In occasione della Milano Design Week 2018, PlusDesign Gallery presenta, in collaborazione con Juventus, la mostra collettiva dal titolo U-JOINTS, che si terrà dal 17 al 22 Aprile presso lo spazio di Via Archimede 26, a Milano.

Design e sport, per tradizione due pilastri della cultura italiana, uniscono le forze per dare vita ad un progetto che si svolge all’interno del palcoscenico meneghino del Salone del Mobile, da sempre capace di attirare in città esperti e appassionati del progetto contemporaneo da tutto il mondo.

PlusDesign, galleria italiana di avanguardia con una forte vocazione per il design contemporaneo, ha ideato l’evento dal grande contenuto culturale e didattico, sostenuto da Juventus.

U-JOINTS esplora il concetto di “giuntura” (joint in inglese), sottolineando l’importanza pratica ed estetica di questo cruciale componente nel campo della progettazione – che per associazione di idee e valori ben riflette il concetto non solo di unità, ma anche di condivisione e collaborazione (joint significa anche unito), da sempre motore principale in grado di muovere una squadra vincente.

A seconda della sua natura, il giunto può svolgere ruoli diversi: ingegnosamente progettato permette di unire tra loro le diverse parti di un insieme per ottenere la funzionalità di prodotto finale ma se riprodotta innumerevoli volte o proposta in forme e dimensioni atipiche può trasformarsi esso stesso in un pezzo dal proprio fascino. Le infinite possibilità offerte dalle sfaccettature di questo prezioso raccordo costituiscono dunque il punto focale del progetto U-JOINTS, che parte da una ricognizione a 360 gradi di esemplari storici per arrivare fino alle sperimentazioni più sofisticate dei nostri giorni.

A sottolineare l’ampia molteplicità di indagine avviata dai due curatori su questo singolo, ma decisivo elemento costruttivo, Andrea Caputo e Anniina Koivu hanno selezionato e invitato i progettisti più interessanti del palcoscenico del design internazionale, per far loro indagare questo oggetto indispensabile per qualsiasi tipologia di arredo attraverso approcci, applicazioni, pratiche e materiali diversi e multiformi – dai più tradizionali quali il legno o la plastica, fino ai modelli concettuali e di avanguardia più innovativi e tecnologici, tra cui gli stampati in 3D printing.

U-JOINTS riunisce opere di importanti designers a quelle di giovani talenti provenienti da tutto il mondo, tra cui: Alvar Aalto, Massimiliano Adami, Tomás Alonso, Andrea Anner & Thibault Brevet / AATB, Aldo Bakker, Edward Barber & Jay Osgerby, Camille Blin, Ronan & Erwan Bouroullec, Thilo Alex Brunner & Jörg Mettler, Michel Charlot, Pierre Charpin, Carlo Clopath & Christophe Guberan & Julie Richoz, Stefan Diez, Francesco Faccin, Didier Fiúza Faustino, Martino Gamper, Alexandra Gerber, Thélonious Goupil, Konstantin Grcic, Anthony Guex, Antrei Hartikainen/Y-Team, Sam Hecht & Kim Colin / Industrial Facility, Chris Kabel, Rio Kobayashi, Kohei Kojima, Ville Kokkonen, Max Lamb, Kwangho Lee, Vico Magistretti, Cecilie Manz, Enzo Mari, Michael Marriott, Ingo Maurer, Alberto Meda, Christien Meindertsma, Jasper Morrison, Jonathan Muecke, Jonathan Nesci, Jonathan Olivares, Petantonic, Bertjan Pot, Leon Ransmeier, Adrien Rovero, Gino Sarfatti, Peter Saville, Self-Assembly Lab MIT, Studio Brynjar & Veronika, Studio Wieki Somers, Keiji Takeuchi, Dirk Vander Kooij.

Le opere dei designer sono esposte seguendo un allestimento scenografico dal taglio museale che si sviluppa in una sequenza di tavoli dalle diverse forme e dimensioni così da suddividere la tipologia specifica delle opere presentate.

Un’ampia panchina dalla forma circolare è stata commissionata ad-hoc per U-JOINTS al designer americano Jonathan Nesci.

L’opera invita all’incontro, alla condivisione e all’unione così come la panchina a bordo campo da dove l’allenatore dispensa consigli ai suoi uomini. La panchina “unisce” e il concetto di joint è un aspetto fondamentale sia nel mondo del design a livello tecnico produttivo che nel mondo del calcio in cui la forza di una squadra risiede nell’ unione delle persone che la compongono, aspetto che trova in Juventus una delle massime espressioni.

L’opera di Nesci carica del suo significato rappresenta alla perfezione la transizione tra il mondo del design e Juventus ed introduce allo spazio di UNDICI. UNDICI è il nuovo branded experience format di Juventus rivelato in anteprima in questa occasione.

UNDICI è un luogo carico di elementi simbolici concepito come un vero e proprio spazio conviviale, capace di offrire un’esperienza tutta italiana fondata su quattro pilastri PLAY, LEARN, EAT e SHOP. Elemento centrale dello spazio è un grande tavolo dalla forma rettangolare che richiama la stessa geometria di un campo da calcio. Il tavolo come elemento chiave dello spazio, luogo simbolo della condivisione di idee, esperienze e pensieri. Un luogo di unione, di joint.

Altro elemento dal forte significato simbolico di convivialità è la presenza di un biliardino volta a sottolineare la volontà ed il fine di UNDICI di aggregazione e condivisione tra le persone.

Immancabile l’attenzione dedicata alla proposta culinaria pensata per esaltare le tradizioni della cucina regionale italiana con un’offerta attenta all’ utilizzo di materie prime di eccellenza e di alta qualità. Il tutto è affidato a Segafredo Zanetti, master franchisee di UNDICI, per un progetto destinato a varcare i confini nazionali e a contribuire alla diffusione del brand Juventus nei mercati esteri.

credits image by Press Office – photo by Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti