Moda e Design, due mondi complementari che comunicano con un linguaggio parallelo ma univoco fatto di bellezza, arte e concetto. Martino Midali sceglie Paolo Mezzadri, filosofo e artista di opere in ferro e metallo, per creare nella settimana del Fuorisalone 2018, suggestive installazioni.

Un sodalizio perfetto tra figure libere, linee imperfette e materiali che profumano di nostalgia e storia: un unico filo conduttore che lega opere e concetti in una sintesi perfetta. Una serie di pezzi unici che raccontano un “perimetro di vita” che ci accomuna alla scoperta di spazi e temi condivisi.

Nello storico show room Martino Midali di via Fratelli Bronzetti e nella sua affascinante corte uno scenografico allestimento accoglierà gli ospiti. Un inaspettato salotto all’aperto con divani e comode sedute inframezzati dalle opere dell’artista. Cubi pieni con lettere incise, parole e grafismi adagiati nello spazio, poggiati a terra come elementi di arredo tra strutture di giochi di parole, conducono il visitatore dentro un mondo fatto di dialoghi.

Il percorso, che parte dallo Spazio Corte, parla subito di concetti quotidiani: SONO STANCO DEGLI ESAMI, cubi arrugginiti cosparsi di lettering che trasmettono la rabbia di ogni giorno per gli esami a cui la vita ci sottopone. Le lettere, tagliate nella lamiera, permettono al cubo di contenere un’anima, che respira e parla di ricordo, di desiderio, perché oltre gli “esami”, oltre la stanchezza, seguono ormai strade nuove, l’incipit a ricominciare.

Si prosegue poi all’interno dello show room con PENSIERI ALTI, l’istallazione che ci permette di camminare sopra a tutto e tutti, senza inciampare nelle piccole cose, al di sopra delle fragilità umane. Le sagome in legno si stagliano alte, in precario equilibrio, un parallelismo voluto, atto a preservare in noi il ricordo dell’instabilità di tutti i giorni.

RADICI: come le radici che si dipanano a raggera alla ricerca del nutrimento e della speranza, così immaginiamo tempi dove le fragilità possono diventare virtù e dove le pieghe e le curve simboliche del metallo, diventino uno strumento di racconto e incontro tra anime e con LA GARBATA che conclude questo percorso: eclettica, minimale, il tempo che crea il vuoto ma anche la struttura essenziale della nostra persona fatta di brevità e ferro arrugginito.

L’appuntamento con le opere di Paolo Mezzadri | Metallifilati continua in alcune boutiques Martino Midali di Milano, dove saranno protagoniste in vetrina, con uno speciale allestimento, nelle giornate del Fuorisalone 2018.