Ermanno Scervino primavera estate 2021 – La moda non opera in uno spazio sospeso. Registra il tempo, lo interpreta, lo anticipa attraverso la visione personale di chi la crea. La ricerca di un nuovo equilibrio guardando in avanti pervade la collezione Ermanno Scervino.

Ermanno Scervino primavera estate 2021: Irina Shayk, Natasha Poly e Joan Smalls

Con una brezza di ribellione. A modo suo: fatta di gentilezza, armonia nei contrasti, attenzione al dettaglio e alla piú squisita manualità. È la capacità di usare i pizzi con piglio asciutto, di ammorbidire la pelle con giochi di intagli e intarsi
fitomorfi, di trattare la juta, ruvida e tattile, come una materia preziosa.

Il tema centrale è, come sempre per Ermanno Scervino che quest’anno celebra i venti anni del marchio, la ricerca di bellezza, intesa come equilibrio in continuo divenire. Prevale il bianco, non colore estivo per eccellenza, tagliato dal nero grafico, mentre i materiali leggeri e vaporosi si contrappongono alle pelli, alle stuoie, ai denim.

Le superfici sono sempre intensamente lavorate, percorse da intagli, ajour, incrostazioni e sovrapposizioni di pizzi. Le gambe sono scoperte dagli short, che abbinati al blazer definiscono il nuovo suit, o occhieggiano sotto frange e orli
cortissimi. Una nota sofisticatamente en plein air pervade i ricami floreali, gli animalier sfumati, i pastelli assolati.

La pelle nera suggerisce una allure soft invece che hard. L’amalgama di pizzi, cotoni, chiffon, jute, pelli e denim accompagna un percorso cromatico pervaso dal bianco e nero, con tocchi di rosa, azzurro e lampi di maculato. Il risultato è delicatamente assertivo: una contrapposizione di opposti risolta con elegante spirito di sintesi e assoluta nonchalance. Al centro sta la donna, bella senza artifici, che attraversa il presente senza nostalgie.