La conferenza stampa ufficiale dell’Apple Music Super Bowl 2024 Halftime Show ha offerto a Usher l’opportunità di rivelare alcuni dettagli curiosi e personali, come l’importanza dei pattini a rotelle nella performance sul palco del Super Bowl e sul perché rimpiange di non essere mai stato “slimato” su Nickelodeon.

Super Bowl 2024 Halftime Show Usher: Where’s Usher? Il film

Durante la conferenza stampa ufficiale dell’Apple Music Super Bowl 2024 Halftime Show tenutasi a Las Vegas, la superstar mondiale Usher ha condiviso riflessioni profonde sui suoi 30 anni di carriera. In un’intervista emozionante con Nadeska Alexis di Apple Music Radio, Usher ha toccato diversi aspetti significativi della sua vita artistica, tra cui il privilegio di essere il primo artista indipendente a esibirsi sul palco del Super Bowl, un’esperienza che descrive come un traguardo monumentale nella sua carriera.

Rievocando un momento particolarmente intenso vissuto durante il suo cameo al Super Bowl del 2011, Uher ha espresso anche un legame speciale con la città di Las Vegas, un luogo che considera quasi una seconda casa, grazie ai numerosi spettacoli e alle esibizioni che vi ha tenuto nel corso degli anni. Ha inoltre anticipato che, nell’ambito dell’esibizione di quest’anno, i pattini a rotelle avranno un ruolo di primo piano, promettendo una performance che si preannuncia come un vero e proprio spettacolo all’interno dello show più atteso dell’anno.

Curiosamente, USher ha condiviso un divertente rimpianto: non essere mai stato “slimato” su Nickelodeon, un rito di passaggio per molte celebrità che partecipano ai programmi del famoso canale per ragazzi. Questa rivelazione ha aggiunto un tocco di leggerezza alla conversazione, mostrando un lato più umano e accessibile della superstar.

In aggiunta all’intervista, Apple Music ha presentato il cortometraggio “Where’s Usher?”, un vero e proprio film ambientato a Las Vegas con una colonna sonora composta dai maggiori successi di Usher e con la partecipazione di stelle come Ludacris, Taraji P. Henson, Lil Jon, Wesley Snipes, J Balvin, Anderson .Paak e molti altri, impegnati in una ricerca frenetica del Re dell’R&B, scomparso dopo una notte epica nella città del peccato, in una narrazione che intreccia umorismo, musica e una dose generosa di suspense.

Il video dell’intervista integrale di Usher

Usher racconta ad Apple Music di essersi preparato per l’incredibile performance con gli artisti ospiti dell’Halftime Show selezionando inizialmente grandi artisti presenti nei suoi dischi e anticipa un futuro progetto video di Apple che rivela la sua preparazione al Super Bowl…

“Credo di essermi semplificato la vita quando ho deciso di avere dei featuring in canzoni che sono diventate dei successi. Questo mi ha dato i più grandi punti di riferimento. Ma la cosa più bella è che Apple mi ha seguito in tutto questo processo. Quindi stiamo cercando di capire come condividerlo con voi, e come far esplodere Internet grazie a questa conversazione. C’è anche una troupe di documentaristi che ha raccolto tutti i momenti che si sono succeduti. Ci sono telecamere che ci circondano in ogni momento, per osservare il processo che abbiamo seguito. Si ha la possibilità di vedere dal primo momento in cui ho ricevuto la chiamata fino al momento in cui sono sceso dal palco. Almeno questa è l’idea. Ma ho sicuramente pensato a chi avrei voluto che condividesse questo momento con me. E sento che le persone che lo condivideranno meritano lo stesso riconoscimento per ciò che fanno nella loro carriera, sia che abbiamo collaborato insieme, sia per i loro momenti in solo.”

Usher racconta un incidente di percorso che ricorda dalla sua apparizione al Super Bowl del 2011

“Oh, cavolo. Stranamente c’è stato un momento che solo io credo di ricordare. La mia mano si è impigliata nel cavo che mi teneva a circa 9 metri d’altezza. E ho quasi mancato il mio primo segno. Pensavo: “Oh mio Dio, non lasciare che questo malfunzionamento mi faccia perdere qualcosa”. Ma quello è stato uno. Il secondo è stato il dopo, e la sensazione incredibile di essere di fronte a così tante persone e di sentire l’energia. Così tanto che mi ha fatto appassionare all’idea di ottenere questo momento che sto per vivere. Ma è stato davvero alimentato dalla possibilità di essere in quel momento lì con i Black Eyed Peas”.

