Torta Festa della Mamma 2020M’Ama: un gioco di parole e al tempo stesso una dichiarazione di affetto, unica e profonda. Si chiama così la torta che il pastry chef milanese Gianluca Fusto ha creato ad hoc per la Festa della Mamma. Una ricorrenza che quest’anno assume un significato ancora più speciale dato che molte famiglie si riuniranno proprio in questi giorni dopo diversi mesi di lontananza forzata.

Di qui la scelta di Fusto di celebrare tutte le mamme con un dolce pensato proprio per loro. A forma di cuore, M’Ama è una crostata con base di pasta frolla, financier di Mandorla della Val di Noto con éclats di Lamponi, crema al Cioccolato al Latte Jivara, composta di Lamponi e ganache montata al Cocco, éclats di Cocco croccanti e Lamponi freschi: una vera e propria coccola.

“Tradizionalmente – dichiara Fusto – in Italia non esiste una vera e propria torta dedicata alla Festa della Mamma, a mio avviso una tra le ricorrenze più belle e importanti. É per questo che ho deciso di creare M’Ama, disponibile solo per questa speciale occasione proprio per sottolinearne l’unicità”.

É possibile ordinare M’Ama entro la mattina di sabato prossimo, 9 maggio. Le consegne saranno effettuate tra la stessa giornata di sabato e domenica 10. Le modalità di prenotazione rimangono invariate: basterà inviare un messaggio WhatsApp o telefonare al numero 345/4611227.

Gianluca Fusto è come la sua pasticceria: in continua evoluzione, in un universo dove l’ingrediente è al centro di tutto. Fin da giovanissimo intraprende un viaggio negli infiniti dedali del gusto che lo porta a diventare un vero e proprio riferimento nel mondo della pasticceria moderna internazionale: un alchimista contemporaneo che gioca con ingredienti, consistenze e temperature per regalare sensazioni uniche al palato, sempre all’insegna del minimalismo estetico e strutturale.

Dopo essersi diplomato all’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano, Gianluca parte alla volta di Londra, dove lavora all’Harry’s Bar con lo chef Alberigo Penati, per poi approdare a Parigi, alll’Hotel de Castille, dove, sotto la guida di Alain Ducasse, scopre di avere una particolare predisposizione per la pasticceria.

Tornato a Milano, lavora al Bistrot di Gualtiero Marchesi e a La Scaletta di Aldo Bellini. È però in Aimo Moroni, del Luogo di Aimo e Nadia, che trova un padre professionale e intellettuale. Al fianco suo e di Nadia, Gianluca assimila il pieno rispetto per l’ingrediente e interiorizza l’importanza della tecnica come mezzo per valorizzarlo.

La sua ricerca continua grazie ad altre importanti esperienze in giro per il mondo alla scoperta di sapori, colori e sensazioni originali e originarie da poter tradurre nella sua Pasticceria d’Autore, che oggi diventa Pasticceria Artigiana Contemporanea.