Ports 1961 primavera estate 2021: abiti per questo momento: calmi, puri, femminili, disinvolti. Nata dalle continue osservazioni del direttore artistico Karl Templer con il team di design di Ports 1961, una collezione che esplora i gesti che rendono gli abiti personali e la relazione unica tra l’abito e chi lo indossa.

Una relazione che sollecita i sensi: il tocco del tessuto sulla pelle, il modo in cui un abito cade intorno al corpo e poi si muove mentre il corpo si muove. Abiti che toccano il corpo con delicatezza, morbidezza e che chiedono di essere toccati. Tutto è lavato, fluido, leggero. Toccare: ora, la più proibita delle azioni, eppure la più umana.

Tatto come gesto di personalizzazione: far propri gli abiti, facilmente, come legare la cintura di un trench o alzarne il colletto. Abiti che si muovono, avvolgenti, che seguono il corpo. Il gesto romantico della plissettatura avvicina i volumi dove serve: segnando il punto vita, arricciando una manica al polso.

Una grammatica di disinvoltura femminile. I cappotti e i trench sono morbidi, leggeri; avvolgono e aderiscono al corpo; il tailoring è destrutturato e doppio; gli abiti sono plissettati e aperti; la maglieria è drappeggiata. Mocassini a gabbia, sandali piatti con lunghi lacci che si avvolgono sulle gambe, gioielli “objet trouvé” e borse doppie.

Una ricerca di spontaneità e femminilità. L’eleganza come segno immediato e personale.