Usher racconta il suo senso di orgoglio per il debutto del suo nuovo album Coming Home e per l’esibizione al Super Bowl come artista indipendente…

“Perché ho lanciato quell’album come artista indipendente. E sarò, fino ad oggi, l’unico artista indipendente che si sia mai esibito nell’Halftime Show del Super Bowl. Quindi questo è un inizio, un nuovo inizio per me.”

Perché il momento del Super Bowl a Las Vegas è ancora più speciale?

“Las Vegas è stata fantastica per me. Avere 100 spettacoli sold out in una residency e poi, il crescendo, che è il Super Bowl con Apple. È stato davvero un momento incredibile per il mio periodo qui a Las Vegas.”

Usher porta R&B sul palco del Super Bowl, ma non vuole essere confinato in un solo genere…

“È bello far parte di qualsiasi categoria, ma non essere categorizzato è quello che ho sempre sperato. L’R&B come mestiere e come stile, come genere, come emozione, come spirito, che si trovi attraverso la musica gospel, il jazz, il rhythm and blues, il blues nell’R&B: ha creato tutti questi altri generi musicali. Non ci rendiamo conto di quanto l’R&B sia stato importante per lo sviluppo dell’industria che abbiamo, così come per gli artisti e i creativi che ne hanno fatto parte. Sono quindi felice che l’R&B abbia il palcoscenico domenica. Sono felice che l’R&B e il rhythm & blues, e i performer musicali e i ballerini, ricevano il riconoscimento che meritano. Sono onorato. Ma non voglio essere categorizzato come un artista R&B e basta.”

Usher racconta le sue speranze per il modo in cui le persone sono state in grado di usare la sua musica per collegarsi alle proprie esperienze

“Ho provato tante cose in tutta la mia carriera e sono riuscito a riunire persone che celebrano la mia musica e le mie esperienze. E magari le collegano alle proprie. Forse si sono sposati con una canzone. Forse si sono innamorati di una canzone. Forse hanno fatto l’amore con una canzone. Forse hanno festeggiato e riso e si sono divertiti moltissimo. Forse hanno pianto. Forse hanno sofferto. Forse hanno avuto la possibilità di essere fiduciosi in un modo che non avevano prima di ascoltare quella canzone. Questo è ciò che l’R&B è stato per me. E spero che il resto del mondo possa celebrarlo nel modo in cui lo celebro io.”

Usher racconta poi i futuri progetti imprenditoriali a Las Vegas

“Nei prossimi anni credo che ci saranno più opportunità di costruire qui a Las Vegas. Amo questa città. Quando ho ricevuto la chiave, ho iniziato a cercare di aprire le porte, cercando di trovare il modo di creare il più possibile l’esperienza immersiva che vorrei per il pubblico che ha apprezzato la cura del mondo che ho creato quando ero qui a Las Vegas. Dove mi porterà tutto questo? Non lo so. Forse si tratta di attività commerciali. Forse di altri spettacoli. Forse spettacoli che curo io. Forse di festival, come il Lovers and Friends festival. Forse si tratta di alberghi. Forse è un’idea e uno standard diverso per un artista che è venuto da questo mondo e poi ha creato un’attività qui in questa città.”

E i pattini a rotelle…?

“Ci sono anche due cose molto speciali che ho intrecciato in questa performance. Cose che parlano di cultura. Cose che parlano di qualità. Cose che parlano della mia creatività. Come sapete: Il pattinaggio. Quindi, l’idea di poter pattinare su pattini creati da me è qualcosa che non vedo l’ora di fare.”

Una “confessione” adatta ai bambini…

“Posso farvi una confessione? Specificamente su Nickelodeon, giusto? Dobbiamo rimanere appropriati? No… Il mio sogno è sempre stato quello di essere “slimato” da bambino. Lo guardavo proprio come tutti noi qui dentro. Farmi coprire la testa da quella sostanza verde era una cosa che volevo davvero, volevo solo poter dire di averlo fatto. E quando finalmente sono riuscito a partecipare ai premi Nickelodeon, non lo facevano più. Ho pensato: “Che peccato…”.”

credit image by Press Office – photo by Apple Music