Gucci Aria sfilata 2021 – Molto se ne è parlato e finalmente il momento è stato vissuto. Una digital experience, un fashion show speciale, co-diretto da Floria Sigismondi e Alessandro Michele, per festeggiare il compleanno della Maison Gucci: cento anni.

Gucci Aria sfilata 2021: il fashion show, il video

Come racconta Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci: “Attraversare l’ora in cui tutto ebbe origine è per me una grande responsabilità e un gioioso privilegio. Significa poter aprire le serrature della storia e sostare sull’orlo del cominciamento. Significa immergersi in quella sorgente natale per rivivere il vagito e l’apparire al mondo. Non vorrei tuttavia cadere in un vuoto sentimentalismo biografico. La lunga storia di Gucci non è infatti racchiudibile all’interno di un singolo atto inaugurale. Come ogni esistenza, il suo destino è scandito da una lunga serie di “nascite interminabili” (M. Zambrano) e continue rigenerazioni. È in questo incessante movimento che la vita sfida il mistero della morte. È in questa fame di nascita che abbiamo imparato ad abitare il tempo.”

Una celebrazione per i 100 anni della Casa di Moda italiana che nasce dal suo heritage, che viene sapientemente reinterpretato e modernizzato da Alessandro Michele, nella sua visione “favolosamente eccentrica”. Riesamina la storia della casa, recupera i codici equestri di Gucci, donando loro un tocco feticistico. Riprende uno dei più grandi successi di Tom Ford, lo smoking di velluto rosso dell’autunno 1996 attualizzandolo con nuove spalle più pronunciate e con imbracature in pelle (anch’esse di sapore equestre) sia per gli uomini che per le donne.

Più sorprendenti sono invece i pezzi che legano Gucci a Balenciaga di Demna Gvasalia. Blazer eleganti con “Balenciaga” e “Gucci” stampati dappertutto, abiti ricamati con cristalli e pantaloni con piume a vita alta sono un omaggio all’influenza di Balenciaga sulla collezione. In collaborazione con Balenciaga, Gucci diventa dinamica, sfacciatamente glamour e visivamente vincente.

Come spiega Alessandro: “Nel mio lavoro, accarezzo le radici del passato per produrre infiorescenze inattese, scolpendo la materia attraverso innesti e potature. A questa capacità di riabitare il già dato faccio appello. Alla mescolanza, alle transizioni, alle fratture e ai concatenamenti. Per evadere dalle gabbie reazionarie della purezza mi muovo alla ricerca di una poetica dell’illegittimo. In questo senso Gucci diventa per me un laboratorio di hackeraggio, incursioni e metamorfosi. Una fabbrica alchemica di contaminazioni dove tutto è in contatto con tutto. Un luogo di furti e reazioni esplosive: un generatore permanente di luccicanze e desideri imprevisti. In questa ricorrenza, voglio dunque onorare il mio legame filiale tradendo l’eredità che mi è stata consegnata. Perché è solo nella capacità evolvente che si rinnova la promessa di una nascita interminabile.”

Ed ecco che allora la mitologia di Gucci si fonde e al tempo stesso rompe con rigore anticonformista di Demna Gvasalia, gioca con la tensione seduttiva di Tom Ford; celebra “il mondo equestre di Gucci trasfigurandolo in una cosmogonia fetish”, si innamora del glamour della vecchia Hollywood e ribalta i codici della sartoria maschile.

Siamo dunque pronti a festeggiare, indossando gli abiti più scintillanti. Pronti a farci ammaliare e conquistare da una estetica tutta nuova in cui l’aria diviene metafora del principio sacro di compenetrazione, mescolanza e connessione.

credit image by Press Office – Photo by Kevin Tachman