Il Gruppo Prada presenta l’architettura della nuova sede industriale di Valvigna, in provincia di Arezzo, completata nel corso del 2017, progetto a suo tempo affidato all’architetto Guido Canali, già autore per Prada degli stabilimenti di Montevarchi (1999), Montegranaro (2001) e del nuovo Polo Logistico di Levanella, attualmente in via di completamento.

La sede industriale di Valvigna ospita la divisione produttiva e lo sviluppo delle collezioni pelletteria Prada e Miu Miu, i magazzini per le materie prime, gli archivi storici delle collezioni di pelletteria e calzature, gli uffici dei servizi generali e amministrativi industriali, un auditorium, locali tecnici e il centro di elaborazione dati del Gruppo Prada.

A Valvigna, Guido Canali sviluppa e porta a compimento alcuni temi ricorrenti nel suo lavoro, già parzialmente esplorati nei precedenti due interventi di Montevarchi e Montegranaro che, insieme alla nuova sede, vengono ormai frequentemente definiti “fabbriche-giardino”.

Intervenire su di un territorio degradato e mitigare l’impatto paesaggistico di ciò che si vuole costruire, sono i verbi che raccontano l’impresa condotta dal Gruppo Prada e dall’architetto Guido Canali nel corso di una lunga collaborazione.

Per Valvigna in particolare, nel corso di diversi anni si conquistano con tenacia, rigore e pazienza terreni limitrofi mentre si progetta, si costruisce e si piantano alberi. Le attività si sovrappongono e si stratificano: il progetto si affina mentre l’edificio si definisce. L’architetto è mastro carpentiere, il cantiere è il luogo della messa a punto.

L’architetto Guido Canali spiega in merito: “La massiccia presenza di verde, esaltata da specchi d’acqua anche con funzione di riserva energetica, è parte integrante dello stabilimento. Non esibita per mero decoro, piuttosto si pone come condizione del benessere delle persone che vi lavorano. Un’architettura che rifiuta gratuite gestualità ed esibizionismi e piuttosto rimane fedele, nell’eliminare e far decantare, a un rigore critico di ascendenza razionalista. Così, gli affascinanti giardini segreti, i pergolati ombrosi di vitis vinifera, gli stagni lucenti non rappresentano il compiacimento formale degli architetti, ma il rispetto per la dignità e la salute, anche psichica, di chi, tra quelle mura e quei giardini, dovrà lavorarci. E dunque inevitabilmente anche faticare”.

“La ‘visione comune’ su come affrontare il tema della fabbrica e dell’ambiente di lavoro si è sviluppata con Guido Canali partendo da tre principi fondamentali: il rispetto del lavoratore e del lavoro, un’interpretazione pienamente condivisa del concetto di ‘qualità senza compromessi’, il riconoscimento dell’importanza del dettaglio come espressione di efficienza, di una vera e propria ‘cultura del lavoro’ e non di un’estetica fine a se stessa”, afferma Patrizio Bertelli, amministratore delegato del Gruppo Prada. “Un’etica di cui Prada e Guido Canali sono stati tra i precursori: sviluppata congiuntamente in vent’anni di collaborazione, è stata introdotta spontaneamente in un momento storico in cui la presa di coscienza di questi valori non era stata ancora individuata come doverosa. La sede industriale di Valvigna rappresenta la sintesi di questi principi: un’architettura rispettosa del luogo in cui è inserita, capace di generare efficienza responsabile e sostenibile e di ottenere un equilibrio dell’intervento architettonico con la natura circostante”.

Per l’occasione, il Gruppo Prada presenta la pubblicazione di un volume dedicato alla collaborazione con l’architetto Guido Canali dal titolo “Guido Canali Architetture per Prada”, a cura di Italo Lupi. Il libro illustra la ‘visione comune’ all’architetto e al Gruppo Prada sul tema della progettazione degli edifici industriali nel rispetto del territorio, del lavoratore e nella massima cura della qualità, dell’efficienza industriale e del dettaglio.