Pitti Uomo Giugno 2019 Cividini – Nella linea “Fatto a Mano” che Cividini presenta a Pitti Uomo 96 ci sono modelli realizzati attraverso processi artigiani e sostenibili: essere green oggi è un must ma esserlo stati 30 anni fa ed aver continuato ad esserlo fino ad oggi è stato pionieristico.

Cvidini fin dal suo esordio sul mercato nel lontano 1988 ha privilegiato la trasformazione artigianale dei filati pregiati mediante l’impiego di macchine a mano spinte dall’energia delle braccia delle maestre magliaie, al tempo un approccio rivoluzionario sostituendo alla tecnologia la “tecnologia delle mani”, mani esperte guidate dal saper fare di maestranze depositarie di antiche competenze.

Questa iniziale impostazione viene portata avanti ancora oggi mediante la linea “Fatto a Mano”, che si accompagna alla parte industriale per la realizzazione del top di gamma della maglieria CIVIDINI.

L’amore per l’artigianalità è presente in tutte le linee Cividini che negli anni ha saputo recuperare antiche tecniche, come la tintura Tie & Dye, lo Stencil, la Pittura a Mano e da ultimo la colorazione con l’Aerografo e interpretarle in chiave moderna mediante il contributo di artigiani artisti che hanno saputo trasformare gli input di Cividini in prodotti straordinari.

Tra i modelli presentati si distinguono quelli realizzati con un filato di cotone ottenuto dall’accoppiamento “parallelo” di più fili che formano una fettuccia dalla mano fresca e scattante con cui sono state tessute maglie d’aspetto tricot ma dal peso piuma.

La coloritura realizzata sul capo finito mediante la caduta a pioggia del colore “con l’ausilio dell’aerografo”, con coloranti ecosostenibili, dona al capo un aspetto dal particolare effetto “nuvolato”. La tessitura di questi capi in “tubolare” non prevede alcuna cucitura di assemblaggio ed è squisitamente artigianale. La maestra magliaia impiega dalle 3 alle 4 ore per la sua realizzazione.