Maison Margiela autunno inverno 2025: Miley Cyrus, tra memoria e metamorfosi

Maison Margiela presenta la collezione autunno inverno 2025 con protagonista Miley Cyrus negli scatti di Paolo Roversi. La campagna esplora il concetto di “traccia del tempo”, rivelando capi segnati dall’usura e rigenerati attraverso trattamenti artigianali. Tra deconstruction, capispalla reversibili, borse 5AC rivisitate e nuove sneakers Sprinters, la collezione ridefinisce l’eleganza con poetica essenzialità. Miley diventa interprete perfetta di questo universo: corpo e abito si fondono, esprimendo una moda che vive, muta e si tramanda.

Maison Margiela presenta la collezione autunno inverno 2025 con un volto inatteso e potente: Miley Cyrus. L’artista americana è ritratta dall’obiettivo poetico di Paolo Roversi in una serie di scatti che hanno la forza di quadri rinascimentali. La cantante si offre in immagini essenziali, a tratti nude, immerse nell’universo estetico della Maison, dove l’abito non è mai solo superficie ma racconto di memoria, stratificazione e rigenerazione.

La scelta di Miley Cyrus non è casuale: la sua energia iconoclasta e la capacità di incarnare trasformazioni continue risuonano con la filosofia di Margiela, da sempre attenta a sovvertire regole e a leggere i segni del tempo sui materiali.

“I nudi di Paolo sono così iconici e caratteristici della sua arte. Posare nuda per una campagna di moda è stata un’esperienza importante, indossavo solo body painting e gli iconici stivali Tabi dipinti. In quel momento, Margiela e io siamo diventati una cosa sola”, ha dichiarato Miley Cyrus.

Il bianchetto come codice visivo

Elemento centrale della campagna è la tecnica del bianchetto, introdotta dalla Maison nel 1989. In origine utilizzata sugli arredi dell’atelier, oggi riduce abiti, accessori e corpi a una tela bianca capace di mostrare i segni del tempo. È un velo simbolico che, più che cancellare, rivela. Applicato ai capi, restituisce superfici vissute e autentiche, trasformando ogni piega, usura o macchia in un tratto distintivo.

Capispalla e tailoring: la memoria come tessuto

Maison Margiela Miley Cyrus campagna 2025

photo by Maison Margiela

La collezione lavora con trattamenti artigianali complessi, pensati per evocare l’idea di usura e rinascita. Parka e cappotti in lana double-face assumono un nuovo ruolo grazie alla reversibilità: indossati al rovescio, rivelano fodere tartan o check che li trasformano in capi quasi formali. Le giacche sartoriali presentano bordi ingrassati a mano per un effetto consumato, mentre i completi in mohair sembrano scoloriti dal sole, lasciando intatte zone più scure sotto colli e maniche.

Le tecniche di “shrink-to-fit” aggiungono nuove forme: giacche da lavoro che si restringono fino a diventare gilet aderenti, tracksuit che cambiano proporzioni, smoking che si contraggono in silhouette più compatte.

Deconstruction: eleganza ribaltata

La deconstruction, codice fondante di Margiela, guida la sezione di abiti e gonne. Materiali nobili e tessuti umili si scambiano ruolo: una gonna plissé in lana separa il rivestimento dall’esterno, consentendo di indossare l’uno o l’altro; un abito in satin mostra cuciture interne e imbottiture come ornamenti; cappotti in flanella svelano fodere metalliche trasformate in superficie.

Ci sono capi-ibridi: pantaloni maschili patchati su un top che diventa abito, camicie fuse con gonne per dar vita a silhouette nuove, cardigan ricamati ricoperti di tulle e mussola che alterano la percezione della materia. Ogni pezzo suggerisce un gesto di ribaltamento, una nuova prospettiva sull’eleganza.

Le borse: 5AC e Dress-Age

Maison Margiela borse 2025

photo by Maison Margiela

Tra gli accessori, la protagonista è la nuova incarnazione della 5AC, borsa-simbolo lanciata nel 2016 e qui rivisitata senza fodera, in morbida pelle trattata con cera per rivelare il passaggio del tempo. Disponibile in varie dimensioni e tonalità che spaziano dal marrone castagna al bianco bianchetto, diventa oggetto da usare, vivere, consumare.

Accanto, la linea Dress-Age porta la grammatica dell’abbigliamento nelle borse: tote trapezoidali in pelle martellata con dettagli in camoscio, proposte in diverse proporzioni e cromie raffinate come burgundy, grafite e avorio.

Calzature: tra Tabi e nuove Sprinters

Le scarpe della collezione proseguono il percorso di sperimentazione. Le punte dei décolleté appaiono modellate come se fossero state deformate dall’uso, mentre i derby mostrano suole invecchiate a mano con chiodature che compongono il logo MM.

Le iconiche Tabi boots restano protagoniste, in nuove varianti di pelle lucida o pitturata, mentre fanno il loro ingresso le Sprinters: sneakers ispirate alle scarpe da atletica degli anni ’50, in pelle e nylon trattati, con suole chiodate in gomma e dettagli corroduti manualmente. Ogni paio risulta unico, marcato dal trattamento artigianale che restituisce un senso di autenticità.

Miley Cyrus e l’essenza Margiela

La scelta di affidare la campagna a Miley Cyrus rafforza il legame tra moda e identità. La cantante ha fatto della metamorfosi una cifra stilistica e personale: dalla popstar patinata all’artista ribelle, fino alla donna consapevole che abbraccia vulnerabilità e forza. Paolo Roversi cattura questa dimensione con il suo sguardo pittorico, esaltando la fragilità e la potenza del corpo, del gesto, del dettaglio.

L’artista si trasforma così in veicolo ideale per raccontare un brand che ha fatto dell’uso, dell’imperfezione e della memoria la propria estetica. In ogni immagine, abito e corpo si fondono, diventano un tutt’uno, una rappresentazione viva del concetto di “traccia del tempo” che attraversa l’intera collezione.

Maison Margiela autunno inverno 2025: la moda come palinsesto

La collezione autunno inverno 2025 non propone semplicemente abiti, ma un manifesto: la moda è archivio in movimento, luogo in cui l’usura non è difetto ma memoria, e in cui il nuovo nasce dall’antico. È un invito a vedere i capi come oggetti da vivere e tramandare, capaci di cambiare con noi e di raccontare storie attraverso pieghe, segni e rattoppi.

Margiela continua così il suo percorso, riaffermando la capacità di rendere poetico ciò che altrove è nascosto: cuciture, fodere, imperfezioni. E affidando a Miley Cyrus il compito di incarnare questo spirito, restituisce una collezione che non ha paura di mostrare la verità delle cose, né la bellezza di ciò che resiste al tempo.

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credit image by Press Office – photo by Maison Margiela

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Da oltre 18 anni lavora nel mondo dei media e della comunicazione e si occupa di creare contenuti per il web e i social media. Dalla formazione in Filosofia presso l'Università La Sapienza di Roma, approda nel mondo digital dove ha collaborato con molti network editoriali italiani. Iscritta all'Albo dei Giornalisti nell'elenco Pubblicisti. Nel 2019 ha fondato il magazine digitale GlobeStyles. Dal 2019 è anche responsabile Lifestyle di Quotidiano Motori.

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