Gucci presenta gli ArtWall di Milano, New York, Londra e Hong Kong con l’immagine del poster della mostra The Artist is Present, curata da Maurizio Cattelan, che aprirà i battenti l’11 ottobre a Shanghai.

Nel 2010, la performance di Marina Abramovic – The Artist is Present – ha attirato l’attenzione e l’apprezzamento del pubblico, acquistando una fama che è andata ben oltre il mondo dell’arte e riuscendo a stimolare un sano dibattito culturale.

Adesso l’artista Maurizio Cattelan e Gucci hanno voluto replicare la campagna pubblicitaria che era stata realizzata per la performance di Abramovic per promuovere una mostra che esplora l’epoca dell’imitazione nella quale viviamo, evidenziando la pratica dell’appropriazione nelle varie forme che assume nella cultura contemporanea.

Marina Abramovic non partecipa alla nuova mostra di Gucci, ma il suo lavoro è stato fonte d’ispirazione per il curatore Maurizio Cattelan. Abbiamo così un’immagine e un titolo familiari presentati in un contesto completamente nuovo. In questo modo, il progetto si libera istantaneamente dei limiti fisici della mostra, che necessita di essere vista, per diventare parte di una significativa discussione mediatica e culturale. 

I nuovi ArtWall si trovano in Lafayette Street, nel quartiere di Soho a Manhattan’s, in Largo la Foppa a Milano, e nelle immediate vicinanze della famosa Brick Lane nell’est di Londra. A Hong Kong l’ArtWall si trova in D’Aguilar Street, nel quartiere di Lan Kwai Fong.

Nelle prossime settimane, un nuovo ArtWall verrà inaugurato a Shanghai (nel Xintiandi North Block), e ospiterà un murale appositamente creato per pubblicizzare l’apertura della mostra. The Artist is Present resterà aperta dall’11 ottobre al 16 dicembre 2018 allo Yuz Museum di Shanghai.

MOSTRA The Artist is Present


Questa è la storia di un sogno. Immaginate un mondo popolato da ritratti dipinti dai grandi maestri del passato, busti marmorei dell’antica Roma, reliquiari d’oro pieni di mani e cuori di zombie, tappeti fioriti e arazzi multicolori, piccoli draghi e teschi di creature sconosciute.

Siamo nel sogno del direttore creativo di Gucci, il visionario Alessandro Michele. Come il poeta, nel mezzo del cammin di nostra vita anche lui si ritrovò per una selva oscura. Ma Alessandro non ha mai smarrito la diritta via: semplicemente non l’ha mai seguita, preferendo invece la strada meno battuta.

Su questo cammino si trova un uomo, alto e magro, in jeans e t-shirt attillata, capelli sale e pepe, e un viso lungo dall’aria perplessa, dominato da un propizio naso aquilino: Maurizio Cattelan, artista instancabile, affetto da una seria propensione per l’accumulo di immagini. Il complice perfetto.

Maurizio Cattelan sogna di aggirarsi per Shanghai in cerca di ispirazione. Il loro mondo onirico à deux viene messo in scena nella metropoli cinese, patria dell’idea “la copia è l’originale”.

Il 10 Ottobre, al Museo Yuz di Shanghai, il sogno diventa realtà con una mostra-progetto curata da Maurizio Cattelan, intitolata The Artist is Present in onore dell’acclamata performance di Marina Abramovic al MoMA.

Sin dal titolo, The Artist is Present è un atto di appropriazione. È il minimo che ci si possa aspettare da un progetto espositivo curato da Maurizio Cattelan e promosso da Gucci e Alessandro Michele.

Entrambi sono perfettamente consapevoli di come il complesso rapporto fra immagine e realtà, rappresentazione e presentazione, sia da sempre uno degli elementi più importanti nell’arte. Ed entrambi sanno benissimo che è ancor più vero oggi, in un mondo dove siamo al tempo stesso alimentatori e avidi consumatori di un mondo di simulacri, sospeso fra illusione e realtà.

Radicata in questo permanente diluvio di immagini, The Artist is Present è incentrata su progetti di artisti che propongono la simulazione e la copia come paradigma della cultura globale.

Il titolo stesso è volto a dimostrare come l’atto di copiare possa essere considerato un nobile atto di creazione, caratterizzato dallo stesso valore artistico dell’originale.

The Artist is Present coinvolge una selezione di oltre trenta artisti, stranieri e cinesi, che mettono in mostra sia opere site specific sia opere già esistenti che esaminano i più sacri principi dell’arte nell’era moderna: originalità, intenzione, espressione.

In un’era in cui tutto viene riprodotto, niente mantiene realmente la propria aura di originalità, suggerendo l’urgenza di superare un vecchio concetto di contraffazione in favore di un nuovo modo di concepire le copie come uno strumento indispensabile per affrontare la nostra società contemporanea.

Mentre una replica in dimensioni reali della Cappella Sistina sta viaggiando per tutto il Messico con visitatori che accorrono a vederla come se fosse una pop star in tour, The Artist is Present può essere vista come un manifesto basato sul concetto che un’opera dipenda dal coinvolgimento delle idee, piuttosto che sulla semplice gratificazione visiva.

La mostra esplora il modo in cui, attraverso la ripetizione, si possa approdare all’originalità, e come gli originali stessi possano essere conservati attraverso le copie. Essa consiste in un’immersione fisica nel regno dell’imitazione, una terra dove i valori fondamentali che una volta si identificavano con l’opera d’arte nel mondo occidentale – valori quali l’originalità, l’intenzione, l’espressione e l’autorialità – vengono demoliti dalle fondamenta.

Come ha detto Maurizio Cattelan: “Copiare è come una bestemmia: potrebbe essere visto come irrispettoso nei confronti di Dio, ma allo stesso tempo è il riconoscimento significativo della sua esistenza”.

In The artist is present la natura del processo creativo in sé si trova decostruita, e con essa l’idea di creazione divina: l’unica fede che resta è che l’originalità sia senz’altro sopravvalutata.

Gli artisti in mostra: John Ahearn (con Rigoberto Torres), John Armleder, Nina Beier, Brian Belott, Anne Collier, Jose Dávila, Wim Delvoye, Eric Doeringer, Sayre Gomez, Andy Hung Chi-Kin, Matt Johnson, Jamian Juliano-Villani, Kapwani Kiwanga, Ragnar Kjartansson, Josh Kline, Louise Lawler, Margaret Lee, Hannah Levy, Lu Pingyuan, Ma Jun, Nevine Mahmoud, Aleksandra Mir, Pentti Monkkonen, Philippe Parreno, Jon Rafman, Mika Rottenberg, Reena Spaulings, Sturtevant, Superflex, Oscar Tuazon, Kaari Upson, Danh Vo, Gillian Wearing, Lawrence Weiner, Christopher Williams, XU ZHEN, Yan Pei-Ming, Damon Zucconi.