L’Opera di Roma Nuvola – Gli abiti Laura Biagiotti creati per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato in Baroque Suite citano i panneggi delle statue romane e la leggerezza dell’architettura del Roma Convention Center di Fuksas che ospita lo spettacolo. Lo spettacolo di danza andrà in scena sabato 9 gennaio alle ore 20:00 trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del teatro dell’Opera di Roma.

Passato, presente e futuro danzano leggiadri riflettendosi nei lampi luminosi e nelle forme fluide con drappeggi e torchon. Tessuti leggeri in seta nelle tonalità del rosa cipria con applicazioni sui corpini in micro borchie dorate e bagliori laserati riproducono l’iconico motivo a treccia di Laura Biagiotti. E proprio la treccia simboleggia quel senso di infinito che la bellezza della moda, della danza e dell’arte sanno interpretare.

Le ballerine del passo a due danzano con l’abito monospalla in georgette di seta rosa cipria con spallina a motivo torchon ed ampia gonna a spicchi con applicazione di microborchiette oro. Le quattro ballerine soliste principali vanno in scena con l’abito di jersey e georgette di seta rosa cipria con ampia gonna a ruota e specchietti laserati che riproducono il motivo a treccia. Le sette ballerine del corpo di ballo indossano l’abito in georgette di seta tagliato in sbieco con scollo profondo, ampia gonna e corpino con microborchiette oro. I ballerini indossano t-shirt e pantaloni in jersey.

“È un privilegio poter collaborare ancora una volta con il Teatro dell’Opera di Roma e con la Direttrice Eleonora Abbagnato. La nostra è un’affinità elettiva nel segno della bellezza e dell’amore per Roma: gli abiti Laura Biagiotti realizzati in esclusiva per Baroque Suite raccontano una storia di leggerezza e bagliori luminosi che si fondono con le scene, le luci e la straordinaria architettura della Nuvola di Fuksas. Musica, danza e moda creano nuove connessioni e nuovi format di arte e di cultura” dichiara Lavinia Biagiotti Cigna.

Il Teatro dell’Opera di Roma, dopo il successo del progetto dei ‘Concerti alla Nuvola’, torna al Roma Convention Center La Nuvola dell’Eur con la danza, grazie a due creazioni coreografiche affidate a Benjamin Pech ed Eleonora Abbagnato e Michele Merola. Continua la sinergia tra la musica dell’Opera di Roma e La Nuvola, un luogo architettonico contemporaneo di grande fascino che già nei mesi scorsi ha conquistato il pubblico della Capitale.

Il primo appuntamento sabato 9 gennaio alle ore 20.00 con Baroque Suite, coreografia di Benjamin Pech ed Eleonora Abbagnato su musiche di Antonio Vivaldi (“L’inverno” da Le quattro stagioni; “Eja Mater” e “Stabat Mater” dallo Stabat Mater RV 621) e Alessandro Marcello (Adagio dal Concerto per oboe, archi e basso continuo op. 1 in re minore SF 935). Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi e assistente alla Direzione del Ballo al Teatro dell’Opera di Roma, dopo il Lago dei cigni delle ultime due aperture di stagione e record d’incassi al debutto di dicembre 2018, torna in veste di coreografo della compagnia del Costanzi insieme alla Direttrice Eleonora Abbagnato in una creazione ispirata al Barocco.

Il secondo appuntamento, sabato 16 gennaio alle ore 20.00 sarà affidato all’estro contemporaneo del coreografo Michele Merola, fondatore e direttore artistico di MM Contemporary Dance Company, al suo debutto con il Corpo di Ballo del Lirico Capitolino. La sua creazione, Vivaldi Suite, sarà un omaggio alla musica del “prete rosso”: sette danzatori della Compagnia del Costanzi, tra cui il primo ballerino Claudio Cocino, danzeranno sulle note di “Cum dederit” da Nisi Dominus RV 608; Allegro dal Concerto in mi minore per violino, “Il favorito”; Largo dal Concerto in Re maggiore per violino, “L’inquietudine”; la Sonata a tre op. 1 n. 12, “La follia”. I costumi per la creazione di Michele Merola sono firmati da Anna Biagiotti.

Entrambe le serate di danza, con musiche su base registrata, vedono le scene e il disegno luci rispettivamente di Andrea Miglio e Fabrizio Marinelli.

credit image by Press office – photo by Yasuko Kageyama