passata di azzurro che illumina. Scelta audace, non sono mai colori semplici da rendere appetibili o entusiasmanti, specie durante uno show, ma ci sono i tagli dati ai capi d’abbigliamento, oltre che i materiali scelti, che spesso sono molto innovativi: ci sono lino e diversi tipi di cotone, certo, ma anche pelle riciclata e fibre di ananas dal Portogallo, il tutto unito alle sapienti cuciture a mano e ricami tridimensionali.

Innovativo, si diceva, anche il taglio: intrigante il top bianco che ricorda un fazzoletto o un tessuto per i centri-tavola, e che sul corpo ha un effetto tanto elegante quanto audace, e che del resto omaggia anche l’artigianato tradizionale. Scelte che, tra l’altro, rendono la collezione altamente sostenibile.

O ancora il cardigan senza maniche, che si allaccia a fiocco che è interamente ricamato con effetto semi-trasparente, ben unito a degli splendidi pantaloni bianchi e a un copricapo anch’esso ricamato a mano. Il fil rouge, ciò da cui parte tutto, è il nodo, definita dalle stiliste “una silhouette molto femminile” e “un legame forte”, che si ritrova sia sui capi d’abbigliamento sua sulle scarpe, un particolare nodo realizzato insieme al marchio di scarpe italiano Gia Borghini, fondato da Barbara Borghini. Appunto, un’altra donna emancipata.

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Dal nostro inviato alla Copenhagen Fashion Week – Robin Mørensson

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