Capasa Milano autunno inverno 2022 – Tutti insieme nel retropalco di un teatro moderno famoso per i suoi eventi e concerti, per assistere ad una prova generale. Un backstage aperto per partecipare alla nascita di un progetto “before it starts”. E’ questa l’ambientazione della sfilata di Capasa Milano in occasione di Milano Moda Donna che vede sfilare la collezione 0.

Capasa Milano autunno inverno 2022: la sfilata

Ennio Capasa racconta: “Ho sempre lavorato con la volontà di rompere i confini, tra formale ed informale, tra giorno e sera e considerando il genere una convenzione. Tutti i capi presentati in collezione sono genderless, e sono acquistabili in un ampio range di taglie. Il tailleur è indossato con gonna o pantaloni, o con entrambi, i capi sportswear con le gambe nude e gli abiti con pantaloni, spesso fluidi.”

Il tailoring e l’alta sartoria al centro della collezione sono trattati in maniera non convenzionale. Le giacche spesso sono tagliate a laser e termosaldate con tecniche mutuate dallo sportswear ed arricchiti dagli interventi sartoriali nell’attaccatura delle maniche o nei rever. Lo sportswear vive una sua dimensione sartoriale.

E prosegue: “Ho lavorato sull’individualità. Ogni interprete della sfilata ha una sua attitudine, racconta una sua storia. Con il trucco, l’acconciatura, i gioielli o l’abito stesso, personalizzati in maniera creativa ma senza eccesso di abbinamenti. Le stampe ed i jacquard rappresentano animali provenienti dai miei disegni e dipinti dedicati alla salvaguardia dell’ecosistema “Capasa for earth”. In qualche caso sono stati “hacherati” dal mio staff e stampati fluo su patch applicati a blazer o giubbotti. I materiali e le lavorazioni sono realizzati secondo i principali criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Ho spesso applicato criteri di economia circolare alle mie creazioni ed agli eventi negli anni passati. La venue dell’evento è stata realizzata usando esclusivamente materiali ed arredi già presenti in teatro”.

Tanti i tessuti come taffetas e panni couture, econylon, shantung, jacquard, cachemire lavato, crepe couture, panno doubleface a taglio vivo, velluto tie dye e non washed Japanese jeans. Le maglie tubolari sono compatte, grosse e fatte a mano realizzate da Modit International.

La palette di colori gioca con nero, grigio, verde scuro o brillante, giallo indiano, bianco ed un tocco di rosso. I gioielli sono genderless e fluidi, in argento e oro etici, perle blu di Thaiti estrapolate con sistemi sostenibili. Creati da Ennio Capasa in collaborazione con Gianni De Benedittis di futuroRemoto. La capsule “Unconventional Jewelery” è realizzata e distribuita da futuroRemoto.

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